In the history of the Diocese of Mondovì, from 1388 until the 18th century, the Cathedral was located in six different buildings. The ancient church of San Donato was replaced, starting from the end of the 15th century, by the Renaissance building promoted by Bishop Romagnano, which, just over sixty years after its consecration, was abandoned to make way for the military citadel wanted by Duke Emanuele Filiberto of Savoy. Therefore, the seat of the Cathedral was immediately transferred to the convent church of San Francesco, where it remained for more than a century and a half before being completely demolished and rebuilt starting in 1743. This study, through careful archival research, aims to investigate the state of the furnishings and altars documented in the church following the suppression of Romagnano’s Cathedral in 1573. The focus is placed both on the new devotional dynamics of the Counter-Reformation and on the commissioning guidelines, with an initial attempt to reconstruct the building throughout the 17th century. This is followed by an analysis of the 18th-century reconstruction of the Cathedral and its altars, designed by Francesco Gallo.
Nella storia della diocesi di Mondovì, dal 1388 sino al XVIII secolo, la chiesa Cattedrale ebbe sede in sei differenti edifici. All’antica pieve di San Donato si sostituì, a partire dalla fine del Quattrocento, l’imponente edificio rinascimentale promosso dal vescovo Romagnano, che a poco più di sessant’anni dalla consacrazione venne abbandonato per far posto alla cittadella militare voluta dal duca Emanuele Filiberto di Savoia. La sede della Cattedrale, pertanto, venne immediatamente trasferita nella chiesa conventuale di San Francesco dove rimase per più di un secolo e mezzo prima di essere completamente demolita e ricostruita a partire dal 1743. Il presente lavoro, attraverso un attento scavo archivistico, si propone di indagare lo stato degli arredi e degli altari attestati nella chiesa a partire dalla soppressione della Cattedrale di Romagnano nel 1573. Ponendo quindi l’attenzione tanto sulle nuove dinamiche devozionali della Controriforma, quanto sugli indirizzi della committenza, viene tentata in primis una ricostruzione dell’edificio nell’arco del Seicento, a cui fa seguito un’analisi sulla ricostruzione settecentesca della Cattedrale e dei suoi altari su progetto di Francesco Gallo.
Gli altari della Cattedrale di Mondovì: devozioni, cantieri, committenze (1573-1782)
BARUCCO, LORENZO
2023/2024
Abstract
Nella storia della diocesi di Mondovì, dal 1388 sino al XVIII secolo, la chiesa Cattedrale ebbe sede in sei differenti edifici. All’antica pieve di San Donato si sostituì, a partire dalla fine del Quattrocento, l’imponente edificio rinascimentale promosso dal vescovo Romagnano, che a poco più di sessant’anni dalla consacrazione venne abbandonato per far posto alla cittadella militare voluta dal duca Emanuele Filiberto di Savoia. La sede della Cattedrale, pertanto, venne immediatamente trasferita nella chiesa conventuale di San Francesco dove rimase per più di un secolo e mezzo prima di essere completamente demolita e ricostruita a partire dal 1743. Il presente lavoro, attraverso un attento scavo archivistico, si propone di indagare lo stato degli arredi e degli altari attestati nella chiesa a partire dalla soppressione della Cattedrale di Romagnano nel 1573. Ponendo quindi l’attenzione tanto sulle nuove dinamiche devozionali della Controriforma, quanto sugli indirizzi della committenza, viene tentata in primis una ricostruzione dell’edificio nell’arco del Seicento, a cui fa seguito un’analisi sulla ricostruzione settecentesca della Cattedrale e dei suoi altari su progetto di Francesco Gallo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/164341