Ménière's disease is an inner ear disorder characterized by episodes of vertigo, fluctuating hearing loss, tinnitus, and aural fullness. Cochlear implantation is a well-established treatment for hearing rehabilitation in patients with severe-to-profound hearing loss, but its impact on vestibular symptoms remains debated. Traditionally, cochlear implantation in active Ménière’s disease has been combined with labyrinthectomy for vertigo control, but recent evidence suggests it may improve vestibular symptoms even without this procedure. This bicentric study evaluated the effect of cochlear implantation on balance and vertigo in 13 Ménière’s disease patients who underwent surgery without labyrinthectomy. Pre- and postoperative assessments included structured medical history and vestibular tests, such as the Video Head Impulse Test (vHIT) and Vestibular Evoked Myogenic Potentials (VEMP). Following surgery, 84.6% of patients showed an improvement in vertigo symptoms, with complete resolution in 72.7% of cases. Only 15.4% experienced worsening vertigo. Vestibular tests indicated a reduction in vestibular reflexes in some patients, particularly in caloric tests and VEMP, whereas vHIT showed less alteration. Moreover, the best outcomes were observed in patients who underwent a less invasive surgical technique, accessing the cochlea through the round window, compared to more destructive procedures. Cochlear implantation, even without labyrinthectomy, proves to be an effective strategy for managing vertigo in Ménière’s disease. If symptoms persist, vestibular deafferentation may be considered. These findings support an initial conservative approach, reducing the need for more aggressive vestibular interventions.

La malattia di Ménière è una patologia dell’orecchio interno caratterizzata da episodi di vertigine, ipoacusia fluttuante, acufeni e sensazione di pienezza auricolare. L’impianto cocleare è una valida opzione per la riabilitazione uditiva nei pazienti con ipoacusia severa o profonda, ma il suo impatto sulle vertigini è ancora dibattuto. Tradizionalmente, nei pazienti con malattia di Ménière attiva, l’impianto cocleare è stato associato alla labirintectomia per il controllo delle vertigini, ma recenti evidenze suggeriscono che possa contribuire a un miglioramento della sintomatologia vestibolare anche senza questa procedura. Questo studio bicentrico ha valutato l’effetto dell’impianto cocleare su equilibrio e vertigini in 13 pazienti affetti da malattia di Ménière, sottoposti a intervento senza labirintectomia. La valutazione pre e post-operatoria è stata condotta tramite anamnesi strutturata e test vestibolari, tra cui il Video Head Impulse Test (vHIT) e i potenziali evocati vestibolari miogenici (VEMP). Dopo l’intervento, l’84,6% dei pazienti ha mostrato un miglioramento della sintomatologia vertiginosa, con una completa risoluzione nel 72,7% dei casi. Solo nel 15,4% si è osservato un peggioramento delle vertigini. I test vestibolari hanno evidenziato una riduzione dei riflessi vestibolari in alcuni pazienti, in particolare nei test calorici e nei VEMP, mentre il vHIT ha mostrato minori alterazioni. Inoltre, i risultati migliori sono stati osservati nei pazienti sottoposti a una tecnica chirurgica meno invasiva, con accesso alla coclea tramite la finestra rotonda, rispetto a procedure più demolitrici. L’impianto cocleare, anche senza labirintectomia, si conferma una strategia efficace per la gestione delle vertigini nella malattia di Ménière. In caso di sintomatologia persistente, un’eventuale deafferentazione vestibolare potrebbe essere considerata. Questi dati supportano un approccio iniziale conservativo, riducendo la necessità di interventi vestibolari più aggressivi.

Ruolo dell'impianto cocleare nella riabilitazione della Malattia di Ménière: studio clinico-strumentale bicentrico sull'evoluzione della sintomatologia vertiginosa.

FASSONE, ELISABETTA
2024/2025

Abstract

La malattia di Ménière è una patologia dell’orecchio interno caratterizzata da episodi di vertigine, ipoacusia fluttuante, acufeni e sensazione di pienezza auricolare. L’impianto cocleare è una valida opzione per la riabilitazione uditiva nei pazienti con ipoacusia severa o profonda, ma il suo impatto sulle vertigini è ancora dibattuto. Tradizionalmente, nei pazienti con malattia di Ménière attiva, l’impianto cocleare è stato associato alla labirintectomia per il controllo delle vertigini, ma recenti evidenze suggeriscono che possa contribuire a un miglioramento della sintomatologia vestibolare anche senza questa procedura. Questo studio bicentrico ha valutato l’effetto dell’impianto cocleare su equilibrio e vertigini in 13 pazienti affetti da malattia di Ménière, sottoposti a intervento senza labirintectomia. La valutazione pre e post-operatoria è stata condotta tramite anamnesi strutturata e test vestibolari, tra cui il Video Head Impulse Test (vHIT) e i potenziali evocati vestibolari miogenici (VEMP). Dopo l’intervento, l’84,6% dei pazienti ha mostrato un miglioramento della sintomatologia vertiginosa, con una completa risoluzione nel 72,7% dei casi. Solo nel 15,4% si è osservato un peggioramento delle vertigini. I test vestibolari hanno evidenziato una riduzione dei riflessi vestibolari in alcuni pazienti, in particolare nei test calorici e nei VEMP, mentre il vHIT ha mostrato minori alterazioni. Inoltre, i risultati migliori sono stati osservati nei pazienti sottoposti a una tecnica chirurgica meno invasiva, con accesso alla coclea tramite la finestra rotonda, rispetto a procedure più demolitrici. L’impianto cocleare, anche senza labirintectomia, si conferma una strategia efficace per la gestione delle vertigini nella malattia di Ménière. In caso di sintomatologia persistente, un’eventuale deafferentazione vestibolare potrebbe essere considerata. Questi dati supportano un approccio iniziale conservativo, riducendo la necessità di interventi vestibolari più aggressivi.
Role of Cochlear Implant in the Rehabilitation of Ménière's Disease: A Bicentric Clinical-Instrumental Study on the Evolution of Vertiginous Symptoms
Ménière's disease is an inner ear disorder characterized by episodes of vertigo, fluctuating hearing loss, tinnitus, and aural fullness. Cochlear implantation is a well-established treatment for hearing rehabilitation in patients with severe-to-profound hearing loss, but its impact on vestibular symptoms remains debated. Traditionally, cochlear implantation in active Ménière’s disease has been combined with labyrinthectomy for vertigo control, but recent evidence suggests it may improve vestibular symptoms even without this procedure. This bicentric study evaluated the effect of cochlear implantation on balance and vertigo in 13 Ménière’s disease patients who underwent surgery without labyrinthectomy. Pre- and postoperative assessments included structured medical history and vestibular tests, such as the Video Head Impulse Test (vHIT) and Vestibular Evoked Myogenic Potentials (VEMP). Following surgery, 84.6% of patients showed an improvement in vertigo symptoms, with complete resolution in 72.7% of cases. Only 15.4% experienced worsening vertigo. Vestibular tests indicated a reduction in vestibular reflexes in some patients, particularly in caloric tests and VEMP, whereas vHIT showed less alteration. Moreover, the best outcomes were observed in patients who underwent a less invasive surgical technique, accessing the cochlea through the round window, compared to more destructive procedures. Cochlear implantation, even without labyrinthectomy, proves to be an effective strategy for managing vertigo in Ménière’s disease. If symptoms persist, vestibular deafferentation may be considered. These findings support an initial conservative approach, reducing the need for more aggressive vestibular interventions.
PECORARI, GIANCARLO
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/165024