世界の各国の民族の伝説や神話というのは、語り継がれてきた物語や話から始まり、年月や世紀を経て広がり、人々や民族が経験する歴史的変化によって変化し、結局その民族の歴史と文化の深みに根ざしていく。そして、逆効果をもたらすようになる。つまり、伝説や神話が民族の精神性を変化させ、規定するようになるのだ。 日本は、神話と伝統に結びついた怪物に富んだ国である。当初、これらの謎めいた生き物が人間の世を自由に歩き回っていたことを示す、無数の生き物が記録された体系的なカタログは存在しなかった。異なる特徴と能力を持つ生き物が同じ名前で呼ばれたり、同じ外見と能力を持つ生き物が生まれた場所や時代によって異なる名前で呼ばれたりしたため、さまざまな怪物間の区別が曖昧に なり、避けられない混乱が生じ、権威ある百科事典の作成が困難になった。しかし、さまざまな怪物について語る前に、日本の文化に大きな影響を与えた主要な宗教、神道と仏教について簡単に触れる必要がある。これらの 2 つの宗教の影響は、さまざまな怪物に与えられた役割を大きく変え、別の役割を与えた。それらはもはや神話上の存在ではなく、一部は私たちの目に見えない世界に存 在し、人間の行動に応じて警告したり、報いたりする神になった。一方、他のものは、人里離れた場所や放棄された場所に生息し、出会う人間に対して、その性質が善良か悪かによって、人間を助けたり、殺したりする。 標準化の不足と、異なる怪物に対して同じ用語を使用することによる混乱は、17 世紀頃に、様々な怪物についての定義を試み、それらをカタログ化し分類しようとする最初の試みへとつながった。その結果、井上円了氏によって妖怪学と呼ばれる本格的な研究が備えた。また、広島と長崎に原子爆弾が投下され、第二次世界大戦における日本の敗戦がし、日本の世界に対する態度と発想をどのように変えたのか、そして「ソフトパワー」理論を用いて国際的なイメージを持ち直しさせようとしたのかを論じていく。この理論は、「クールジャパン」として形作られ、文化的な手段を通じて特定の国に対する人々の関心を引き付ける能力を指す。「クールジャパン」の定型的な例として、特に現代において、怪物がその起源と機能からずれし、「かわいい」ものとして再解釈され、より幅の広い観客を釣るために使用されていることが挙げられる。これは、特にポップカルチャーにおいて、ファッション、漫画、ゲーム、アニメなどに見られる。
I miti e le leggende di ogni popolazione al mondo iniziano tramite il passaparola di racconti e storie che con il corso degli anni e secoli si diffondono, sono modificate dagli uomini e dai cambiamenti storici che la popolazione subisce, fino a radicarsi così nel profondo della storia e della cultura di un popolo che finiscono per avere l’effetto contrario, e cioè che sono le leggende e i miti a modificare e condizionare la mentalità di un popolo. Il Giappone è un paese ricco di creature mostruose legate sia al mito sia alla tradizione. All’inizio non vi era un catalogo codificato, dove erano registrate le innumerevoli creature, dal quale era possibile estrapolare o leggere informazioni riguardo questi esseri misteriosi che si aggiravano indisturbati nel mondo degli uomini. Poiché creature con caratteristiche e abilità diverse potevano essere indicate con lo stesso nome, o creature con lo stesso aspetto fisico e abilità erano indicate con nomi diversi in base al luogo e al periodo storico in cui nascevano, generò una sovrapposizione e un’inevitabile confusione nella distinzione tra i vari mostri, complicando la creazione di un’enciclopedia autorevole. Prima di parlare dei vari mostri però, bisogna fare un excursus sulle principali religioni che hanno fortemente influenzato la cultura giapponese: shintoismo e buddhismo. L’influenza di queste due religioni ha stravolto la funzione che era stata attribuita ai vari mostri, fornendone un’altra: non sono più delle figure mitologiche, ma alcuni di loro diventano divinità che vivono in un mondo invisibile parallelo al nostro e che interagiscono con l’uomo ammonendolo o premiandolo in base al suo comportamento in vita. Altri, invece, abitano in luoghi remoti o abbandonati e trattano gli uomini con cui vengono in contatto, in base alla loro indole benevola o malevola (aiutando l’uomo o cercando di ucciderlo). L’assenza di una standardizzazione e la confusione nell’usare uno stesso termine per indicare mostri diversi, hanno portato, intorno al XVII secolo, a un primo tentativo di definire i vari mostri e di cercare di creare una catalogazione e classificazione di questi ultimi, andando a creare un vero e proprio studio, chiamato yōkaigaku con lo studioso Inoue Enryō. Vedremo anche come lo sgancio delle due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki e la sconfitta del Giappone nella seconda guerra mondiale cambiò il comportamento e l’approccio del Giappone verso il resto del mondo, utilizzando la teoria del soft power in modo da poter migliorare la propria immagine internazionale. Questa teoria prese forma come Cool Japan, l’abilità di influenzare l’interesse delle persone verso un determinato paese attraverso mezzi culturali. Esempio per eccellenza del Cool Japan è l’utilizzo, in particolare nell’età contemporanea, dei mostri, snaturati dalle loro origini e funzioni, resi kawaii “carini”, in modo da attirare un pubblico più vasto, che troviamo in particolare nella cultura pop con mode, manga, videogiochi e anime.
