Introduction and Objectives This research aims to conduct an in-depth analysis of the phenomenon of compassion fatigue within the nursing profession, with particular reference to healthcare professionals working in oncology units and palliative care facilities. Numerous studies have demonstrated that constant exposure to situations of suffering and prolonged stress dynamics can predispose professionals to clinical manifestations that compromise their emotional balance and resilience. In this context, the primary objective of the study is to assess the extent of well-being impairment among nurses by investigating variables such as causes, symptomatology, preventive strategies, and management modalities of compassion fatigue. Materials and Methods The methodology adopted is based on the administration of a structured questionnaire, delivered via the Google Form platform, aimed at collecting quantitative data regarding the phenomenon of compassion fatigue. To ensure the validity and reliability of the data, the ProQOL-5 evaluation scale was employed, an internationally recognized psychometric instrument appropriately translated into Italian. The reference sample involved nurses working in oncology units and palliative care structures, recruited through a dissemination strategy that utilized both social media channels and official communications distributed in hospitals. Data collection was conducted in accordance with ethical principles, ensuring anonymity and informed consent from the participants, in compliance with the current regulations concerning clinical and health research. Statistical analysis of the collected data was performed using specialized software for quantitative data management, with the objective of identifying significant correlations and emerging trends, thereby providing a detailed overview of the impact of compassion fatigue on nurses operating in high-emotional-stress environments. Results A total of 109 responses were collected, with a prevalence of 72% female participants and a higher incidence of responses from facilities in Northern Italy. The data reveal that although 67.9% of the nurses are satisfied with their professional practice, 73.4% reported experiencing states of weariness and distress, characterized by sudden intrusive thoughts and physical reactions to unexpected stimuli. Furthermore, 34% of respondents feel trapped in their work environment, with bureaucracy perceived as an obstacle by 56.9% of participants. Collectively, these conditions result in two out of ten nurses declaring that they would not choose this career again. Discussion and Conclusions The working hypothesis posits that, despite a high intrinsic level of job satisfaction, the emotional burden and working conditions characterized by excessive bureaucracy may negatively impact the psychological health of healthcare professionals. This underscores the need for the adoption of multidisciplinary interventions and targeted support policies. Among the suggested strategies, selfhypnosis and mindfulness sessions emerge as valuable tools, in addition to the pivotal role of IV leadership in promoting more supportive and balanced work environments. The research further highlights the necessity for a societal re-evaluation of the nursing role, acknowledging their contribution not only in terms of work shifts but also as professionals who frequently sacrifice their own psychological well-being to care for patients during the most critical moments of their lives. Keywords Compassion fatigue, satisfaction, nurses, oncology, palliative care, prevention, emotionality, society, leadership

