Gender discrimination in Japan is threatened by traditional values that see women as a support figure for men's activities, remaining within the household. Numerous attempts were made to improve the status of women in the workplace, such as the establishment of the Equal Employment Opportunity Law (1986) and later with Japanese Prime Minister Shinzo Abe, his Womenomics policy aimed at increasing jobs for women to improve the Japanese economy. Parallel to this, phenomena of abuse and discrimination increased, such as matahara, which consists of psychological pressure suffered by pregnant women in the workplace. In this thesis, the extent to which these political measures influenced gender equality in the workplace and in what form traditional values influence Japanese society today will be analysed. To do this, people's reactions on social media to the actions of a number of feminists in Japan were analysed, including trade unionist Tomoko Yoshino, who is fighting for fair wages, activist Sayaka Osakabe, founder of the Matahara Net association, and Yumi Ishikawa, initiator of the #kutoo movement, which has gone viral on social media.
La discriminazione di genere in Giappone è minacciata dai valori tradizionali che vedono la donna come una figura di sostegno per le attività degli uomini, rimanendo all'interno del nucleo familiare. Numerosi furono i tentativi di migliorare la condizione delle donne nell’ambito lavorativo, come ad esempio l’istituzione dell’Equal Employment Opportunity Law (1986) e successivamente con il primo ministro giapponese Shinzo Abe, la sua politica di Womenomics che puntava ad aumentare i posti di lavoro per le donne per migliorare l’economia giapponese. Parallelalmente a ciò, incrementarono fenomeni di abuso e discriminazione, come il matahara, che consiste in pressioni psicologiche subite dalle donne in gravidanza sul posto di lavoro. In questa tesi, saranno analizzate quanto queste misure politiche hanno influenzato la parità di genere in ambito lavorativo e in quale forma i valori tradizionali condizionano oggi la società giapponese. Per fare ciò, sono state analizzate le reazioni delle persone sui social media rispetto all'operato di alcune femministe in Giappone, tra cui la sindacalista Tomoko Yoshino, impegnata nella lotta per l'equità dei salari, l'attivista Sayaka Osakabe, fondatrice dell'associazione Matahara Net e Yumi Ishikawa, promotrice del movimento #kutoo, diventato virale sui social media.
La situazione delle donne in Giappone nell'ambito lavorativo
TIBERIO, GIULIA
2023/2024
Abstract
La discriminazione di genere in Giappone è minacciata dai valori tradizionali che vedono la donna come una figura di sostegno per le attività degli uomini, rimanendo all'interno del nucleo familiare. Numerosi furono i tentativi di migliorare la condizione delle donne nell’ambito lavorativo, come ad esempio l’istituzione dell’Equal Employment Opportunity Law (1986) e successivamente con il primo ministro giapponese Shinzo Abe, la sua politica di Womenomics che puntava ad aumentare i posti di lavoro per le donne per migliorare l’economia giapponese. Parallelalmente a ciò, incrementarono fenomeni di abuso e discriminazione, come il matahara, che consiste in pressioni psicologiche subite dalle donne in gravidanza sul posto di lavoro. In questa tesi, saranno analizzate quanto queste misure politiche hanno influenzato la parità di genere in ambito lavorativo e in quale forma i valori tradizionali condizionano oggi la società giapponese. Per fare ciò, sono state analizzate le reazioni delle persone sui social media rispetto all'operato di alcune femministe in Giappone, tra cui la sindacalista Tomoko Yoshino, impegnata nella lotta per l'equità dei salari, l'attivista Sayaka Osakabe, fondatrice dell'associazione Matahara Net e Yumi Ishikawa, promotrice del movimento #kutoo, diventato virale sui social media.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/164207