This paper explores the role of symbolic play in development, with particular attention to gender identity and the role of the educator in observing children's play. Symbolic play is an essential element of growth, as it allows for the development of cognitive, emotional, and social skills through imagination and role experimentation. From early childhood, gender differences in play preferences emerge, influenced by cultural stereotypes and social expectations, which can shape learning opportunities and individual expression. The analysis begins with contributions from Piaget's and Vygotsky's theories, delving into the value of play in the process of identity construction and the acquisition of new skills. Subsequently, it examines the formation of gender stereotypes in play and their impact on children's socialization. Finally, the importance of the educator is highlighted as a keen observer who guides developmental processes, fostering an inclusive play environment free from gender constraints. The use of specific observational methodologies enables the collection of meaningful data on play dynamics and the structuring of educational practices that encourage cooperation and exploration without gender limitations. Through conscious and reflective intervention, the educator can become an agent of change, promoting a play environment where every child has the opportunity to freely express their identity and develop their full potential.
Il presente elaborato esplora il ruolo del gioco simbolico nello sviluppo, con particolare attenzione all’identità di genere e al ruolo dell’educatore nell’osservazione del gioco di bambini e bambine. Il gioco simbolico rappresenta un elemento essenziale nella crescita, in quanto permette di sviluppare competenze cognitive, emotive e sociali attraverso l’immaginazione e la sperimentazione di ruoli. A partire dai primi anni di vita emergono già differenze di genere nelle preferenze di gioco, influenzate dagli stereotipi culturali e dalle aspettative sociali, che possono contribuire ad orientare le opportunità di apprendimento e di espressione individuale. L’analisi parte dai contribuiti delle teorie di Piaget e Vygotskij, approfondendo il valore del gioco nel processo di costruzione dell’identità e nell’acquisizione di nuove competenze. Successivamente, si esamina la formazione degli stereotipi di genere nel gioco e il loro impatto sulla socializzazione di bambini e bambine. Infine, si evidenzia l’importanza dell’educatore come osservatore attento e che accompagna i processi di sviluppo, favorendo un ambiente di gioco inclusivo e privo di condizionamenti di genere. L’adozione di metodologie osservative specifiche permette di raccogliere dati significativi sulle dinamiche ludiche e di strutturare pratiche educative che incentivino la cooperazione e l’esplorazione senza vincoli di genere. L’educatore, con il suo intervento consapevole e riflessivo, può diventare un agente di cambiamento, promuovendo un ambiente di gioco in cui ogni bambino e bambina abbia la possibilità di esprimere liberamente la propria identità e di sviluppare le proprie potenzialità.
Gioco simbolico: funzioni, identità di genere e ruolo dell’educatore.
CASTELLI, ELISA
2023/2024
Abstract
Il presente elaborato esplora il ruolo del gioco simbolico nello sviluppo, con particolare attenzione all’identità di genere e al ruolo dell’educatore nell’osservazione del gioco di bambini e bambine. Il gioco simbolico rappresenta un elemento essenziale nella crescita, in quanto permette di sviluppare competenze cognitive, emotive e sociali attraverso l’immaginazione e la sperimentazione di ruoli. A partire dai primi anni di vita emergono già differenze di genere nelle preferenze di gioco, influenzate dagli stereotipi culturali e dalle aspettative sociali, che possono contribuire ad orientare le opportunità di apprendimento e di espressione individuale. L’analisi parte dai contribuiti delle teorie di Piaget e Vygotskij, approfondendo il valore del gioco nel processo di costruzione dell’identità e nell’acquisizione di nuove competenze. Successivamente, si esamina la formazione degli stereotipi di genere nel gioco e il loro impatto sulla socializzazione di bambini e bambine. Infine, si evidenzia l’importanza dell’educatore come osservatore attento e che accompagna i processi di sviluppo, favorendo un ambiente di gioco inclusivo e privo di condizionamenti di genere. L’adozione di metodologie osservative specifiche permette di raccogliere dati significativi sulle dinamiche ludiche e di strutturare pratiche educative che incentivino la cooperazione e l’esplorazione senza vincoli di genere. L’educatore, con il suo intervento consapevole e riflessivo, può diventare un agente di cambiamento, promuovendo un ambiente di gioco in cui ogni bambino e bambina abbia la possibilità di esprimere liberamente la propria identità e di sviluppare le proprie potenzialità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/164611