The location of the study is on the central part of the BTP, which corresponds geologically to the Asti Syncline (4 in Fig. 1). This structure is made up of the littoral marine Asti Sands (Middle Pliocene) and the deltaic and fluvial type-area Villafranchian Succession (Middle Pliocene-Lower Pleistocene), together with a thin cover of subsequent fluvial sediments (Middle-Upper Pleistocene), connected to the ancient courses of the Po and Tanaro rivers (5 and 6 in Fig. 1). The pronounced N-S scarp breaking up the central part is one of the most significant geological features of the hilly area running along a generally straight line, with local-level segmentation. The scarp divides a west sector plain (Poirino Plateau) from a hilly east sector (Asti Reliefs). The scarp, described by numerous authors, has been attributed to different geneses but so inconsistent or incomplete. Specifically, this research has enabled the recognition of the structure's southern extension and the description of both its chronological reference and displacement type. The new stratigraphic data collected show no vertical displacement and, instead, suggest the horizontal displacement of the Villafranchian Succession body along the scarp. There is also a cut in the continuity of the fluvial sediments connected to the ancient courses of the Po and Tanaro rivers and the Villafranchian Succession. In particular, the Villafranchian Succession and the Pleistocene fluvial deposits appear shifted to the north in the Poirino Plateau compared to neighboring Asti Reliefs, suggests a continuation to the south of the band strain of T. Traversola, previously reported in the northern part (Carraro ed., 1996). Associated with the stratigraphic differences were observed fractures along the zone of deformation, much closer to the major structures that give rise to cataclastic sediments. Analysis of these data led to establish a preliminary structural scheme, specifying the way of the structure in charge of the slope described before. This new interpretation of the slope allowed to assume a more convincing reconstruction of the ancient river course of the Pleistocene basin. The involvement of Pleistocene fluvial deposits suggests a transcurrent movement of the precedent structure, contemporary and subsequent to the deposition of sediments of the ancient main river (Paleotanaro + Plaeopo, upper Pleistocene).

L'area indagata è ubicata nel settore centrale dei rilievi collinari piemontesi e comprende parte dei Rilievi dell'Astigiano e il margine orientale dell'Altopiano di Poirino. Corrisponde geologicamente alla Sinclinale di Asti, modellata nelle Sabbie di Asti e nei sedimenti villafranchiani riferibili al Pliocene medio-Pleistocene inferiore. Inoltre mostra le tracce di antichi percorsi del F. Po e del F. Tanaro e del modellamento da parte del reticolato idrografico affluente, espressi da forme relitte, e da una copertura discontinua di depositi fluviali, riferibili al Pleistocene medio-Olocene. I primi hanno andamento in direzione E-W, precedenti ai percorsi idrografici attualmente attivi che risultano sviluppati in direzione N-S: tali paleo-percorsi appaiono interrotti dalla evidente scarpata con andamento N-S, che separa in modo netto il settore di pianura (Altopiano di Poirino) dall'area collinare (Rilievi dell'Astigiano). Il lavoro della presente tesi, con la revisione della cartografia pregressa e lo studio dettagliato dei depositi fluviali pleistocenici, ha essenzialmente lo scopo di verificare il significato geologico della scarpata che delimita verso est l'Altopiano di Poirino, in passato interpretata in modo non completo e contradditorio. I dati raccolti hanno consentito di osservare locali differenze tra le successioni stratigrafiche affioranti ai due lati della scarpata, in particolare lungo il tratto meridionale. Queste differenze risultano indicative della presenza di strutture subverticali con andamento N-S, caratterizzate da una prevalente componente trascorrente destra. In particolare la successione villafranchiana e i depositi fluviali pleistocenici appaiono traslati verso nord nell'Altopiano di Poirino rispetto ai limitrofi Rilievi dell'Astigiano, permettendo di ipotizzare la prosecuzione verso sud della Fascia di deformazione del T. Traversola, già segnalata nel tratto settentrionale (Carraro ed., 1996). Associate alle differenze stratigrafiche si sono osservate fratture lungo la fascia di deformazione, molto numerose avvicinandosi alle strutture principali, che danno origine a sedimenti cataclastici. La disamina di tali dati ha permesso di definire uno schema tettonico interpretativo preliminare, con la precisazione dell'andamento della struttura responsabile della scarpata descritta. Questa nuova interpretazione della scarpata ha quindi permesso di ipotizzare una più convincente ricostruzione dell'evoluzione dell'antico tracciato idrografico pleistocenico. Il coinvolgimento dei depositi fluviali pleistocenici suggerisce inoltre un movimento trascorrente della struttura precedente, contemporaneo e successivo alla deposizione dei sedimenti da parte del paleo-collettore principale (Paleotanaro + Plaeopo, Pleistocene superiore).