Introduzione e obbiettivi La presente ricerca si propone di analizzare in profondità il fenomeno della compassion fatigue all’interno della professione infermieristica, con particolare riferimento agli operatori sanitari impegnati nell’unità di oncologia e nelle strutture dedicate alle cure palliative. Numerosi studi hanno evidenziato come l’esposizione costante a situazioni di sofferenza e a dinamiche di stress prolungato possa predisporre a manifestazioni cliniche che compromettono l’equilibrio emotivo e la resilienza dei professionisti. In tale contesto, l’obiettivo primario di questa ricerca è valutare il grado di compromissione del benessere degli infermieri, mediante l’indagine di variabili quali cause, sintomatologia, strategie preventive e modalità della gestione della compassion fatigue. Materiali e metodi La metodologia adottata si basa sulla somministrazione di un questionario strutturato, erogato attraverso la piattaforma Google Form, finalizzato alla raccolta di dati quantitativi riguardanti il fenomeno della compassion fatigue. Al fine di garantire la validità e l’affidabilità dei dati, è stata impiegata la scala di valutazione ProQOL-5, strumento psicometrico riconosciuto a livello internazionale e opportunamente tradotto in italiano. Il campione di riferimento ha coinvolto infermieri attivi nelle unità di oncologia e nelle strutture per cure palliative, risultati mediante una strategia di diffusione che ha fatto uso sia di canali social sia di comunicazioni ufficiali trasmesse negli ospedali. La procedura di raccolta dati è stata condotta nel rispetto dei principi etici, garantendo l’anonimato e il consenso informato dei partecipanti, in conformità alle normative vigenti in materia di ricerca clinico-sanitaria. L’analisi statistica dei dati raccolti è stata eseguita utilizzando software specifici per la gestione dei dati quantitativi, con l’obiettivo di identificare correlazioni significativamente e trend emergenti, fornendo così un quadro dettagliato dell’impatto della compassion fatigue sugli infermieri operanti in ambienti ad alto stress emotivo. Risultati Sono state raccolte 109 risposte, con una prevalenza del 72% di partecipanti di sesso femminile e una maggiore incidenza di risposte provenienti da strutture del Nord Italia. I dati rilevano che, sebbene il 67,9% degli infermieri sia soddisfatto dalla professione svolta, il 73,4% ha riportato stati di logoramento e angoscia, caratterizzati da pensier improvvisi e reazioni fisiche a stimoli inaspettati. Inoltre, il 34% degli intervistati si sente intrappolato nel contesto lavorativo, con la burocrazia percepita come ostacolo da ben 56,9% dei partecipati, l’insieme di determinate condizioni, portano come risultato che due infermi su dieci dichiara che non risceglierebbe questa carriera. Discussione e conclusioni L'ipotesi di lavoro postula che, nonostante un alto livello di soddisfazione intrinseca verso la professione, il carico emotivo e le condizioni lavorative caratterizzate da elevata burocrazia possano incidere negativamente sulla salute psicologica degli operatori, rendendo indispensabile l'adozione di interventi multidisciplinari e politiche di supporto mirate. Tra le strategie suggerite emergono sessioni di autoipnosi e mindfulness, oltre a un ruolo chiave della leadership nella promozione di ambienti di lavoro più supportivi ed equilibrati. La ricerca evidenzia inoltre la necessità di una II rivalutazione sociale del ruolo degli infermieri, riconoscendo il loro contributo non solo in termini di turnazione lavorativa, ma come professionisti che spesso sacrificano il proprio benessere psicologico per assistere pazienti nei momenti più critici della loro vita. Parole chiave Compassion fatigue, satisfaction, infermieri, oncologia, cure palliative, prevenzione, emotività, società, leadership, lavoro, sanità.

Scivolare nell'abisso: dalla satisfation alla compassion fatigue nel nursing oncologico. Analisi di un fenomeno

