Diventare donne a Marsabit (Kenya). Un'esperienza di ricerca e di trasformazione socio-culturale relativa alla mutilazione genitale femminile.

This paper deals with the topic of female genital mutilation (FGM) and is born from a volunteer experience lived personally in Kenya during the months of July and August 2013. During that period, Sister Christine, a Comboni missionary, conducted, in the territory of Marsabit, a field research linked to the correlation between attitudes of closure, sadness of girls/adolescents born in that place and the execution of FGM. Thanks to her I had the opportunity to directly follow the data collection phases and the interviews addressed to the girls and the circumcisers. From this research was born and developed this paper that intends to address the phenomenon from a sociological and cultural point of view, also making use of the contribution of witnesses and operators interviewed on the subject. FGM is a cruel phenomenon and still very much perpetuated by different tribes, linked to beliefs of purity and rites of passage to adulthood: only by talking about it and doing prevention through education and training can we achieve the goal of eradicating it.

Questo elaborato tratta il tema della mutilazione genitale femminile (MGF) e nasce da un’esperienza di volontariato vissuta personalmente in Kenya durante i mesi di luglio e agosto 2013. Durante quel periodo, suor Christine, missionaria comboniana, conduceva, nel territorio di Marsabit, una ricerca sul campo legata alla correlazione fra atteggiamenti di chiusura, tristezza delle bambine/adolescenti nate in quel luogo e l’esecuzione della MGF. Grazie a lei ho avuto la possibilità di seguire direttamente le fasi di raccolta dati e le interviste rivolte alle ragazze e ai circoncisori. Da tale ricerca nasce e si sviluppa questo elaborato che intende affrontare il fenomeno da un punto di vista sociologico e culturale, anche avvalendosi del contributo di testimoni e operatori intervistati sulla tematica. La MGF è un fenomeno cruento e ancora molto perpetuato da differenti tribù, legato a credenze di purezza e riti di passaggio all’età adulta: solo parlandone e facendo prevenzione attraverso l’educazione e la formazione ci si può porre l’obbiettivo di sradicarlo.