This thesis analyzes the historical evolution of migration in Turin, the role of multilingualism in integration, and models of social inclusion. The first part retraces the migratory flows that have affected the city from the late 19th century to the present, with particular attention to internal movements from southern Italy and the arrival of foreign communities. Subsequently, the study explores the value of multilingualism in education and European and Italian language policies, highlighting its potential for cultural and social integration. The main integration models (melting pot, multiculturalism, assimilationism, and functionalism) are compared to assess their applicability to the Italian context. Finally, the research presents an experiment conducted at CPIA 1 in Turin on intercomprehension between related languages as a tool to facilitate linguistic learning and student integration. Previous studies on IC mainly focused on university contexts, characterized by high levels of education and a shared cultural background. However, the application of IC in pluricultural school settings has revealed critical issues, as some strategies prove ineffective when learners have diverse educational levels and cultural backgrounds. The conclusions discuss the results obtained and the challenges encountered in implementing IC, emphasizing the need for methodological adaptations to ensure effective linguistic and social inclusion.

Questa tesi analizza l’evoluzione storica della migrazione a Torino, il ruolo del plurilinguismo nell’integrazione e i modelli di inclusione sociale. La prima parte ripercorre i flussi migratori che hanno interessato la città dalla fine dell’Ottocento ad oggi, con particolare attenzione agli spostamenti interni dall’Italia meridionale e all’arrivo di comunità straniere. Successivamente, viene approfondito il valore del plurilinguismo nell’educazione e nelle politiche linguistiche europee e italiane, evidenziando le sue potenzialità nell’integrazione culturale e sociale. Si confrontano i principali modelli di integrazione (melting pot, multiculturalismo, assimilazionismo e funzionalismo) per riflettere sulla loro applicabilità al contesto italiano. Infine, la ricerca presenta una sperimentazione condotta presso il CPIA 1 di Torino sull’intercomprensione tra lingue affini come strumento per facilitare l’apprendimento linguistico e l’integrazione degli studenti. Si evidenzia come gli studi precedenti sull’IC si riferissero principalmente a contesti universitari, caratterizzati da un’istruzione elevata e un universo culturale condiviso. Tuttavia, l’applicazione dell’IC in contesti scolastici pluriculturali ha mostrato criticità, poiché alcune strategie risultano inefficaci quando i discenti hanno livelli di istruzione e background culturali molto diversi. Nelle conclusioni vengono discussi i risultati ottenuti e le problematiche riscontrate nell’attuazione dell’IC, sottolineando la necessità di adattamenti metodologici per garantire un’effettiva inclusione linguistica e sociale.

Migrazione, Plurilinguismo e Integrazione. L'Intercomprensione come strumento di inclusione: sperimentazione presso il CPIA1 di Torino

BELLAN, GIORGIA
2023/2024

Abstract

Questa tesi analizza l’evoluzione storica della migrazione a Torino, il ruolo del plurilinguismo nell’integrazione e i modelli di inclusione sociale. La prima parte ripercorre i flussi migratori che hanno interessato la città dalla fine dell’Ottocento ad oggi, con particolare attenzione agli spostamenti interni dall’Italia meridionale e all’arrivo di comunità straniere. Successivamente, viene approfondito il valore del plurilinguismo nell’educazione e nelle politiche linguistiche europee e italiane, evidenziando le sue potenzialità nell’integrazione culturale e sociale. Si confrontano i principali modelli di integrazione (melting pot, multiculturalismo, assimilazionismo e funzionalismo) per riflettere sulla loro applicabilità al contesto italiano. Infine, la ricerca presenta una sperimentazione condotta presso il CPIA 1 di Torino sull’intercomprensione tra lingue affini come strumento per facilitare l’apprendimento linguistico e l’integrazione degli studenti. Si evidenzia come gli studi precedenti sull’IC si riferissero principalmente a contesti universitari, caratterizzati da un’istruzione elevata e un universo culturale condiviso. Tuttavia, l’applicazione dell’IC in contesti scolastici pluriculturali ha mostrato criticità, poiché alcune strategie risultano inefficaci quando i discenti hanno livelli di istruzione e background culturali molto diversi. Nelle conclusioni vengono discussi i risultati ottenuti e le problematiche riscontrate nell’attuazione dell’IC, sottolineando la necessità di adattamenti metodologici per garantire un’effettiva inclusione linguistica e sociale.
Migration, Multilingualism and Integration. Intercomprehension as a tool for inclusion: experimentation at CPIA1 in Turin
This thesis analyzes the historical evolution of migration in Turin, the role of multilingualism in integration, and models of social inclusion. The first part retraces the migratory flows that have affected the city from the late 19th century to the present, with particular attention to internal movements from southern Italy and the arrival of foreign communities. Subsequently, the study explores the value of multilingualism in education and European and Italian language policies, highlighting its potential for cultural and social integration. The main integration models (melting pot, multiculturalism, assimilationism, and functionalism) are compared to assess their applicability to the Italian context. Finally, the research presents an experiment conducted at CPIA 1 in Turin on intercomprehension between related languages as a tool to facilitate linguistic learning and student integration. Previous studies on IC mainly focused on university contexts, characterized by high levels of education and a shared cultural background. However, the application of IC in pluricultural school settings has revealed critical issues, as some strategies prove ineffective when learners have diverse educational levels and cultural backgrounds. The conclusions discuss the results obtained and the challenges encountered in implementing IC, emphasizing the need for methodological adaptations to ensure effective linguistic and social inclusion.
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