Hydroelectric production has had a significant impact on mountain landscapes, contributing to the territorial and social transformation of the Alps. This thesis analyses the evolution of the hydropower landscape through a geographical approach, with particular attention to the case of the Mont Cenis dam, a French-Italian cross-border structure that has profoundly altered the structure of the territory. The first part of the research explores the role of the electricity industry in the economic and landscape development of the Alps, outlining the historical dynamics and implications of the energy transition. The critical analysis highlights how the hydropower landscape has been perceived over time: initially a symbol of progress, then a source of environmental controversy, until its recent valorisation as a strategic resource for sustainability and tourism. The case of Mont Cenis is an emblematic example of a landscape transformed by human intervention. Originally the site of a small lake, the area underwent significant change with the construction of the dam, started during the fascist era and completed by France in the 1960s. The shared management between ENEL and EDF highlights the complexity of cross-border relations in the management of water resources. Through an analysis of historical, cartographic and field sources, the research highlights the consequences of the dam's construction on the landscape and local communities, as well as future prospects. The revaluation of the Moncenisio lake is part of the ecological transition, opening up opportunities for tourism development linked to industrial landscapes. The integrated geographical approach allows us to understand how energy and environmental policies influence the perception and use of the territory, emphasising the need for a balance between energy production, landscape protection and the involvement of local communities. The case of Mont Cenis shows how the management of hydroelectric resources must evolve towards more sustainable and participatory models.
La produzione idroelettrica ha avuto un impatto significativo sui paesaggi montani, contribuendo alla trasformazione territoriale e sociale delle Alpi. Questa tesi analizza l’evoluzione del paesaggio idroelettrico attraverso un approccio geografico, con particolare attenzione al caso della diga del Moncenisio, una struttura transfrontaliera italo-francese che ha modificato profondamente l’assetto del territorio. La prima parte della ricerca esplora il ruolo dell’industria elettrica nello sviluppo economico e paesaggistico delle Alpi, delineando le dinamiche storiche e le implicazioni della transizione energetica. L’analisi critica evidenzia come il paesaggio idroelettrico sia stato percepito nel tempo: inizialmente simbolo di progresso, poi fonte di controversie ambientali, fino alla recente valorizzazione come risorsa strategica per la sostenibilità e il turismo. Il caso del Moncenisio rappresenta un esempio emblematico di paesaggio trasformato dall’intervento umano. Originariamente sede di un piccolo lago, l’area ha subito un significativo mutamento con la costruzione della diga, avviata in epoca fascista e completata dalla Francia negli anni Sessanta. La gestione condivisa tra ENEL ed EDF evidenzia la complessità delle relazioni transfrontaliere nella gestione delle risorse idriche. Attraverso un’analisi delle fonti storiche, cartografiche e sul campo, la ricerca mette in luce le conseguenze della costruzione della diga sul paesaggio e sulle comunità locali, nonché le prospettive future. La rivalutazione del lago del Moncenisio si inserisce nel contesto della transizione ecologica, aprendo opportunità di sviluppo turistico legato ai paesaggi industriali. L’approccio geografico integrato permette di comprendere come le politiche energetiche e ambientali influenzino la percezione e l’uso del territorio, sottolineando la necessità di un equilibrio tra produzione energetica, tutela del paesaggio e coinvolgimento delle comunità locali. Il caso del Moncenisio dimostra come la gestione delle risorse idroelettriche debba evolversi verso modelli più sostenibili e partecipativi.
Dighe e paesaggi idroelettrici in montagna: il caso della diga del Moncenisio
BOUVIER, MARGHERITA GRETA
2023/2024
Abstract
La produzione idroelettrica ha avuto un impatto significativo sui paesaggi montani, contribuendo alla trasformazione territoriale e sociale delle Alpi. Questa tesi analizza l’evoluzione del paesaggio idroelettrico attraverso un approccio geografico, con particolare attenzione al caso della diga del Moncenisio, una struttura transfrontaliera italo-francese che ha modificato profondamente l’assetto del territorio. La prima parte della ricerca esplora il ruolo dell’industria elettrica nello sviluppo economico e paesaggistico delle Alpi, delineando le dinamiche storiche e le implicazioni della transizione energetica. L’analisi critica evidenzia come il paesaggio idroelettrico sia stato percepito nel tempo: inizialmente simbolo di progresso, poi fonte di controversie ambientali, fino alla recente valorizzazione come risorsa strategica per la sostenibilità e il turismo. Il caso del Moncenisio rappresenta un esempio emblematico di paesaggio trasformato dall’intervento umano. Originariamente sede di un piccolo lago, l’area ha subito un significativo mutamento con la costruzione della diga, avviata in epoca fascista e completata dalla Francia negli anni Sessanta. La gestione condivisa tra ENEL ed EDF evidenzia la complessità delle relazioni transfrontaliere nella gestione delle risorse idriche. Attraverso un’analisi delle fonti storiche, cartografiche e sul campo, la ricerca mette in luce le conseguenze della costruzione della diga sul paesaggio e sulle comunità locali, nonché le prospettive future. La rivalutazione del lago del Moncenisio si inserisce nel contesto della transizione ecologica, aprendo opportunità di sviluppo turistico legato ai paesaggi industriali. L’approccio geografico integrato permette di comprendere come le politiche energetiche e ambientali influenzino la percezione e l’uso del territorio, sottolineando la necessità di un equilibrio tra produzione energetica, tutela del paesaggio e coinvolgimento delle comunità locali. Il caso del Moncenisio dimostra come la gestione delle risorse idroelettriche debba evolversi verso modelli più sostenibili e partecipativi.File | Dimensione | Formato | |
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