La biblioteca del convento di San Domenico in Torino: i manoscritti superstiti appartenenti al lascito di frate Giovanni (XIII secolo)

The research is a systematic study of a small collection of manuscripts that belonged to the convent of San Domenico in Turin and they are now preserved at the Biblioteca Nazionale Universitaria of Turin. For the first time, the convent is documented, as a new foundation, by the 1278 will of friar Giovanni, who, on his deathbed, decided to donate the books of his library to the Turin convent. The BNTO's collection has five manuscripts: three belonged to friar Giovanni; the other two bear a record of belonging to the convent, but they are from a later period. The research started from the discovery of the original parchment of friar Giovanni's testament and set as objectives those of providing the critical edition of the document, proposing a reconstruction/interpretation of the list of books in the document and, as the last point, a catalographic work on the manuscripts in the BNTO. In particular, the work on the three manuscripts focuses on codicological and paleographic analysis.

La nostra ricerca è uno studio sistematico di un piccolo fondo di manoscritti appartenuti al convento di San Domenico in Torino ed ora conservati presso la Biblioteca Nazionale Universitaria. Il convento è documentato per la prima volta, come nuova fondazione, dal testamento di frate Giovanni del 1278, il quale, in punto di morte, decise di donare i libri della propria biblioteca al convento torinese. Il fondo della BNTO conta cinque esemplari: tre sono appartenuti a frate Giovanni; gli altri due riportano l’appartenenza al convento, ma sono di epoca successiva. La ricerca ha preso avvio dal rinvenimento della pergamena originale del testamento di frate Giovanni e si è posta come obiettivi quelli di fornire l’edizione critica del documento, proporre una ricostruzione/interpretazione dell’elenco dei libri presente nel documento ed, infine, un lavoro catalografico sugli esemplari presenti in BNTO. In particolare, il lavoro sui tre manoscritti verte sull’analisi codicologica e paleografica.