Crohn’s disease (CD) is an Inflammatory Bowel Disease (IBD) with a multifactorial etiology that is not yet fully understood. It affects the intestinal wall in a transmural and segmental manner, with a preferential location in the distal ileum and right colon. Approximately 20% of CD patients develop perianal involvement (pCD), where the most common manifestations are fistulas and abscesses, followed by fissures and strictures. Patients with pCD represent a more severe disease phenotype, characterized by a reduced quality of life. Dysregulation of cytokine activity may influence the onset and severity of CD symptoms: several studies in patients with chronic inflammatory disorders (e.g., neoplasms or asthma) have shown that polymorphisms in pro- and anti-inflammatory genes can affect clinical outcomes. Given the prominent role of altered inflammatory processes in the pathogenesis and severity of CD, the cytokine-mediated inflammatory pathway is of particular importance for predicting the potential development of pCD in patients with CD. The aim of this study is to evaluate whether there is a significant association between the presence of a specific genotype of polymorphisms (in CD patients) in the cytokine pathway and an increased, or decreased, likelihood of developing pCD. The polymorphisms analyzed in this study were: TNF-α (-308 G>A), IL-6 (-174 G>C), IL-6 (-597 G>A), IL-10 (-1082 G>A), IL-10 (-3575 T>A), TGF-β (cod10 T>C), RAS (-4343 G>A), RAF-1 (-931 T>C), ERK (-966 T>C). These polymorphisms were analyzed in the biological samples of 204 CD patients, 34 of whom had pCD, followed at the Chronic Intestinal Diseases Clinic of the AOU “Città della Salute e della Scienza di Torino,” whose biological samples are stored in a biobank. For the statistical analysis, the significance of the association was evaluated using the chi-square test by calculating the p-value; in cases where the p-value was significant, logistic regression was performed to calculate the OR and CI 95%. Statistical significance was assumed for p-values < 0.05. Only a few studies in the literature have analyzed the correlation between cytokine polymorphisms and pCD, and among those, none have found a significant association between the polymorphisms analyzed here and the development of pCD. In this study, we demonstrate a statistically significant association between the IL-6 (-597 G>A) polymorphism and the development of pCD: carrying the -GG genotype showed a protective effect (OR = 0.46, 95% CI = 0.22–0.995; 13 out of 111 patients [11.7%] with the -GG genotype developed pCD, compared with 20 out of 90 [22.2%] with the -GA and -AA genotypes) against the development of pCD in CD patients (p-value = 0.049). This finding is consistent with some data in the literature that analyzed the correlation between the -A genotype of the IL-6 (-597 G>A) polymorphism and increased serum levels of IL-6 expression. This study therefore demonstrates, for the first time, in CD patients, a significant correlation between the IL-6 (-597 G>A) polymorphism and the development of pCD, paving the way for further future studies that could ideally confirm this association in a larger cohort. Potential genetic sequencing at the time of CD diagnosis could allow for the prediction of the risk of developing pCD, suggesting a more aggressive therapeutic approach for these patients right from diagnosis.
La malattia di Crohn (CD) è una malattia facente parte delle Malattie Infiammatorie Intestinali (IBD) ad eziologia multifattoriale non completamente conosciuta, che interessa la parete intestinale in maniera transmurale e segmentale, con localizzazione preferenziale a livello dell’ileo distale e colon destro. Circa il 20% dei pazienti con CD presenta coinvolgimento perianale (pCD), in cui le manifestazioni più frequenti sono fistole e ascessi, seguono ragadi e stenosi. I pazienti con pCD rappresentano un fenotipo più grave di malattia, con una riduzione della qualità di vita. Una disregolazione dell’attività citochinica può influenzare lo sviluppo e l’intensità dei sintomi del CD: molteplici studi su pazienti con patologie infiammatorie croniche (es. neoplasie o asma) hanno dimostrato che i polimorfismi nei geni pro- e anti-infiammatori possono influenzarne l’evoluzione clinica. Dato il ruolo di spicco dell’alterazione dei processi infiammatori nella patogenesi e nella severità del CD, il pathway d’infiammazione mediato dalle citochine risulta essere di particolare importanza nel predire l’eventuale sviluppo di pCD nei pazienti con CD. L’obiettivo di questo studio è di valutare un’eventuale associazione significativa tra la presenza di un determinato genotipo (in pazienti con CD) di polimorfismi riguardanti il pathway delle citochine e l’aumentata, o ridotta, probabilità di sviluppare pCD. I polimorfismi analizzati sono stati: TNF-α (-308 G>A), IL-6 (-174 G>C), IL-6 (-597 G>A), IL-10 (-1082 G>A), IL-10 (-3575 T>A), TGF-β (cod10 T>C), RAS (-4343 G>A), RAF-1 (-931 T>C), ERK (-966 T>C). Tali polimorfismi sono stati analizzati sui campioni biologici di 204 pazienti con CD, di cui 34 con pCD, seguiti presso l’Ambulatorio di malattie croniche intestinali dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, i cui campioni biologici sono presenti in biobanca. Per l’analisi statistica si è valutata la significatività dell’associazione tramite il test del chi-quadro con il calcolo del p-value e, nei casi in cui il risultato del p-value è risultato significativo, è stata eseguita la regressione logistica con il calcolo dell’OR e dell’IC 95%. La significatività statistica è stata assunta per valori di p-value < 0,05. Sono pochi gli studi in letteratura che analizzano la correlazione tra i polimorfismi delle citochine e la pCD e, dei pochi presenti, nessuno ha trovato un’associazione significativa tra i polimorfismi da noi analizzati e lo sviluppo di pCD. In questo studio viene dimostrata un’associazione statisticamente significativa tra il polimorfismo di IL-6 (-597 G>A) e lo sviluppo di pCD: essere portatori del genotipo -GG ha dimostrato un effetto protettivo (OR = 0,46, IC 95% = 0,22 – 0,995; 13 pazienti su 111 (11,7%) con genotipo -GG presentano pCD, mentre 20 su 90 (22,2%) con genotipo -GA e -AA presentano pCD), nei pazienti con CD, nei confronti dello sviluppo di pCD (p-value = 0,049). Tale risultato è coerente con alcuni dati in letteratura che hanno analizzato la correlazione tra il genotipo -A del polimorfismo di IL-6 (-597 G>A) e l’aumento dei livelli di espressione sierici di IL-6. Il presente lavoro dimostra dunque, per la prima volta, in pazienti con CD, una correlazione significativa tra il polimorfismo di IL-6 (-597 G>A) e lo sviluppo di pCD, aprendo le porte a ulteriori futuri studi che potrebbero confermare, idealmente su una coorte di maggiori dimensioni, tale associazione. Un eventuale sequenziamento genico alla diagnosi di CD potrebbe permettere di predire il rischio di sviluppo di pCD, suggerendo in questi pazienti un possibile atteggiamento terapeutico più aggressivo già dalla diagnosi.
