The text is structured as a critical paper of a social initiative designed, delivered and evaluated within the context of a social cooperative. Specifically, it concerns the project “What if the world were Basale? A professional work modality in social and health facilities for the disabled”, which was aimed at some people with disabilities hosted in residential facilities and at some educational and social-health professionals who work within those structure. The project in question focuses on basale stimulation, a possible intervention approach based on compensating for the lack of personal experiences and movement of subjects with disabilities. The critical paper intends to provide a detailed and motivated analysis of everything that was implemented, highlighting strengths and weaknesses and applying a comparison, supported by scientific literature, between practice and planning at a higher level. The following pages have therefore narrated the action, bringing to the forefront cases of success and failure, but also describing and arguing how the various phases of the project could have been planned to improve its quality. Going into greater detail, the discussion is divided into three parts. Part I (Theoretical Framework) briefly summarizes the history of social cooperation, illustrates the latest descriptive statistics and provides an overview of the regulations concerning social cooperatives, services for people with disabilities and the definition of the condition of disability, paying particular attention to how, over time, the laws and underlying paradigms have changed. A specific section is dedicated to the perspective that is increasingly spreading on the topic of disability and the change we can expect in this regard: after discussing the International Classification of Functioning, Disability and Health and the United Nations Convention on the Rights of Persons with Disabilities, the recent Legislative Decree no. 62/2024 is then addressed. The last paragraph, instead, is dedicated to the educational relationship and the many nuances that such a construct can assume within a project of this type. Part II represents the core of the discussion, as well as the most detailed section, where the actual initiative is presented, describing it in detail: it begins by highlighting the goals intended to be achieved through the critical paper and the context in which the project was carried out, before moving on to a presentation of the project itself and its critical analysis, examining multiple aspects (purposes, recipients, disciplinary areas, educational and training needs, involvement actions, general and specific objectives, intervention strategies, materials and tools, evaluation plan and financial plan). Finally, Part III, starting from what emerged by the comparison between how the project was implemented and how it could have been implemented, concludes the text by illustrating the results and the various ideas and reflections associated with them.

Il testo si struttura come elaborato critico di un’iniziativa sociale progettata, erogata e valutata nell’ambito di una cooperativa sociale. Nello specifico, si tratta del progetto “E se il mondo fosse Basale? Una modalità di lavoro professionale nelle strutture socio sanitarie per disabili”, il quale è stato rivolto ad alcune persone con disabilità ospitate all’interno di strutture residenziali e ad alcuni professionisti educativi e socio-sanitari che operano al loro interno. Il progetto in questione è incentrato sulla stimolazione basale, un possibile approccio d’intervento improntato sulla compensazione della mancanza di esperienze proprie e di movimento di soggetti con disabilità. L’elaborato critico intende fornire un’analisi puntuale e motivata di tutto ciò che è stato realizzato, mettendo in evidenza punti di forza e debolezza e applicando un confronto, con il supporto della letteratura scientifica, tra la prassi e una progettazione ad un livello più elevato. Attraverso le pagine che seguono si è quindi narrato l’agito, portando in primo piano casi di successo e insuccesso, ma anche descrivendo e argomentando come si sarebbero potute programmare le varie fasi del progetto, al fine di accrescerne la qualità. Entrando maggiormente nei dettagli, la trattazione è suddivisa in tre parti. All’interno della Parte I (Quadro Teorico) viene brevemente riassunta la storia della cooperazione sociale, vengono illustrate le statistiche descrittive più recenti e viene esposta una panoramica delle normative inerenti alle cooperative sociali, ai servizi rivolti alle persone con disabilità e alla definizione della condizione di disabilità, prestando particolare attenzione a come, nel corso del tempo, sono cambiate le leggi e i paradigmi sottostanti. Uno spazio specifico è dedicato alla prospettiva che si sta sempre più diffondendo sul tema della disabilità e al cambiamento che ci attende in merito: dopo aver trattato la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute e la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, si affronta quindi il recente Decreto legislativo n. 62/2024. L’ultimo paragrafo, invece, è dedicato alla relazione educativa e alle molteplici sfumature che un tale costrutto può assumere all’interno di un progetto di questa tipologia. La Parte II rappresenta il fulcro della trattazione, nonché la sezione più articolata, all’interno della quale è presentata l’iniziativa vera e propria, descrivendola nei suoi particolari: si comincia dando evidenza degli obiettivi che si intendono raggiungere attraverso l’elaborato critico e del contesto all’interno del quale è stato realizzato il progetto, per poi passare ad una presentazione dello stesso e alla sua analisi critica, andando ad esaminare molteplici aspetti (finalità, destinatari, ambiti disciplinari, bisogni educativi e formativi, azioni di coinvolgimento, obiettivi generali e specifici, strategie di intervento, materiali e strumenti, piano di valutazione e piano finanziario). Infine, la Parte III, partendo da ciò che è emerso dal confronto tra come si è realizzato il progetto e come si sarebbe potuto realizzare, chiude il testo illustrando le conclusioni e i vari spunti e riflessioni ad esse collegate.

