Orcas (Orcinus orca) are odontocete cetaceans belonging to the Delphinidae family, inhabiting a wide range of habitats, from polar to tropical oceans. Acoustic communication and echolocation play a crucial role in the lives of this species, influencing hunting activities, navigation, and the maintenance of social relationships and bonds. In recent decades, anthropogenic noise pollution has emerged as one of the primary threats to orca populations. Human activities, such as maritime traffic, military sonar usage, drilling operations, and underwater explosions, generate noise that interferes with echolocation and communication among individuals, leading to behavioral alterations, physiological stress, and, in severe cases, permanent hearing damage or death. The impact of anthropogenic noise can be classified into two main categories: behavioral and physiological. Behaviorally, prolonged exposure to noise can alter hunting patterns, reduce communication efficiency, and cause changes in migratory behaviors. Physiologically, chronic stress due to noise pollution can impair the immune system and reproductive capacity, while high-intensity sounds can cause permanent hearing damage and potentially lethal disorientation. The vulnerability of orcas to this form of pollution varies depending on the population and habitat. In recent years, several studies have highlighted the urgent need to implement mitigation strategies to reduce the impact of anthropogenic noise. Proposed measures include establishing marine protected areas, regulating maritime traffic, and developing noise-reduction technologies. However, significant gaps remain in understanding the long-term effects of this phenomenon and the effectiveness of current protective measures. This study aimed to analyze the effects of anthropogenic noise on orca populations, examining its impact on both behavior and physiology, as well as the effectiveness of currently adopted mitigation measures. Through a review of scientific literature and the analysis of specific case studies, the study sought to highlight the main gaps in current knowledge of the phenomenon. The ultimate goal is to contribute to a better understanding of the effects of anthropogenic noise pollution to promote concrete actions for the protection of orca populations and marine habitats.
Le orche (Orcinus orca) sono cetacei odontoceti appartenenti alla famiglia Delphinidae che popolano una vasta gamma di habitat, dagli oceani polari a quelli tropicali. La comunicazione acustica e l’ecolocazione rivestono un ruolo essenziale nella vita di questa specie, influenzandone le attività di caccia, la navigazione, il mantenimento delle relazioni e dei legami sociali. Negli ultimi decenni, l’inquinamento acustico di origine antropica si è rivelato una delle principali minacce per le popolazioni di orche. Le attività umane, come il traffico navale, l’utilizzo di sonar militari, le operazioni di trivellazione e le esplosioni sottomarine, generano rumori che interferiscono con l’ecolocazione e la comunicazione tra gli individui, provocando alterazioni comportamentali, stress fisiologico e, nei casi più gravi, danni permanenti all’udito o la morte degli individui. L’effetto del rumore antropico può essere classificato in due categorie principali: comportamentale e fisiologico. Sul piano comportamentale, l’esposizione prolungata al rumore può alterare le modalità di caccia, ridurre l’efficacia della comunicazione e causare modifiche nei pattern migratori. Dal punto di vista fisiologico, invece, lo stress cronico dovuto all’inquinamento acustico può compromettere il sistema immunitario e la capacità riproduttiva, mentre suoni di elevata intensità possono causare danni permanenti all’udito e fenomeni di disorientamento potenzialmente letali. La vulnerabilità delle orche a questa forma di inquinamento varia a seconda della popolazione e dell’habitat. Negli ultimi anni, diversi studi hanno evidenziato l’urgenza di mettere in atto strategie di mitigazione per ridurre l’impatto del rumore antropico. Le misure proposte includono l’istituzione di aree marine protette, la regolamentazione del traffico navale e lo sviluppo di tecnologie per la riduzione delle emissioni sonore. Tuttavia, permangono numerose lacune nella comprensione degli effetti a lungo termine di questo fenomeno e dell’efficacia delle misure di protezione attualmente adottate. Questo elaborato si è proposto di analizzare gli effetti del rumore antropico sulle popolazioni di orche, esaminando sia l’impatto sul comportamento e sulla fisiologia, sia l'efficacia delle misure di mitigazione attualmente adottate. Attraverso una revisione della letteratura scientifica e l’analisi di casi studio specifici, si è cercato di evidenziare le principali lacune nell’attuale conoscenza del fenomeno. L'obiettivo finale è contribuire a una migliore comprensione degli effetti dell’inquinamento acustico di origine antropica per poter promuovere azioni concrete per la tutela delle popolazioni di orche e degli habitat marini.
Conservazione delle orche: effetti dell’inquinamento acustico di origine antropica e individuazione di ulteriori studi per rilevarne l’impatto.
VERNA, MICHELANGELO
2023/2024
Abstract
Le orche (Orcinus orca) sono cetacei odontoceti appartenenti alla famiglia Delphinidae che popolano una vasta gamma di habitat, dagli oceani polari a quelli tropicali. La comunicazione acustica e l’ecolocazione rivestono un ruolo essenziale nella vita di questa specie, influenzandone le attività di caccia, la navigazione, il mantenimento delle relazioni e dei legami sociali. Negli ultimi decenni, l’inquinamento acustico di origine antropica si è rivelato una delle principali minacce per le popolazioni di orche. Le attività umane, come il traffico navale, l’utilizzo di sonar militari, le operazioni di trivellazione e le esplosioni sottomarine, generano rumori che interferiscono con l’ecolocazione e la comunicazione tra gli individui, provocando alterazioni comportamentali, stress fisiologico e, nei casi più gravi, danni permanenti all’udito o la morte degli individui. L’effetto del rumore antropico può essere classificato in due categorie principali: comportamentale e fisiologico. Sul piano comportamentale, l’esposizione prolungata al rumore può alterare le modalità di caccia, ridurre l’efficacia della comunicazione e causare modifiche nei pattern migratori. Dal punto di vista fisiologico, invece, lo stress cronico dovuto all’inquinamento acustico può compromettere il sistema immunitario e la capacità riproduttiva, mentre suoni di elevata intensità possono causare danni permanenti all’udito e fenomeni di disorientamento potenzialmente letali. La vulnerabilità delle orche a questa forma di inquinamento varia a seconda della popolazione e dell’habitat. Negli ultimi anni, diversi studi hanno evidenziato l’urgenza di mettere in atto strategie di mitigazione per ridurre l’impatto del rumore antropico. Le misure proposte includono l’istituzione di aree marine protette, la regolamentazione del traffico navale e lo sviluppo di tecnologie per la riduzione delle emissioni sonore. Tuttavia, permangono numerose lacune nella comprensione degli effetti a lungo termine di questo fenomeno e dell’efficacia delle misure di protezione attualmente adottate. Questo elaborato si è proposto di analizzare gli effetti del rumore antropico sulle popolazioni di orche, esaminando sia l’impatto sul comportamento e sulla fisiologia, sia l'efficacia delle misure di mitigazione attualmente adottate. Attraverso una revisione della letteratura scientifica e l’analisi di casi studio specifici, si è cercato di evidenziare le principali lacune nell’attuale conoscenza del fenomeno. L'obiettivo finale è contribuire a una migliore comprensione degli effetti dell’inquinamento acustico di origine antropica per poter promuovere azioni concrete per la tutela delle popolazioni di orche e degli habitat marini.File | Dimensione | Formato | |
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