STUDIO DI ASSOCIAZIONE TRA POLIMORFISMI DI GENI COINVOLTI NEI MECCANISMI DELL’INFIAMMAZIONE E LA MALATTIA PERIANALE DI CROHN
ASCANI, GABRIELE
2024/2025
Abstract
La malattia di Crohn (CD) è una malattia facente parte delle Malattie Infiammatorie Intestinali (IBD) ad eziologia multifattoriale non completamente conosciuta, che interessa la parete intestinale in maniera transmurale e segmentale, con localizzazione preferenziale a livello dell’ileo distale e colon destro. Circa il 20% dei pazienti con CD presenta coinvolgimento perianale (pCD), in cui le manifestazioni più frequenti sono fistole e ascessi, seguono ragadi e stenosi. I pazienti con pCD rappresentano un fenotipo più grave di malattia, con una riduzione della qualità di vita. Una disregolazione dell’attività citochinica può influenzare lo sviluppo e l’intensità dei sintomi del CD: molteplici studi su pazienti con patologie infiammatorie croniche (es. neoplasie o asma) hanno dimostrato che i polimorfismi nei geni pro- e anti-infiammatori possono influenzarne l’evoluzione clinica. Dato il ruolo di spicco dell’alterazione dei processi infiammatori nella patogenesi e nella severità del CD, il pathway d’infiammazione mediato dalle citochine risulta essere di particolare importanza nel predire l’eventuale sviluppo di pCD nei pazienti con CD. L’obiettivo di questo studio è di valutare un’eventuale associazione significativa tra la presenza di un determinato genotipo (in pazienti con CD) di polimorfismi riguardanti il pathway delle citochine e l’aumentata, o ridotta, probabilità di sviluppare pCD. I polimorfismi analizzati sono stati: TNF-α (-308 G>A), IL-6 (-174 G>C), IL-6 (-597 G>A), IL-10 (-1082 G>A), IL-10 (-3575 T>A), TGF-β (cod10 T>C), RAS (-4343 G>A), RAF-1 (-931 T>C), ERK (-966 T>C). Tali polimorfismi sono stati analizzati sui campioni biologici di 204 pazienti con CD, di cui 34 con pCD, seguiti presso l’Ambulatorio di malattie croniche intestinali dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, i cui campioni biologici sono presenti in biobanca. Per l’analisi statistica si è valutata la significatività dell’associazione tramite il test del chi-quadro con il calcolo del p-value e, nei casi in cui il risultato del p-value è risultato significativo, è stata eseguita la regressione logistica con il calcolo dell’OR e dell’IC 95%. La significatività statistica è stata assunta per valori di p-value < 0,05. Sono pochi gli studi in letteratura che analizzano la correlazione tra i polimorfismi delle citochine e la pCD e, dei pochi presenti, nessuno ha trovato un’associazione significativa tra i polimorfismi da noi analizzati e lo sviluppo di pCD. In questo studio viene dimostrata un’associazione statisticamente significativa tra il polimorfismo di IL-6 (-597 G>A) e lo sviluppo di pCD: essere portatori del genotipo -GG ha dimostrato un effetto protettivo (OR = 0,46, IC 95% = 0,22 – 0,995; 13 pazienti su 111 (11,7%) con genotipo -GG presentano pCD, mentre 20 su 90 (22,2%) con genotipo -GA e -AA presentano pCD), nei pazienti con CD, nei confronti dello sviluppo di pCD (p-value = 0,049). Tale risultato è coerente con alcuni dati in letteratura che hanno analizzato la correlazione tra il genotipo -A del polimorfismo di IL-6 (-597 G>A) e l’aumento dei livelli di espressione sierici di IL-6. Il presente lavoro dimostra dunque, per la prima volta, in pazienti con CD, una correlazione significativa tra il polimorfismo di IL-6 (-597 G>A) e lo sviluppo di pCD, aprendo le porte a ulteriori futuri studi che potrebbero confermare, idealmente su una coorte di maggiori dimensioni, tale associazione. Un eventuale sequenziamento genico alla diagnosi di CD potrebbe permettere di predire il rischio di sviluppo di pCD, suggerendo in questi pazienti un possibile atteggiamento terapeutico più aggressivo già dalla diagnosi.File | Dimensione | Formato | |
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