Progettare e valutare in ambito educativo e sociale: analisi critica di un progetto realizzato nel contesto della disabilità

SISMONDI, MATTEO
2023/2024

Abstract

Il testo si struttura come elaborato critico di un’iniziativa sociale progettata, erogata e valutata nell’ambito di una cooperativa sociale. Nello specifico, si tratta del progetto “E se il mondo fosse Basale? Una modalità di lavoro professionale nelle strutture socio sanitarie per disabili”, il quale è stato rivolto ad alcune persone con disabilità ospitate all’interno di strutture residenziali e ad alcuni professionisti educativi e socio-sanitari che operano al loro interno. Il progetto in questione è incentrato sulla stimolazione basale, un possibile approccio d’intervento improntato sulla compensazione della mancanza di esperienze proprie e di movimento di soggetti con disabilità. L’elaborato critico intende fornire un’analisi puntuale e motivata di tutto ciò che è stato realizzato, mettendo in evidenza punti di forza e debolezza e applicando un confronto, con il supporto della letteratura scientifica, tra la prassi e una progettazione ad un livello più elevato. Attraverso le pagine che seguono si è quindi narrato l’agito, portando in primo piano casi di successo e insuccesso, ma anche descrivendo e argomentando come si sarebbero potute programmare le varie fasi del progetto, al fine di accrescerne la qualità. Entrando maggiormente nei dettagli, la trattazione è suddivisa in tre parti. All’interno della Parte I (Quadro Teorico) viene brevemente riassunta la storia della cooperazione sociale, vengono illustrate le statistiche descrittive più recenti e viene esposta una panoramica delle normative inerenti alle cooperative sociali, ai servizi rivolti alle persone con disabilità e alla definizione della condizione di disabilità, prestando particolare attenzione a come, nel corso del tempo, sono cambiate le leggi e i paradigmi sottostanti. Uno spazio specifico è dedicato alla prospettiva che si sta sempre più diffondendo sul tema della disabilità e al cambiamento che ci attende in merito: dopo aver trattato la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute e la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, si affronta quindi il recente Decreto legislativo n. 62/2024. L’ultimo paragrafo, invece, è dedicato alla relazione educativa e alle molteplici sfumature che un tale costrutto può assumere all’interno di un progetto di questa tipologia. La Parte II rappresenta il fulcro della trattazione, nonché la sezione più articolata, all’interno della quale è presentata l’iniziativa vera e propria, descrivendola nei suoi particolari: si comincia dando evidenza degli obiettivi che si intendono raggiungere attraverso l’elaborato critico e del contesto all’interno del quale è stato realizzato il progetto, per poi passare ad una presentazione dello stesso e alla sua analisi critica, andando ad esaminare molteplici aspetti (finalità, destinatari, ambiti disciplinari, bisogni educativi e formativi, azioni di coinvolgimento, obiettivi generali e specifici, strategie di intervento, materiali e strumenti, piano di valutazione e piano finanziario). Infine, la Parte III, partendo da ciò che è emerso dal confronto tra come si è realizzato il progetto e come si sarebbe potuto realizzare, chiude il testo illustrando le conclusioni e i vari spunti e riflessioni ad esse collegate.
Planning and evaluating in the educational and social field: critical analysis of a project implemented in the context of disability
The text is structured as a critical paper of a social initiative designed, delivered and evaluated within the context of a social cooperative. Specifically, it concerns the project “What if the world were Basale? A professional work modality in social and health facilities for the disabled”, which was aimed at some people with disabilities hosted in residential facilities and at some educational and social-health professionals who work within those structure. The project in question focuses on basale stimulation, a possible intervention approach based on compensating for the lack of personal experiences and movement of subjects with disabilities. The critical paper intends to provide a detailed and motivated analysis of everything that was implemented, highlighting strengths and weaknesses and applying a comparison, supported by scientific literature, between practice and planning at a higher level. The following pages have therefore narrated the action, bringing to the forefront cases of success and failure, but also describing and arguing how the various phases of the project could have been planned to improve its quality. Going into greater detail, the discussion is divided into three parts. Part I (Theoretical Framework) briefly summarizes the history of social cooperation, illustrates the latest descriptive statistics and provides an overview of the regulations concerning social cooperatives, services for people with disabilities and the definition of the condition of disability, paying particular attention to how, over time, the laws and underlying paradigms have changed. A specific section is dedicated to the perspective that is increasingly spreading on the topic of disability and the change we can expect in this regard: after discussing the International Classification of Functioning, Disability and Health and the United Nations Convention on the Rights of Persons with Disabilities, the recent Legislative Decree no. 62/2024 is then addressed. The last paragraph, instead, is dedicated to the educational relationship and the many nuances that such a construct can assume within a project of this type. Part II represents the core of the discussion, as well as the most detailed section, where the actual initiative is presented, describing it in detail: it begins by highlighting the goals intended to be achieved through the critical paper and the context in which the project was carried out, before moving on to a presentation of the project itself and its critical analysis, examining multiple aspects (purposes, recipients, disciplinary areas, educational and training needs, involvement actions, general and specific objectives, intervention strategies, materials and tools, evaluation plan and financial plan). Finally, Part III, starting from what emerged by the comparison between how the project was implemented and how it could have been implemented, concludes the text by illustrating the results and the various ideas and reflections associated with them.
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