This thesis analyzes the phenomenon of the strategy of tension in Italy between 1969 and 1980 through the account provided by the left-wing newspapers, L'Unità and L'Avanti!. The strategy of tension was characterized by a series of terrorist attacks, often attributed to the far right and subversive networks with connections to intelligence services and institutions, with the aim of destabilizing the democratic system and preventing the rise of the Italian Communist Party (PCI) to power. The research adopts a historical-critical approach, combining primary sources (newspaper articles, judicial documents, parliamentary records, and archival materials) with historiographical contributions to reconstruct the narrative of events and the role of the press in shaping public memory. The analysis highlights the conditioning of information by reactionary networks, such as the Masonic lodge P2, which influenced the editorial landscape to steer public opinion against the left-wing. Three key attacks are examined: the Piazza Fontana massacre (1969), the Piazza della Loggia massacre (1974), and the Bologna massacre (1980). L'Unità and L'Avanti! offered an alternative reading compared to the dominant media, denouncing attempts at cover-ups and the role of neofascist groups, intelligence services, and conservative political circles. However, with different tones and perspectives: while L'Unità adopted a more direct and accusatory language, L'Avanti! maintained a more cautious approach, yet still critical of the official versions. Through the study of the left-wing press, this thesis highlights how journalism contributed to countering disinformation and constructing an alternative narrative about the subversive plots that marked the Republican history. The analysis of the strategy of tension through left-wing newspapers helps to understand the dynamics of power, the role of propaganda, and the influence of the press in shaping public opinion during a crucial period of Italian history.
Questa tesi analizza il fenomeno della strategia della tensione in Italia tra il 1969 e il 1980 attraverso il racconto fornito dai quotidiani della sinistra, «L’Unità» e l’«Avanti!». La strategia della tensione fu caratterizzata da una serie di attentati terroristici, spesso attribuiti all’estrema destra e a reti eversive con connessioni nei servizi segreti e nelle istituzioni, con l’obiettivo di destabilizzare il sistema democratico e prevenire l’ascesa del Partito Comunista Italiano (PCI) al governo. La ricerca si basa su un approccio storico-critico, combinando fonti primarie (articoli di giornale, documentazione giudiziaria, atti parlamentari e materiali d’archivio) con contributi storiografici per ricostruire la narrazione degli eventi e il ruolo della stampa nella costruzione della memoria pubblica. L’analisi mette in luce il condizionamento dell’informazione da parte di reti reazionarie, come la loggia massonica P2, che influenzarono il panorama editoriale per orientare l’opinione pubblica contro la sinistra. Vengono esaminati tre attentati chiave: la strage di Piazza Fontana (1969), la strage di Piazza della Loggia (1974) e la strage di Bologna (1980). «L’Unità» e l’«Avanti!» fornirono una lettura alternativa rispetto ai media dominanti, denunciando i tentativi di depistaggio e il ruolo di gruppi neofascisti, servizi segreti e ambienti politici conservatori. Tuttavia, con toni e prospettive differenti: mentre «L’Unità» adottava un linguaggio più diretto e accusatorio, l’«Avanti!» manteneva un approccio più cauto, ma comunque critico verso le versioni ufficiali. Attraverso lo studio della stampa di sinistra, questa tesi evidenzia come il giornalismo abbia contribuito a contrastare la disinformazione e a costruire una narrazione alternativa sulle trame eversive che segnarono la storia repubblicana. L’analisi della strategia della tensione attraverso i giornali di sinistra aiuta a comprendere le dinamiche di potere, il ruolo della propaganda e l’influenza della stampa nella costruzione dell’opinione pubblica in un periodo cruciale della storia italiana.
La strategia della tensione nei quotidiani della sinistra: 1969-1980
DE NARDI, MATTEO
2023/2024
Abstract
Questa tesi analizza il fenomeno della strategia della tensione in Italia tra il 1969 e il 1980 attraverso il racconto fornito dai quotidiani della sinistra, «L’Unità» e l’«Avanti!». La strategia della tensione fu caratterizzata da una serie di attentati terroristici, spesso attribuiti all’estrema destra e a reti eversive con connessioni nei servizi segreti e nelle istituzioni, con l’obiettivo di destabilizzare il sistema democratico e prevenire l’ascesa del Partito Comunista Italiano (PCI) al governo. La ricerca si basa su un approccio storico-critico, combinando fonti primarie (articoli di giornale, documentazione giudiziaria, atti parlamentari e materiali d’archivio) con contributi storiografici per ricostruire la narrazione degli eventi e il ruolo della stampa nella costruzione della memoria pubblica. L’analisi mette in luce il condizionamento dell’informazione da parte di reti reazionarie, come la loggia massonica P2, che influenzarono il panorama editoriale per orientare l’opinione pubblica contro la sinistra. Vengono esaminati tre attentati chiave: la strage di Piazza Fontana (1969), la strage di Piazza della Loggia (1974) e la strage di Bologna (1980). «L’Unità» e l’«Avanti!» fornirono una lettura alternativa rispetto ai media dominanti, denunciando i tentativi di depistaggio e il ruolo di gruppi neofascisti, servizi segreti e ambienti politici conservatori. Tuttavia, con toni e prospettive differenti: mentre «L’Unità» adottava un linguaggio più diretto e accusatorio, l’«Avanti!» manteneva un approccio più cauto, ma comunque critico verso le versioni ufficiali. Attraverso lo studio della stampa di sinistra, questa tesi evidenzia come il giornalismo abbia contribuito a contrastare la disinformazione e a costruire una narrazione alternativa sulle trame eversive che segnarono la storia repubblicana. L’analisi della strategia della tensione attraverso i giornali di sinistra aiuta a comprendere le dinamiche di potere, il ruolo della propaganda e l’influenza della stampa nella costruzione dell’opinione pubblica in un periodo cruciale della storia italiana.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/164855