This work explores the handwritten annotations by Fabrizio De André on the books from his personal library, preserved at the Fabrizio De André Archive at the University of Siena, to trace the songwriter's creative journey and reconstruct the dialogue between his works and literary sources. Two case studies are primary: De André's personal copy of Italo Calvino's essay Why Read the Classics (1991) and the novel Un destino ridicolo, co-written with Alessandro Gennari and published in 1996. The annotations on Calvino’s volume are analyzed and compared with Anime Salve, an album that represents the culmination of the creative process influenced by the artist's readings. Narrative structures, lyrical images, and simple phrases are gathered by De André as "precious objects," later reworked into his songs. While the chapter dedicated to Why Read the Classics investigates the metamorphosis from literary sources into an original work, the study on Un destino ridicolo employs tools of authorial philology to examine a printed copy enriched with marginalia and authorial variants.
Questo lavoro esplora le annotazioni autografe di Fabrizio De André sui libri della sua biblioteca personale, conservati nell'Archivio Fabrizio De André dell'Università di Siena, per tracciare il percorso creativo del cantautore e ricostruire il dialogo tra le sue opere e le fonti letterarie. Due sono i casi studio principali: la copia personale di De André del saggio di Italo "Calvino Perché leggere i classici" (1991) e quella del romanzo "Un destino ridicolo", scritto a quattro mani con Alessandro Gennari e pubblicato nel 1996. Segni grafici, marginalia e postille presenti sul volume di Calvino vengono analizzate e confrontate con l'opera figlia del tempo di lettura, l'album Anime Salve. Strutture narrative, immagini liriche e semplici sintagmi vengono raccolti da De André come "oggetti pregiati", successivamente rielaborati nelle sue canzoni. Se il processo di metamorfosi da fonte letteraria a opera originale è il perno su cui ruota l’indagine del capitolo dedicato a "Perché leggere i classici", lo studio delle annotazioni sulla copia personale del romanzo "Un destino ridicolo" si muove in un’altra direzione, prendendo in prestito gli strumenti della filologia d’autore per analizzare quella che si presenta come una copia a stampa con postille e varianti d’autore.
«Nessuno scrive da solo»: De André lettore di Calvino e di sé stesso
POZZI, SERGIO
2023/2024
Abstract
Questo lavoro esplora le annotazioni autografe di Fabrizio De André sui libri della sua biblioteca personale, conservati nell'Archivio Fabrizio De André dell'Università di Siena, per tracciare il percorso creativo del cantautore e ricostruire il dialogo tra le sue opere e le fonti letterarie. Due sono i casi studio principali: la copia personale di De André del saggio di Italo "Calvino Perché leggere i classici" (1991) e quella del romanzo "Un destino ridicolo", scritto a quattro mani con Alessandro Gennari e pubblicato nel 1996. Segni grafici, marginalia e postille presenti sul volume di Calvino vengono analizzate e confrontate con l'opera figlia del tempo di lettura, l'album Anime Salve. Strutture narrative, immagini liriche e semplici sintagmi vengono raccolti da De André come "oggetti pregiati", successivamente rielaborati nelle sue canzoni. Se il processo di metamorfosi da fonte letteraria a opera originale è il perno su cui ruota l’indagine del capitolo dedicato a "Perché leggere i classici", lo studio delle annotazioni sulla copia personale del romanzo "Un destino ridicolo" si muove in un’altra direzione, prendendo in prestito gli strumenti della filologia d’autore per analizzare quella che si presenta come una copia a stampa con postille e varianti d’autore.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Nessuno scrive da solo_ De André lettore di Calvino e di sé stesso_ Sergio Pozzi.pdf
non disponibili
Descrizione: Questo lavoro esplora le annotazioni autografe di Fabrizio De André sui libri della sua biblioteca personale, conservati nell'Archivio Fabrizio De André dell'Università di Siena.
Dimensione
822.75 kB
Formato
Adobe PDF
|
822.75 kB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/164834