Sleep is a phenomenon much studied by the scientific and medical community. Its functions and importance have been extensively described in various fields, but some phenomena remain unknown and concealed by a veil of mystery, such as, for example, dreaming, which still has unexplored and almost to date incomprehensible aspects. Endogenous circadian rhythms are increasingly challenged by lifestyles, shifts, habits and diet, and modern culture, for example, with the ubiquitous presence of artificial lights, (Springer, 2020). Circadian rhythm disturbances emerge when the internal biological clock is not synchronized with the external environment. Disruption of the natural circadian rhythm has been correlated with several adverse health outcomes, including cancer (R.G. Stevens and M.S. Rea, 2001; K. Straif 2007), neurodegenerative (ES. Musiek et al. 2015) and cardiovascular diseases (F.A. Scheer et al, 2009), type 2 diabetes (A. Pan et al., 2011), endocrine disorders (R.G. Stevens and M.S. Rea, 2001), and gastrointestinal disorders (M. Pavlova, 2017). Sleep disorders characterized by an alteration in circadian rhythm, manifest as a desynchronization between the endogenous sleep-wake rhythm and the normal alternation of light and dark in the surrounding environment. Some circadian rhythm disorders may manifest with phase advance (the sufferer tends to fall asleep and wake up much earlier than the canonical time) or phase postponement (the sufferer falls asleep and wakes up several hours later than the canonical time) (American Academy of Sleep Medicine: International Classification of Sleep Disorders). The latter disorder primarily affects adolescents and young adults (Gaultney, 2010), who often have difficulty waking up on time for school, college, or work, experiencing excessive sleepiness, poor school/college performance, and insomnia (Gaultney, 2010). The present research seeks to identify the number of male and female students with a circadian rhythm disorder among those regularly enrolled in the various psychology degree programs at the University of Turin to see how this impacts quality of life and university performance.
Il sonno è un fenomeno molto studiato dalla comunità scientifica e medica. Le sue funzioni e la sua importanza sono state ampiamente descritte in vari ambiti, ma alcuni fenomeni rimangono sconosciuti e celati da un velo di mistero, come ad esempio, il sogno che presenta ancora aspetti inesplorati e pressoché ad oggi incomprensibili. I ritmi circadiani endogeni sono sempre più sfidati dagli stili di vita, turni di lavoro, abitudini ed alimentazione, e dalla cultura moderna, ad esempio, con la presenza onnipresente di luci artificiali, (Springer, 2020). I disturbi del ritmo circadiano emergono quando l'orologio biologico interno non è sincronizzato con l'ambiente esterno. L'interruzione del ritmo circadiano naturale è stata correlata a diversi esiti negativi per la salute, tra cui cancro (R.G. Stevens e M.S. Rea, 2001; K. Straif 2007), malattie neurodegenerative (ES. Musiek et al. 2015) e cardiovascolari (F.A. Scheer et al., 2009), diabete di tipo 2 (A. Pan et al., 2011), disturbi del sistema endocrino (R.G. Stevens e M.S. Rea, 2001) e disturbi gastrointestinali (M. Pavlova, 2017). I disturbi del sonno caratterizzati da un’alterazione del ritmo circadiano, si manifestano con una desincronizzazione tra il ritmo di sonno-veglia endogeno e il normale alternarsi della luce e del buio nell’ambiente circostante. Alcuni disturbi del ritmo circadiano possono manifestarsi con anticipo di fase (il soggetto che ne soffre tende ad addormentarsi e svegliarsi molto prima rispetto all’orario canonico) o con un posticipo di fase (il soggetto si addormenta e risveglia diverse ore dopo rispetto all’orario canonico) (American Academy of Sleep Medicine: International Classification of Sleep Disorders). Quest’ultimo disturbo interessa principalmente gli adolescenti e i giovani adulti (Gaultney, 2010), che spesso presentano difficoltà a svegliarsi in orario per scuola, università o lavoro, accusando eccessiva sonnolenza, un rendimento scolastico/universitario scarso e insonnia (Gaultney, 2010). La presente ricerca cerca di identificare il numero di studenti e studentesse che presentano un disturbo del ritmo circadiano tra le persone regolarmente iscritte ai diversi corsi di laurea di psicologia presso l’Università degli studi di Torino per vedere come questo va ad impattare sulla qualità della vita e sulla performance universitaria.
I disturbi del ritmo circadiano, performance universitaria e qualità della vita
SCIASCIA, BARBARA
2023/2024
Abstract
Il sonno è un fenomeno molto studiato dalla comunità scientifica e medica. Le sue funzioni e la sua importanza sono state ampiamente descritte in vari ambiti, ma alcuni fenomeni rimangono sconosciuti e celati da un velo di mistero, come ad esempio, il sogno che presenta ancora aspetti inesplorati e pressoché ad oggi incomprensibili. I ritmi circadiani endogeni sono sempre più sfidati dagli stili di vita, turni di lavoro, abitudini ed alimentazione, e dalla cultura moderna, ad esempio, con la presenza onnipresente di luci artificiali, (Springer, 2020). I disturbi del ritmo circadiano emergono quando l'orologio biologico interno non è sincronizzato con l'ambiente esterno. L'interruzione del ritmo circadiano naturale è stata correlata a diversi esiti negativi per la salute, tra cui cancro (R.G. Stevens e M.S. Rea, 2001; K. Straif 2007), malattie neurodegenerative (ES. Musiek et al. 2015) e cardiovascolari (F.A. Scheer et al., 2009), diabete di tipo 2 (A. Pan et al., 2011), disturbi del sistema endocrino (R.G. Stevens e M.S. Rea, 2001) e disturbi gastrointestinali (M. Pavlova, 2017). I disturbi del sonno caratterizzati da un’alterazione del ritmo circadiano, si manifestano con una desincronizzazione tra il ritmo di sonno-veglia endogeno e il normale alternarsi della luce e del buio nell’ambiente circostante. Alcuni disturbi del ritmo circadiano possono manifestarsi con anticipo di fase (il soggetto che ne soffre tende ad addormentarsi e svegliarsi molto prima rispetto all’orario canonico) o con un posticipo di fase (il soggetto si addormenta e risveglia diverse ore dopo rispetto all’orario canonico) (American Academy of Sleep Medicine: International Classification of Sleep Disorders). Quest’ultimo disturbo interessa principalmente gli adolescenti e i giovani adulti (Gaultney, 2010), che spesso presentano difficoltà a svegliarsi in orario per scuola, università o lavoro, accusando eccessiva sonnolenza, un rendimento scolastico/universitario scarso e insonnia (Gaultney, 2010). La presente ricerca cerca di identificare il numero di studenti e studentesse che presentano un disturbo del ritmo circadiano tra le persone regolarmente iscritte ai diversi corsi di laurea di psicologia presso l’Università degli studi di Torino per vedere come questo va ad impattare sulla qualità della vita e sulla performance universitaria.File | Dimensione | Formato | |
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Barbara Sciascia Tesi.pdf
non disponibili
Descrizione: L'elaborato nasce con l'intenzione di indagare i disturbi del ritmo circadiano del ciclo sonno-veglia in una popolazione di studentesse e di studenti di Psicologia di Torino e come questi correlino con la performance universitaria e la qualità della vita
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