Nel presente lavoro è stata studiata la fenologia di una prateria alpina a Nardus stricta L. in Valle d'Aosta in due anni successivi attraverso l'analisi di differenti parametri. Gli studi sulla fenologia hanno assunto recentemente grande importanza nell'ambito dei cambiamenti climatici in quanto variazioni nello sviluppo della vegetazione hanno implicazioni importanti sulla durata della stagione vegetativa, sui flussi di carbonio e sulla produttività. Sono stati monitorati sia lo sviluppo vegetativo sia quello riproduttivo a livello di singoli individui e di 7 forme di crescita. A livello di comunità sono stati studiati invece diversi parametri morfo-funzionali sintetici quali indice di area fogliare (LAI), fitomassa epigea, rinverdimento, contenuto in pigmenti fotosintetici e indice radiometrico di vegetazione (NDVI). Tali parametri sono stati analizzati periodicamente durante l'intera stagione vegetativa. La vegetazione inizia il suo rapido sviluppo da inizio giugno, subito dopo la fusione del manto nevoso, e prosegue fino a fine luglio, con differenze tra specie precoci a sviluppo rapido (arnica, trifoglio, poa e mirtillo), precoci a lento sviluppo (nardo e carice), tardive a sviluppo rapido (rododendro). Per quanto riguarda le fasi riproduttive, la piena fioritura si ha per la maggior parte delle forme di crescita, durante le prime settimane di luglio, con alcune forme più precoci (arnica), alcune più tardive (trifoglio) e alcune che mantengono uno stadio di fioritura più prolungato nel tempo (nardo e carice). La massima quantità di fitomassa verde raggiunta a fine luglio è simile nei due anni di sperimentazione ed è pari ad 340-400 g/m2. Anche il LAI ha un andamento simile: il valore più elevato raggiunto equivale a 2,8 (m2/m2) ed è per la maggior parte dovuto a monocotiledoni. Lo studio del rinverdimento della prateria tramite il calcolo di due indici di rinverdimento (GI e GEI) grazie all'elaborazione di foto nadirali ha permesso di individuare il periodo in cui la vegetazione è stata caratterizzata dalla maggiore copertura percentuale di foglie verdi (seconda settimana di luglio). Anche l'NDVI evidenzia uno sviluppo della vegetazione concorde a tutti i parametri precedenti, inoltre permette il calcolo della lunghezza della stagione vegetativa (tra 130 e 139 giorni). L'andamento del contenuto in pigmenti fotosintetici è decrescente a partire da fine giugno. L'andamento di tutti i parametri studiati evidenzia che lo sviluppo della prateria alpina è molto rapido alla ripresa vegetativa, poi rimane costante per circa 20 giorni, nelle prime settimane di luglio e infine subisce un processo di senescenza più lento: la curva di sviluppo è quindi fortemente asimmetrica. In generale, la velocità di raggiungimento del culmine della produttività della comunità vegetale suggerisce che un inizio anticipato della stagione vegetativa dovuta ad un clima caldo nei mesi di aprile e maggio determini maggiori variazioni delle attività di produzione di biomassa rispetto al prolungamento della stagione tarda estiva e autunnale. Da un confronto tra i metodi di rilevamento della fenologia risulta che l'individuazione dello sviluppo primaverile presenta meno variabilità tra i diversi parametri mentre le fasi di senescenza presentano maggiore variabilità.

Fenologia vegetativa e riproduttiva a livello di gruppi funzionali e di comunità in un pascolo a Nardus stricta L.

PETEY, MARTINA
2009/2010

Abstract

Nel presente lavoro è stata studiata la fenologia di una prateria alpina a Nardus stricta L. in Valle d'Aosta in due anni successivi attraverso l'analisi di differenti parametri. Gli studi sulla fenologia hanno assunto recentemente grande importanza nell'ambito dei cambiamenti climatici in quanto variazioni nello sviluppo della vegetazione hanno implicazioni importanti sulla durata della stagione vegetativa, sui flussi di carbonio e sulla produttività. Sono stati monitorati sia lo sviluppo vegetativo sia quello riproduttivo a livello di singoli individui e di 7 forme di crescita. A livello di comunità sono stati studiati invece diversi parametri morfo-funzionali sintetici quali indice di area fogliare (LAI), fitomassa epigea, rinverdimento, contenuto in pigmenti fotosintetici e indice radiometrico di vegetazione (NDVI). Tali parametri sono stati analizzati periodicamente durante l'intera stagione vegetativa. La vegetazione inizia il suo rapido sviluppo da inizio giugno, subito dopo la fusione del manto nevoso, e prosegue fino a fine luglio, con differenze tra specie precoci a sviluppo rapido (arnica, trifoglio, poa e mirtillo), precoci a lento sviluppo (nardo e carice), tardive a sviluppo rapido (rododendro). Per quanto riguarda le fasi riproduttive, la piena fioritura si ha per la maggior parte delle forme di crescita, durante le prime settimane di luglio, con alcune forme più precoci (arnica), alcune più tardive (trifoglio) e alcune che mantengono uno stadio di fioritura più prolungato nel tempo (nardo e carice). La massima quantità di fitomassa verde raggiunta a fine luglio è simile nei due anni di sperimentazione ed è pari ad 340-400 g/m2. Anche il LAI ha un andamento simile: il valore più elevato raggiunto equivale a 2,8 (m2/m2) ed è per la maggior parte dovuto a monocotiledoni. Lo studio del rinverdimento della prateria tramite il calcolo di due indici di rinverdimento (GI e GEI) grazie all'elaborazione di foto nadirali ha permesso di individuare il periodo in cui la vegetazione è stata caratterizzata dalla maggiore copertura percentuale di foglie verdi (seconda settimana di luglio). Anche l'NDVI evidenzia uno sviluppo della vegetazione concorde a tutti i parametri precedenti, inoltre permette il calcolo della lunghezza della stagione vegetativa (tra 130 e 139 giorni). L'andamento del contenuto in pigmenti fotosintetici è decrescente a partire da fine giugno. L'andamento di tutti i parametri studiati evidenzia che lo sviluppo della prateria alpina è molto rapido alla ripresa vegetativa, poi rimane costante per circa 20 giorni, nelle prime settimane di luglio e infine subisce un processo di senescenza più lento: la curva di sviluppo è quindi fortemente asimmetrica. In generale, la velocità di raggiungimento del culmine della produttività della comunità vegetale suggerisce che un inizio anticipato della stagione vegetativa dovuta ad un clima caldo nei mesi di aprile e maggio determini maggiori variazioni delle attività di produzione di biomassa rispetto al prolungamento della stagione tarda estiva e autunnale. Da un confronto tra i metodi di rilevamento della fenologia risulta che l'individuazione dello sviluppo primaverile presenta meno variabilità tra i diversi parametri mentre le fasi di senescenza presentano maggiore variabilità.
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