The novel Le Grand Meaulnes by Alain-Fournier, a work from the early twentieth century, addresses a series of themes: lost childhood, the transition from adolescence to adulthood, love, and friendship. To explore these themes, the author uses, as a narrative device, the contrast between the dreamlike world and the real world. The dreamlike world is represented by the adventure that the protagonist, Augustin Meaulnes, experiences and which he himself defines as such. This adventure leads him to an isolated house in the middle of the French countryside, where he experiences such happiness that the concept of time disappears and the sadness of everyday life is forgotten. Thus begins Meaulnes' search for happiness, something previously unknown to him. The real world, on the other hand, is represented by life in the hometown village, school, and friends. In the background of all the vicissitudes of the story lies the landscape of Sologne, a region located in central France, characterized by vast wooded and marshy areas, as well as wild and unspoiled landscapes. Alain-Fournier spent part of his childhood and youth there, and it is precisely the lands of Sologne that inspired the description of many places in Le Grand Meaulnes, where it is possible to trace the characteristics of that region—woods, isolated rural villages, and secluded country estates in the green. These places, viewed through the eyes of the young protagonist as rich in mystery, serve as true characters in the novel. In this regard, this dissertation aims to examine Le Grand Meaulnes through the perspective of geocriticism, a branch of geopoetics that focuses on studying the relationship between literature and places: enclosed and open spaces, landscapes, and geographical contexts. Geocriticism reflects on how spaces can influence characters in their psychology, behavior, and personal development. Throughout the reading, one can notice how the descriptions of the various spaces in which the events of Le Grand Meaulnes are set are closely linked to the psychology of the characters, to the point that the adjectives used to describe the distinctive elements of the territory often transfer to the person observing them and vice versa. The aim of this paper is to illustrate how spatial elements contribute to the construction of the characters' identity. Through geopoetics, the landscape, and more broadly both internal and external spaces, become tools to convey reflections and emotions.
Il romanzo Le Grand Meaulnes di Alain-Fournier, opera di inizio Novecento, affronta una serie di tematiche che si intrecciano nel corso della narrazione: l’infanzia perduta, il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, l’amore e l’amicizia. Per esplorare questi temi l’autore ricorre, come espediente narrativo, al contrasto tra il mondo onirico e il mondo reale. Il mondo onirico è rappresentato dall’avventura che il protagonista, Augustin Meaulnes, vive e che egli stesso definisce come tale. Questa avventura lo condurrà in una casa isolata nel mezzo della campagna francese, dove proverà una felicità tale che la nozione del tempo svanirà e la tristezza dalla quotidianità verrà dimenticata. Inizia così per Meaulnes la ricerca della felicità, fino a quel momento sconosciuta. Il mondo reale è invece rappresentato dalla vita nel villaggio natale, dalla scuola e dagli amici. A fare da sfondo a tutte le vicissitudini della vicenda è il paesaggio della Sologne, una regione situata nel centro della Francia, caratterizzata da ampie aree boschive e paludose, oltre a paesaggi selvaggi e incontaminati. Alain-Fournier vi trascorse parte della sua infanzia e giovinezza, e proprio le terre della Sologne hanno ispirato la descrizione di molti luoghi ne Le Grand Meaulnes, dove è possibile rintracciare le caratterizzanti di quella regione, cioè boschi, villaggi rurali isolati e dimore signorili appartate nel verde. Questi luoghi, agli occhi del giovane protagonista ricchi di mistero, assolvono al ruolo di veri e propri personaggi del romanzo. A tal proposito, con questa dissertazione ci si propone di prendere in esame Le Grand Meaulnes attraverso la prospettiva della geocritica, ramificazione della geopoetica che si concentra sullo studio dei legami tra la letteratura e i luoghi: gli spazi chiusi e aperti, i paesaggi, i contesti geografici. La geocritica riflette su come gli spazi possano influenzare i personaggi nella loro psicologia, nel comportamento e nell’evoluzione caratteriale. Nel corso della lettura, è possibile notare come le descrizioni dei diversi spazi in cui è incastonata la vicenda de Le Grand Meaulnes siano strettamente correlate alla psicologia dei personaggi, al punto che gli aggettivi adoperati per descrivere gli elementi distintivi del territorio spesso si trasferiscono alla persona che li osserva e viceversa. L’obiettivo di questo elaborato è illustrare come gli elementi spaziali contribuiscano alla costruzione dell’identità dei personaggi. Attraverso la geopoetica, il paesaggio, e più in generale gli spazi sia interni che esterni, diventano strumenti per veicolare riflessioni ed emozioni.
Gli spazi ne "Le grand Meaulnes" di Alain-Fournier: percorsi di analisi geocritica
BELLICINI, GAIA
2023/2024
Abstract
Il romanzo Le Grand Meaulnes di Alain-Fournier, opera di inizio Novecento, affronta una serie di tematiche che si intrecciano nel corso della narrazione: l’infanzia perduta, il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, l’amore e l’amicizia. Per esplorare questi temi l’autore ricorre, come espediente narrativo, al contrasto tra il mondo onirico e il mondo reale. Il mondo onirico è rappresentato dall’avventura che il protagonista, Augustin Meaulnes, vive e che egli stesso definisce come tale. Questa avventura lo condurrà in una casa isolata nel mezzo della campagna francese, dove proverà una felicità tale che la nozione del tempo svanirà e la tristezza dalla quotidianità verrà dimenticata. Inizia così per Meaulnes la ricerca della felicità, fino a quel momento sconosciuta. Il mondo reale è invece rappresentato dalla vita nel villaggio natale, dalla scuola e dagli amici. A fare da sfondo a tutte le vicissitudini della vicenda è il paesaggio della Sologne, una regione situata nel centro della Francia, caratterizzata da ampie aree boschive e paludose, oltre a paesaggi selvaggi e incontaminati. Alain-Fournier vi trascorse parte della sua infanzia e giovinezza, e proprio le terre della Sologne hanno ispirato la descrizione di molti luoghi ne Le Grand Meaulnes, dove è possibile rintracciare le caratterizzanti di quella regione, cioè boschi, villaggi rurali isolati e dimore signorili appartate nel verde. Questi luoghi, agli occhi del giovane protagonista ricchi di mistero, assolvono al ruolo di veri e propri personaggi del romanzo. A tal proposito, con questa dissertazione ci si propone di prendere in esame Le Grand Meaulnes attraverso la prospettiva della geocritica, ramificazione della geopoetica che si concentra sullo studio dei legami tra la letteratura e i luoghi: gli spazi chiusi e aperti, i paesaggi, i contesti geografici. La geocritica riflette su come gli spazi possano influenzare i personaggi nella loro psicologia, nel comportamento e nell’evoluzione caratteriale. Nel corso della lettura, è possibile notare come le descrizioni dei diversi spazi in cui è incastonata la vicenda de Le Grand Meaulnes siano strettamente correlate alla psicologia dei personaggi, al punto che gli aggettivi adoperati per descrivere gli elementi distintivi del territorio spesso si trasferiscono alla persona che li osserva e viceversa. L’obiettivo di questo elaborato è illustrare come gli elementi spaziali contribuiscano alla costruzione dell’identità dei personaggi. Attraverso la geopoetica, il paesaggio, e più in generale gli spazi sia interni che esterni, diventano strumenti per veicolare riflessioni ed emozioni.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Gli spazi ne Le grand Meaulnes di Alain-Fournier: percorsi di analisi geocritica - dissertazione finale di Gaia Bellicini (numero matricola: 999911)
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