This thesis project focuses on the revision and updating of the anthropological laboratory sheet for subadult individuals, applied to the osteological collection from the Church of San Pietro in Cavallermaggiore (CN). The main objective was to improve the documentation of these skeletal remains, which are often overlooked, to ensure they can be properly studied and valued. The first phase of the work involved reorganizing the layout of the anthropological sheet, aiming to simplify consultation and enhance the usability of the information. A glossary was introduced to clarify technical terms and facilitate understanding, even for those with less experience in the field. The new structure, designed to be modular and easily adaptable, allows for continuous updates and meets the evolving needs of research. The second phase involved applying the revised sheet to the osteological collection, with the goal of improving the inventory and reassessing age and sex estimations. The identification of a new fetal age category made it possible to recognize previously unidentified individuals, contributing to a more accurate understanding of perinatal mortality within the analyzed sample. This study highlighted the collection’s potential for future research, emphasizing how, thanks to meticulous revision and high-quality data collection, it could become a valuable reference for comparison with similar collections. Given the rarity of subadult osteological collections, the accuracy of the recorded information and its scientific value provide a significant contribution to the study of biological age and living conditions of past populations. The results obtained demonstrate the importance of updated documentation tools for the conservation and enhancement of subadult skeletal remains. This work aimed to stress the need for increasingly detailed methodologies to give a voice to the "invisible" individuals of the past and to expand research possibilities within the field of bioanthropology.
Il presente progetto di tesi si concentra sulla revisione e l’aggiornamento della scheda antropologica di laboratorio per soggetti infantili, applicata alla collezione osteologica proveniente dalla chiesa di San Pietro in Cavallermaggiore (CN). L’obiettivo principale è stato quello di migliorare la documentazione di questi resti scheletrici, spesso trascurati, affinché possano essere adeguatamente valorizzati e studiati. La prima fase del lavoro ha riguardato la riorganizzazione del layout della scheda antropologica, con l'obiettivo di semplificare la consultazione e migliorare la fruibilità delle informazioni. È stato introdotto un glossario per rendere più chiari i termini tecnici e facilitare la comprensione, anche per chi ha meno esperienza nel settore. La nuova struttura, pensata per essere modulare e facilmente adattabile, permette aggiornamenti continui e risponde alle esigenze in evoluzione della ricerca. La seconda fase ha previsto l’applicazione della scheda alla collezione osteologica, con l’obbiettivo di migliorare l’inventario e revisionare le stime di età e sesso. L’identificazione di una nuova fascia d’età fetale ha permesso di restituire visibilità a individui precedentemente non riconosciuti, contribuendo a una comprensione più accurata della mortalità perinatale nel campione analizzato. Lo studio ha messo in evidenza il potenziale della collezione per future ricerche, sottolineando come, grazie alla revisione accurata e alla qualità dei dati raccolti, possa diventare un punto di riferimento per il confronto con altre collezioni simili. Vista la rarità di collezioni infantili, l'accuratezza delle informazioni e il suo valore scientifico, la collezione ha il potenziale per contribuire in modo significativo alla comprensione dell'età biologica e delle condizioni di vita degli individui. I risultati ottenuti dimostrano l’importanza di strumenti di documentazione aggiornati per la conservazione e la valorizzazione dei reperti infantili. Questo lavoro ha avuto come obiettivo quello di sottolineare la necessità di metodologie sempre più dettagliate per restituire voce agli “invisibili” del passato e ampliare le possibilità di studio nell’ambito della bioantropologia.
Il ruolo dell'Antropologia Biologica nella valorizzazione delle collezioni osteologiche: il caso studio delle sepolture infantili rinvenute nella chiesa di San Pietro in Cavallermaggiore (XV - XVII secolo).
OLIVIERI, GIORGIA
2023/2024
Abstract
Il presente progetto di tesi si concentra sulla revisione e l’aggiornamento della scheda antropologica di laboratorio per soggetti infantili, applicata alla collezione osteologica proveniente dalla chiesa di San Pietro in Cavallermaggiore (CN). L’obiettivo principale è stato quello di migliorare la documentazione di questi resti scheletrici, spesso trascurati, affinché possano essere adeguatamente valorizzati e studiati. La prima fase del lavoro ha riguardato la riorganizzazione del layout della scheda antropologica, con l'obiettivo di semplificare la consultazione e migliorare la fruibilità delle informazioni. È stato introdotto un glossario per rendere più chiari i termini tecnici e facilitare la comprensione, anche per chi ha meno esperienza nel settore. La nuova struttura, pensata per essere modulare e facilmente adattabile, permette aggiornamenti continui e risponde alle esigenze in evoluzione della ricerca. La seconda fase ha previsto l’applicazione della scheda alla collezione osteologica, con l’obbiettivo di migliorare l’inventario e revisionare le stime di età e sesso. L’identificazione di una nuova fascia d’età fetale ha permesso di restituire visibilità a individui precedentemente non riconosciuti, contribuendo a una comprensione più accurata della mortalità perinatale nel campione analizzato. Lo studio ha messo in evidenza il potenziale della collezione per future ricerche, sottolineando come, grazie alla revisione accurata e alla qualità dei dati raccolti, possa diventare un punto di riferimento per il confronto con altre collezioni simili. Vista la rarità di collezioni infantili, l'accuratezza delle informazioni e il suo valore scientifico, la collezione ha il potenziale per contribuire in modo significativo alla comprensione dell'età biologica e delle condizioni di vita degli individui. I risultati ottenuti dimostrano l’importanza di strumenti di documentazione aggiornati per la conservazione e la valorizzazione dei reperti infantili. Questo lavoro ha avuto come obiettivo quello di sottolineare la necessità di metodologie sempre più dettagliate per restituire voce agli “invisibili” del passato e ampliare le possibilità di studio nell’ambito della bioantropologia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/164173