The present experimental research arises with the aim of investigating the role of mental simulation that results from action observation and aims to understand how it integrates with the anticipatory mechanisms of the brain. The study starts from a theoretical analysis of spatial memory, mirror neurons and compulsory forward simulation. This process consists of the brain's automatic and unconscious tendency to mentally simulate the next steps of an observed action, even in the absence of an explicit request. Next comes the experimental part, which consists of three phases. During the first phase, the encoding phase, the participant is required to carefully observe the images shown to him, which depict subjects who are performing particular actions. The second phase is the distractive phase: the goal is to distract the participant from what he or she has previously seen. And finally there is the last phase, the recognition phase, in which the participant is asked to identify which images he observed in the encoding phase, that is, in the first one. This is an experiment that aims to investigate the difference between “forward reasoning” and “backward reasoning,” that is, the ability - from observing a picture depicting an action - to simulate what happened before (backward) and what happened after (forward).

La presente ricerca sperimentale nasce con l’obiettivo di approfondire il ruolo della simulazione mentale che deriva dall’osservazione dell’azione e che ha come fine quello di comprendere come essa si va ad integrare con i meccanismi anticipatori del cervello. Lo studio parte da un’analisi teorica della memoria spaziale, dei neuroni specchio e della simulazione in avanti obbligatoria. Tale processo consiste nella tendenza automatica ed inconsapevole del cervello di simulare mentalmente le fasi successive di un’azione osservata, anche in assenza di una richiesta esplicita. Si passa successivamente alla parte sperimentale, la quale è costituita da tre fasi. Durante la prima fase, quella di codifica, il partecipante è tenuto ad osservare attentamente le immagini che gli vengono mostrate, le quali raffigurano soggetti che stanno compiendo particolari azioni. La seconda fase è quello distrattiva: l’obiettivo è quello di distrarre il partecipante da ciò che ha visto precedentemente. Ed infine vi è l’ultima fase, quella di riconoscimento, nella quale viene chiesto al partecipante di individuare quali sono le immagini che ha osservato nella fase di codifica, ovvero nella prima. Si tratta di un esperimento che intende indagare la differenza tra il “ragionamento in avanti” ed il “ragionamento all’indietro”, cioè la capacità - a partire dall’osservazione di una foto che raffigura un’azione - di simulare ciò che accaduto prima (backward, all’indietro) e ciò che è accaduto dopo (forward, in avanti).

“Dalla codifica al recupero: un viaggio sperimentale nella memoria per azioni”.

PRIZZI, ALICE RITA
2023/2024

Abstract

La presente ricerca sperimentale nasce con l’obiettivo di approfondire il ruolo della simulazione mentale che deriva dall’osservazione dell’azione e che ha come fine quello di comprendere come essa si va ad integrare con i meccanismi anticipatori del cervello. Lo studio parte da un’analisi teorica della memoria spaziale, dei neuroni specchio e della simulazione in avanti obbligatoria. Tale processo consiste nella tendenza automatica ed inconsapevole del cervello di simulare mentalmente le fasi successive di un’azione osservata, anche in assenza di una richiesta esplicita. Si passa successivamente alla parte sperimentale, la quale è costituita da tre fasi. Durante la prima fase, quella di codifica, il partecipante è tenuto ad osservare attentamente le immagini che gli vengono mostrate, le quali raffigurano soggetti che stanno compiendo particolari azioni. La seconda fase è quello distrattiva: l’obiettivo è quello di distrarre il partecipante da ciò che ha visto precedentemente. Ed infine vi è l’ultima fase, quella di riconoscimento, nella quale viene chiesto al partecipante di individuare quali sono le immagini che ha osservato nella fase di codifica, ovvero nella prima. Si tratta di un esperimento che intende indagare la differenza tra il “ragionamento in avanti” ed il “ragionamento all’indietro”, cioè la capacità - a partire dall’osservazione di una foto che raffigura un’azione - di simulare ciò che accaduto prima (backward, all’indietro) e ciò che è accaduto dopo (forward, in avanti).
“From encoding to retrieval: an experimental journey into memory for actions”.
The present experimental research arises with the aim of investigating the role of mental simulation that results from action observation and aims to understand how it integrates with the anticipatory mechanisms of the brain. The study starts from a theoretical analysis of spatial memory, mirror neurons and compulsory forward simulation. This process consists of the brain's automatic and unconscious tendency to mentally simulate the next steps of an observed action, even in the absence of an explicit request. Next comes the experimental part, which consists of three phases. During the first phase, the encoding phase, the participant is required to carefully observe the images shown to him, which depict subjects who are performing particular actions. The second phase is the distractive phase: the goal is to distract the participant from what he or she has previously seen. And finally there is the last phase, the recognition phase, in which the participant is asked to identify which images he observed in the encoding phase, that is, in the first one. This is an experiment that aims to investigate the difference between “forward reasoning” and “backward reasoning,” that is, the ability - from observing a picture depicting an action - to simulate what happened before (backward) and what happened after (forward).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/164603