INTRODUCTION: Elderspeak is a form of hyper-adapted communication used with the elderly, characterized by inappropriate childlike lexical choices and exaggerated prosody. It originates from implicit age-related stereotypes that mimic caring for the person and aim to exercise control and/or facilitate understanding between the speaker and the recipient. Elderspeak involves changes in voice and intonation, often using closed-ended questions, which limit interaction despite appearing to offer choice. The objective of this study is to understand whether Elderspeak is an effective communication method for individuals with dementia through a literature review. MATERIALS AND METHODS: A literature review was conducted through the consultation of the biomedical database PubMed. A clinical question was developed following the Patient, Intervention, Comparison, and Outcome methodology. RESULTS: The research yielded 43 articles, of which 9 were considered and 34 excluded. Of these, 20 articles focused solely on Elderspeak outside the context of dementia and were not relevant to the research question. An additional 19 articles were excluded, as 14 were already part of a literature review, and 5 were concurrently published in other journals. In the end, a total of 4 studies were considered for discussion, including 1 literature review, 2 pilot studies, and 1 cross-sectional study. DISCUSSION: The literature review highlighted that the use of Elderspeak does not respect the person's individuality, reduces compliance, increases rejection of care, proves ineffective, and violates ethical and deontological principles of care. The study found that avoiding stereotypical communication promotes better care management for individuals with dementia. Moreover, it emphasizes the importance of using effective communication strategies centered on the person, ensuring respect, dignity, and autonomy. KEYWORDS: Elderspeak, Dementia
INTRODUZIONE: L’Elderspeak è una forma di comunicazione iperadattata utilizzata con gli anziani e connotata da scelte lessicali inappropriatamente infantili con prosodia esagerata. Nasce da stereotipi impliciti legati all'età che mimano il prendersi cura della persona e vogliono esercitare il controllo e/o la facilitazione della comprensione tra interlocutore e ricevente. L'Elderspek implica cambiamenti di voce e intonazione con l’utilizzo di domande a risposta chiusa, che limitano l’interazione nonostante vogliano dare l'apparenza di scelta. L’obiettivo dello studio è quello di comprendere se l’Elderspeak è un metodo di comunicazione efficace nelle persone affette da demenza attraverso una revisione della letteratura. MATERIALI E METODI: E’ stata condotta una revisione della letteratura attraverso la consultazione della banca dati biomedica PubMed. Per la ricerca è stato sviluppato un quesito clinico seguendo la metodologia Patient, Intervention, Comparison e Outcome. RISULTATI: Dalla ricerca condotta sono emersi 43 articoli di cui 9 considerati e 34 esclusi. Tra questi 20 trattavano solo l’Elderspeak non in ambito di demenza e non erano pertinenti al quesito di ricerca. Sono stati esclusi ulteriori 19 articoli poiché 14 erano già all’interno di una revisione della letteratura e 5 risultavano con pubblicazione contemporanea su altre riviste. Sono stati infine considerati per la trattazione un totale di 4 studi, di cui 1 revisione della letteratura, 2 studio pilota e 1 studio trasversale. DISCUSSIONE: La revisione della letteratura ha evidenziato che l'uso dell'Elderspeak non rispetta la personalità della persona, riduce la compliance, aumenta il rifiuto delle cure, risulta inefficace e viola i principi etici e deontologici dell'assistenza. Dallo studio è emerso che evitare comunicazioni stereotipate favorisce la gestione delle cure in persone affette da demenza. Inoltre, si sottolinea l'importanza dell’utilizzo di strategie comunicative efficaci incentrate sulla persona che garantiscano il rispetto, la dignità e l'autonomia della persona.
L'elderspeak nei pazienti affetti da demenza: una revisione della letteratura
DEDEJ, DORISA
2023/2024
Abstract
INTRODUZIONE: L’Elderspeak è una forma di comunicazione iperadattata utilizzata con gli anziani e connotata da scelte lessicali inappropriatamente infantili con prosodia esagerata. Nasce da stereotipi impliciti legati all'età che mimano il prendersi cura della persona e vogliono esercitare il controllo e/o la facilitazione della comprensione tra interlocutore e ricevente. L'Elderspek implica cambiamenti di voce e intonazione con l’utilizzo di domande a risposta chiusa, che limitano l’interazione nonostante vogliano dare l'apparenza di scelta. L’obiettivo dello studio è quello di comprendere se l’Elderspeak è un metodo di comunicazione efficace nelle persone affette da demenza attraverso una revisione della letteratura. MATERIALI E METODI: E’ stata condotta una revisione della letteratura attraverso la consultazione della banca dati biomedica PubMed. Per la ricerca è stato sviluppato un quesito clinico seguendo la metodologia Patient, Intervention, Comparison e Outcome. RISULTATI: Dalla ricerca condotta sono emersi 43 articoli di cui 9 considerati e 34 esclusi. Tra questi 20 trattavano solo l’Elderspeak non in ambito di demenza e non erano pertinenti al quesito di ricerca. Sono stati esclusi ulteriori 19 articoli poiché 14 erano già all’interno di una revisione della letteratura e 5 risultavano con pubblicazione contemporanea su altre riviste. Sono stati infine considerati per la trattazione un totale di 4 studi, di cui 1 revisione della letteratura, 2 studio pilota e 1 studio trasversale. DISCUSSIONE: La revisione della letteratura ha evidenziato che l'uso dell'Elderspeak non rispetta la personalità della persona, riduce la compliance, aumenta il rifiuto delle cure, risulta inefficace e viola i principi etici e deontologici dell'assistenza. Dallo studio è emerso che evitare comunicazioni stereotipate favorisce la gestione delle cure in persone affette da demenza. Inoltre, si sottolinea l'importanza dell’utilizzo di strategie comunicative efficaci incentrate sulla persona che garantiscano il rispetto, la dignità e l'autonomia della persona.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/164521