BONOMO, GAIA
2023/2024

Abstract

Introduzione e obbiettivi La presente ricerca si propone di analizzare in profondità il fenomeno della compassion fatigue all’interno della professione infermieristica, con particolare riferimento agli operatori sanitari impegnati nell’unità di oncologia e nelle strutture dedicate alle cure palliative. Numerosi studi hanno evidenziato come l’esposizione costante a situazioni di sofferenza e a dinamiche di stress prolungato possa predisporre a manifestazioni cliniche che compromettono l’equilibrio emotivo e la resilienza dei professionisti. In tale contesto, l’obiettivo primario di questa ricerca è valutare il grado di compromissione del benessere degli infermieri, mediante l’indagine di variabili quali cause, sintomatologia, strategie preventive e modalità della gestione della compassion fatigue. Materiali e metodi La metodologia adottata si basa sulla somministrazione di un questionario strutturato, erogato attraverso la piattaforma Google Form, finalizzato alla raccolta di dati quantitativi riguardanti il fenomeno della compassion fatigue. Al fine di garantire la validità e l’affidabilità dei dati, è stata impiegata la scala di valutazione ProQOL-5, strumento psicometrico riconosciuto a livello internazionale e opportunamente tradotto in italiano. Il campione di riferimento ha coinvolto infermieri attivi nelle unità di oncologia e nelle strutture per cure palliative, risultati mediante una strategia di diffusione che ha fatto uso sia di canali social sia di comunicazioni ufficiali trasmesse negli ospedali. La procedura di raccolta dati è stata condotta nel rispetto dei principi etici, garantendo l’anonimato e il consenso informato dei partecipanti, in conformità alle normative vigenti in materia di ricerca clinico-sanitaria. L’analisi statistica dei dati raccolti è stata eseguita utilizzando software specifici per la gestione dei dati quantitativi, con l’obiettivo di identificare correlazioni significativamente e trend emergenti, fornendo così un quadro dettagliato dell’impatto della compassion fatigue sugli infermieri operanti in ambienti ad alto stress emotivo. Risultati Sono state raccolte 109 risposte, con una prevalenza del 72% di partecipanti di sesso femminile e una maggiore incidenza di risposte provenienti da strutture del Nord Italia. I dati rilevano che, sebbene il 67,9% degli infermieri sia soddisfatto dalla professione svolta, il 73,4% ha riportato stati di logoramento e angoscia, caratterizzati da pensier improvvisi e reazioni fisiche a stimoli inaspettati. Inoltre, il 34% degli intervistati si sente intrappolato nel contesto lavorativo, con la burocrazia percepita come ostacolo da ben 56,9% dei partecipati, l’insieme di determinate condizioni, portano come risultato che due infermi su dieci dichiara che non risceglierebbe questa carriera. Discussione e conclusioni L'ipotesi di lavoro postula che, nonostante un alto livello di soddisfazione intrinseca verso la professione, il carico emotivo e le condizioni lavorative caratterizzate da elevata burocrazia possano incidere negativamente sulla salute psicologica degli operatori, rendendo indispensabile l'adozione di interventi multidisciplinari e politiche di supporto mirate. Tra le strategie suggerite emergono sessioni di autoipnosi e mindfulness, oltre a un ruolo chiave della leadership nella promozione di ambienti di lavoro più supportivi ed equilibrati. La ricerca evidenzia inoltre la necessità di una II rivalutazione sociale del ruolo degli infermieri, riconoscendo il loro contributo non solo in termini di turnazione lavorativa, ma come professionisti che spesso sacrificano il proprio benessere psicologico per assistere pazienti nei momenti più critici della loro vita. Parole chiave Compassion fatigue, satisfaction, infermieri, oncologia, cure palliative, prevenzione, emotività, società, leadership, lavoro, sanità.
Slipping into the abyss: from satisfation to compassion fatigue in Oncology Nursing. Analysis of the phenomenon
Introduction and Objectives This research aims to conduct an in-depth analysis of the phenomenon of compassion fatigue within the nursing profession, with particular reference to healthcare professionals working in oncology units and palliative care facilities. Numerous studies have demonstrated that constant exposure to situations of suffering and prolonged stress dynamics can predispose professionals to clinical manifestations that compromise their emotional balance and resilience. In this context, the primary objective of the study is to assess the extent of well-being impairment among nurses by investigating variables such as causes, symptomatology, preventive strategies, and management modalities of compassion fatigue. Materials and Methods The methodology adopted is based on the administration of a structured questionnaire, delivered via the Google Form platform, aimed at collecting quantitative data regarding the phenomenon of compassion fatigue. To ensure the validity and reliability of the data, the ProQOL-5 evaluation scale was employed, an internationally recognized psychometric instrument appropriately translated into Italian. The reference sample involved nurses working in oncology units and palliative care structures, recruited through a dissemination strategy that utilized both social media channels and official communications distributed in hospitals. Data collection was conducted in accordance with ethical principles, ensuring anonymity and informed consent from the participants, in compliance with the current regulations concerning clinical and health research. Statistical analysis of the collected data was performed using specialized software for quantitative data management, with the objective of identifying significant correlations and emerging trends, thereby providing a detailed overview of the impact of compassion fatigue on nurses operating in high-emotional-stress environments. Results A total of 109 responses were collected, with a prevalence of 72% female participants and a higher incidence of responses from facilities in Northern Italy. The data reveal that although 67.9% of the nurses are satisfied with their professional practice, 73.4% reported experiencing states of weariness and distress, characterized by sudden intrusive thoughts and physical reactions to unexpected stimuli. Furthermore, 34% of respondents feel trapped in their work environment, with bureaucracy perceived as an obstacle by 56.9% of participants. Collectively, these conditions result in two out of ten nurses declaring that they would not choose this career again. Discussion and Conclusions The working hypothesis posits that, despite a high intrinsic level of job satisfaction, the emotional burden and working conditions characterized by excessive bureaucracy may negatively impact the psychological health of healthcare professionals. This underscores the need for the adoption of multidisciplinary interventions and targeted support policies. Among the suggested strategies, selfhypnosis and mindfulness sessions emerge as valuable tools, in addition to the pivotal role of IV leadership in promoting more supportive and balanced work environments. The research further highlights the necessity for a societal re-evaluation of the nursing role, acknowledging their contribution not only in terms of work shifts but also as professionals who frequently sacrifice their own psychological well-being to care for patients during the most critical moments of their lives. Keywords Compassion fatigue, satisfaction, nurses, oncology, palliative care, prevention, emotionality, society, leadership
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/164520