EVOLUZIONE DEL RETICOLATO IDROGRAFICO PLEISTOCENICO NEL SETTORE ASTIGIANO OCCIDENTALE

DOGLIONE, ALFREDO
2009/2010

Abstract

L'area indagata è ubicata nel settore centrale dei rilievi collinari piemontesi e comprende parte dei Rilievi dell'Astigiano e il margine orientale dell'Altopiano di Poirino. Corrisponde geologicamente alla Sinclinale di Asti, modellata nelle Sabbie di Asti e nei sedimenti villafranchiani riferibili al Pliocene medio-Pleistocene inferiore. Inoltre mostra le tracce di antichi percorsi del F. Po e del F. Tanaro e del modellamento da parte del reticolato idrografico affluente, espressi da forme relitte, e da una copertura discontinua di depositi fluviali, riferibili al Pleistocene medio-Olocene. I primi hanno andamento in direzione E-W, precedenti ai percorsi idrografici attualmente attivi che risultano sviluppati in direzione N-S: tali paleo-percorsi appaiono interrotti dalla evidente scarpata con andamento N-S, che separa in modo netto il settore di pianura (Altopiano di Poirino) dall'area collinare (Rilievi dell'Astigiano). Il lavoro della presente tesi, con la revisione della cartografia pregressa e lo studio dettagliato dei depositi fluviali pleistocenici, ha essenzialmente lo scopo di verificare il significato geologico della scarpata che delimita verso est l'Altopiano di Poirino, in passato interpretata in modo non completo e contradditorio. I dati raccolti hanno consentito di osservare locali differenze tra le successioni stratigrafiche affioranti ai due lati della scarpata, in particolare lungo il tratto meridionale. Queste differenze risultano indicative della presenza di strutture subverticali con andamento N-S, caratterizzate da una prevalente componente trascorrente destra. In particolare la successione villafranchiana e i depositi fluviali pleistocenici appaiono traslati verso nord nell'Altopiano di Poirino rispetto ai limitrofi Rilievi dell'Astigiano, permettendo di ipotizzare la prosecuzione verso sud della Fascia di deformazione del T. Traversola, già segnalata nel tratto settentrionale (Carraro ed., 1996). Associate alle differenze stratigrafiche si sono osservate fratture lungo la fascia di deformazione, molto numerose avvicinandosi alle strutture principali, che danno origine a sedimenti cataclastici. La disamina di tali dati ha permesso di definire uno schema tettonico interpretativo preliminare, con la precisazione dell'andamento della struttura responsabile della scarpata descritta. Questa nuova interpretazione della scarpata ha quindi permesso di ipotizzare una più convincente ricostruzione dell'evoluzione dell'antico tracciato idrografico pleistocenico. Il coinvolgimento dei depositi fluviali pleistocenici suggerisce inoltre un movimento trascorrente della struttura precedente, contemporaneo e successivo alla deposizione dei sedimenti da parte del paleo-collettore principale (Paleotanaro + Plaeopo, Pleistocene superiore).
ITA
The location of the study is on the central part of the BTP, which corresponds geologically to the Asti Syncline (4 in Fig. 1). This structure is made up of the littoral marine Asti Sands (Middle Pliocene) and the deltaic and fluvial type-area Villafranchian Succession (Middle Pliocene-Lower Pleistocene), together with a thin cover of subsequent fluvial sediments (Middle-Upper Pleistocene), connected to the ancient courses of the Po and Tanaro rivers (5 and 6 in Fig. 1). The pronounced N-S scarp breaking up the central part is one of the most significant geological features of the hilly area running along a generally straight line, with local-level segmentation. The scarp divides a west sector plain (Poirino Plateau) from a hilly east sector (Asti Reliefs). The scarp, described by numerous authors, has been attributed to different geneses but so inconsistent or incomplete. Specifically, this research has enabled the recognition of the structure's southern extension and the description of both its chronological reference and displacement type. The new stratigraphic data collected show no vertical displacement and, instead, suggest the horizontal displacement of the Villafranchian Succession body along the scarp. There is also a cut in the continuity of the fluvial sediments connected to the ancient courses of the Po and Tanaro rivers and the Villafranchian Succession. In particular, the Villafranchian Succession and the Pleistocene fluvial deposits appear shifted to the north in the Poirino Plateau compared to neighboring Asti Reliefs, suggests a continuation to the south of the band strain of T. Traversola, previously reported in the northern part (Carraro ed., 1996). Associated with the stratigraphic differences were observed fractures along the zone of deformation, much closer to the major structures that give rise to cataclastic sediments. Analysis of these data led to establish a preliminary structural scheme, specifying the way of the structure in charge of the slope described before. This new interpretation of the slope allowed to assume a more convincing reconstruction of the ancient river course of the Pleistocene basin. The involvement of Pleistocene fluvial deposits suggests a transcurrent movement of the precedent structure, contemporary and subsequent to the deposition of sediments of the ancient main river (Paleotanaro + Plaeopo, upper Pleistocene).
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