Yōkai e soft power: uno studio sull'evoluzione delle creature mostruose nella storia e nella cultura giapponese e sul loro impatto planetario
BELLAMACINA, LIVIA
2023/2024
Abstract
I miti e le leggende di ogni popolazione al mondo iniziano tramite il passaparola di racconti e storie che con il corso degli anni e secoli si diffondono, sono modificate dagli uomini e dai cambiamenti storici che la popolazione subisce, fino a radicarsi così nel profondo della storia e della cultura di un popolo che finiscono per avere l’effetto contrario, e cioè che sono le leggende e i miti a modificare e condizionare la mentalità di un popolo. Il Giappone è un paese ricco di creature mostruose legate sia al mito sia alla tradizione. All’inizio non vi era un catalogo codificato, dove erano registrate le innumerevoli creature, dal quale era possibile estrapolare o leggere informazioni riguardo questi esseri misteriosi che si aggiravano indisturbati nel mondo degli uomini. Poiché creature con caratteristiche e abilità diverse potevano essere indicate con lo stesso nome, o creature con lo stesso aspetto fisico e abilità erano indicate con nomi diversi in base al luogo e al periodo storico in cui nascevano, generò una sovrapposizione e un’inevitabile confusione nella distinzione tra i vari mostri, complicando la creazione di un’enciclopedia autorevole. Prima di parlare dei vari mostri però, bisogna fare un excursus sulle principali religioni che hanno fortemente influenzato la cultura giapponese: shintoismo e buddhismo. L’influenza di queste due religioni ha stravolto la funzione che era stata attribuita ai vari mostri, fornendone un’altra: non sono più delle figure mitologiche, ma alcuni di loro diventano divinità che vivono in un mondo invisibile parallelo al nostro e che interagiscono con l’uomo ammonendolo o premiandolo in base al suo comportamento in vita. Altri, invece, abitano in luoghi remoti o abbandonati e trattano gli uomini con cui vengono in contatto, in base alla loro indole benevola o malevola (aiutando l’uomo o cercando di ucciderlo). L’assenza di una standardizzazione e la confusione nell’usare uno stesso termine per indicare mostri diversi, hanno portato, intorno al XVII secolo, a un primo tentativo di definire i vari mostri e di cercare di creare una catalogazione e classificazione di questi ultimi, andando a creare un vero e proprio studio, chiamato yōkaigaku con lo studioso Inoue Enryō. Vedremo anche come lo sgancio delle due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki e la sconfitta del Giappone nella seconda guerra mondiale cambiò il comportamento e l’approccio del Giappone verso il resto del mondo, utilizzando la teoria del soft power in modo da poter migliorare la propria immagine internazionale. Questa teoria prese forma come Cool Japan, l’abilità di influenzare l’interesse delle persone verso un determinato paese attraverso mezzi culturali. Esempio per eccellenza del Cool Japan è l’utilizzo, in particolare nell’età contemporanea, dei mostri, snaturati dalle loro origini e funzioni, resi kawaii “carini”, in modo da attirare un pubblico più vasto, che troviamo in particolare nella cultura pop con mode, manga, videogiochi e anime.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/164686