This thesis explores the role of culture in shaping behaviors and healing practices, with a particular focus on symbolic healing rituals. Inspired by Claude Lévi-Strauss’s statement:that myths operate in human minds unconsciously, the study highlights how behavioral patterns are the result of cultural constructions rather than biological determinism. Through an interdisciplinary approach that integrates medical anthropology, thanatology, education, and psychology, this thesis examines the intrinsic connection between physical and psychological pain and the concept of healing as a socio-cultural and communal process. Specifically, it reflects on how illness, suffering, and death are experienced and interpreted differently depending on the “cultural lenses” through which they are perceived. The analysis is structured into three chapters: the first explores the conceptual richness of medical anthropology, emphasizing the dialogue between body, health, illness, and healing, and delving into the contrast between Western and traditional medicine, with a focus on Lévi-Strauss’s concept of “symbolic efficacy.” The second chapter investigates cultural representations of death and suffering, drawing on studies by Martina Sozzi and Ernesto De Martino to reflect on the potential of developing a more serene relationship with the idea of death. The third chapter presents an ethnographic case study on the ritual tradition of the Cuna people of Panama, analyzing the role of the shaman, the complex interpretation of “locura,” and the concept of “ritual memory,” referencing Lévi-Strauss’s theories and Carlo Severi’s critiques. Beyond highlighting the importance of an authentic, prejudice-free relational approach, this thesis seeks to open new perspectives on the intrinsic link between culture, healing, and symbolism, laying the foundation for a critical and interdisciplinary reflection on the processes of meaning-making and transformation in human experience.

La presente tesi esplora il ruolo della cultura nella formazione dei comportamenti e delle pratiche di cura, focalizzandosi in particolare sui rituali di cura simbolica. Ispirandosi alla celebre affermazione di Claude Lévi-Strauss: secondo cui i miti operano nelle menti degli uomini in maniera inconsapevole, l’elaborato evidenzia come gli schemi comportamentali siano il risultato di costruzioni culturali, piuttosto che di determinazioni biologiche. Attraverso un approccio interdisciplinare che integra antropologia medica, tanatologia, educazione e psicologia, la tesi analizza la connessione intrinseca tra dolore fisico e psicologico e il concetto di cura intesa come processo socio-culturale e comunitario. In particolare, si riflette su come la malattia, la sofferenza e la morte vengano vissute e interpretate diversamente a seconda degli “occhiali culturali” con cui tali fenomeni vengono percepiti. L’analisi si articola in tre capitoli: il primo esamina la ricchezza concettuale dell’antropologia medica, evidenziando il dialogo tra corpo, salute, malattia e cura, e approfondendo il contrasto tra medicina occidentale e tradizionale, con un focus sull’“efficacia simbolica” di Lévi-Strauss. Il secondo capitolo si concentra sulle rappresentazioni culturali della morte e della sofferenza, attingendo a studi come quelli di Martina Sozzi e Ernesto De Martino, per riflettere sulle potenzialità di un rapporto sereno con l’idea della morte. Il terzo capitolo presenta un caso etnografico dedicato alla tradizione rituale dei Cuna di Panama, analizzando il ruolo dello sciamano, la complessa interpretazione della “locura” e il concetto di “memoria rituale”, con riferimenti alle teorie di Lévi-Strauss e alle critiche di Carlo Severi. La tesi, oltre a evidenziare l’importanza di un approccio relazionale autentico e privo di pregiudizi, intende aprire nuove prospettive sul legame intrinseco tra cultura, cura e simbolismo, ponendo le basi per una riflessione critica e interdisciplinare sui processi di significazione e trasformazione dell’esperienza umana.

I rituali di cura simbolica: l'influenza della cultura nella concezione di dolore, malattia, morte e guarigione

FIGLIOLIA, SIRIA
2023/2024

Abstract

La presente tesi esplora il ruolo della cultura nella formazione dei comportamenti e delle pratiche di cura, focalizzandosi in particolare sui rituali di cura simbolica. Ispirandosi alla celebre affermazione di Claude Lévi-Strauss: secondo cui i miti operano nelle menti degli uomini in maniera inconsapevole, l’elaborato evidenzia come gli schemi comportamentali siano il risultato di costruzioni culturali, piuttosto che di determinazioni biologiche. Attraverso un approccio interdisciplinare che integra antropologia medica, tanatologia, educazione e psicologia, la tesi analizza la connessione intrinseca tra dolore fisico e psicologico e il concetto di cura intesa come processo socio-culturale e comunitario. In particolare, si riflette su come la malattia, la sofferenza e la morte vengano vissute e interpretate diversamente a seconda degli “occhiali culturali” con cui tali fenomeni vengono percepiti. L’analisi si articola in tre capitoli: il primo esamina la ricchezza concettuale dell’antropologia medica, evidenziando il dialogo tra corpo, salute, malattia e cura, e approfondendo il contrasto tra medicina occidentale e tradizionale, con un focus sull’“efficacia simbolica” di Lévi-Strauss. Il secondo capitolo si concentra sulle rappresentazioni culturali della morte e della sofferenza, attingendo a studi come quelli di Martina Sozzi e Ernesto De Martino, per riflettere sulle potenzialità di un rapporto sereno con l’idea della morte. Il terzo capitolo presenta un caso etnografico dedicato alla tradizione rituale dei Cuna di Panama, analizzando il ruolo dello sciamano, la complessa interpretazione della “locura” e il concetto di “memoria rituale”, con riferimenti alle teorie di Lévi-Strauss e alle critiche di Carlo Severi. La tesi, oltre a evidenziare l’importanza di un approccio relazionale autentico e privo di pregiudizi, intende aprire nuove prospettive sul legame intrinseco tra cultura, cura e simbolismo, ponendo le basi per una riflessione critica e interdisciplinare sui processi di significazione e trasformazione dell’esperienza umana.
Symbolic healing rituals: the influence of culture on ideas of pain, illness, death and healing
This thesis explores the role of culture in shaping behaviors and healing practices, with a particular focus on symbolic healing rituals. Inspired by Claude Lévi-Strauss’s statement:that myths operate in human minds unconsciously, the study highlights how behavioral patterns are the result of cultural constructions rather than biological determinism. Through an interdisciplinary approach that integrates medical anthropology, thanatology, education, and psychology, this thesis examines the intrinsic connection between physical and psychological pain and the concept of healing as a socio-cultural and communal process. Specifically, it reflects on how illness, suffering, and death are experienced and interpreted differently depending on the “cultural lenses” through which they are perceived. The analysis is structured into three chapters: the first explores the conceptual richness of medical anthropology, emphasizing the dialogue between body, health, illness, and healing, and delving into the contrast between Western and traditional medicine, with a focus on Lévi-Strauss’s concept of “symbolic efficacy.” The second chapter investigates cultural representations of death and suffering, drawing on studies by Martina Sozzi and Ernesto De Martino to reflect on the potential of developing a more serene relationship with the idea of death. The third chapter presents an ethnographic case study on the ritual tradition of the Cuna people of Panama, analyzing the role of the shaman, the complex interpretation of “locura,” and the concept of “ritual memory,” referencing Lévi-Strauss’s theories and Carlo Severi’s critiques. Beyond highlighting the importance of an authentic, prejudice-free relational approach, this thesis seeks to open new perspectives on the intrinsic link between culture, healing, and symbolism, laying the foundation for a critical and interdisciplinary reflection on the processes of meaning-making and transformation in human experience.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/165007