The following dissertation aims to investigate how the Italian language is taught to a group of Sinophone students, in light of glottodidactic research and the growing importance attributed to Communicative Language Teaching. This approach views interaction as the primary means for acquiring a foreign language and developing communicative competence. To analyze the teaching methods used by Italian as a foreign language teachers, this study is based on direct field observation, specifically the observation and recording of behaviors and events occurring within a classroom that contribute to defining the teaching methodology employed by the instructors and the learning strategies of the students. The field research took place at the Società Dante Alighieri in Turin, a school offering Italian language and culture courses, some of which are exclusively reserved for Chinese students participating in the Marco Polo and Turandot Programs. Designed to promote the Italian university system in the People's Republic of China, these programs facilitate the integration of Chinese students into Italian universities and academies. The first part of the dissertation aims to contextualize the field research, which is then examined and described in the second part. Specifically, the first chapter introduces the reforms in the educational system of the People's Republic of China starting from the period of reform and opening up in the late 1970s. Special attention is paid to the case of Italy, listing the bilateral agreements between Italy and the People's Republic of China that laid the foundations for a long-term collaboration. Subsequently, the focus shifts to the Marco Polo and Turandot Programs, which the students observed in class in this study are part of, analyzing both their strengths and weaknesses. The second chapter explains what is meant by the communicative approach to foreign language teaching and how this approach has been received in China and Italy. The third chapter outlines the linguistic differences between the Italian language system and Mandarin Chinese. Comparing the two languages will help understand the origins of the difficulties faced by Chinese students in learning Italian, and, consequently, the errors and strategies employed in both written and oral productions. The fourth chapter presents the research questions that guided the field observation and describes the chosen research approach, namely the ethnographic method of classroom observation. It explains what is meant by ethnographic method and field research, delving into the theoretical origins and fundamental characteristics of these approaches. The research context at the Società Dante Alighieri is then examined, describing the school environment, the educational offerings of the Marco Polo and Turandot Programs, and the participants in the research, including both the teaching staff and Sinophone students. Finally, the methodologies for collecting and recording classroom observations are illustrated. Chapter five presents the results of the field research and classroom observation hours.
La seguente dissertazione si propone di indagare come viene insegnata la lingua italiana ad un pubblico di studenti sinofoni, alla luce delle ricerche glottodidattiche e dell’importanza crescente attribuita al Communicative Language Teaching, approccio che vede l’interazione come mezzo principale per l’acquisizione di una lingua straniera e per lo sviluppo della competenza comunicativa. Per analizzare i metodi didattici utilizzati dagli insegnanti di italiano per stranieri, il presente studio si basa sull’esperienza diretta dell’osservazione sul campo, vale a dire l’osservazione e l’annotazione dei comportamenti e degli avvenimenti che hanno luogo all’interno di una classe e che concorrono a definire la metodologia didattica impiegata dai docenti e le strategie di apprendimento degli studenti. La ricerca sul campo si è svolta nella Società Dante Alighieri di Torino, una scuola che offre corsi di lingua e cultura italiana, tra i quali alcuni sono riservati esclusivamente agli studenti cinesi poiché aderiscono ai Programmi Marco Polo e Turandot. Concepiti per la promozione del sistema universitario italiano nella Repubblica Popolare Cinese, i Programmi facilitano l’inserimento degli studenti cinesi nelle università e nelle accademie italiane. La prima parte della trattazione cerca di contestualizzare la ricerca sul campo, che, invece, viene esaminata e descritta nella seconda parte. Nello specifico, il primo capitolo introduce le riforme del sistema scolastico della Repubblica Popolare Cinese a partire dal periodo di riforma e apertura del Paese alla fine degli anni Settanta. Si presta particolare attenzione al caso dell’Italia, elencando quelli che sono stati gli accordi bilaterali tra Italia e Repubblica Popolare Cinese che hanno gettato le basi per una collaborazione duratura nel tempo. Conseguentemente, ci si concentra sui Programmi Marco Polo e Turandot, a cui aderiscono anche gli studenti osservati in classe nel presente studio, e se ne approfondiscono i punti di forza e le criticità. Il secondo capitolo spiega cosa si intende per approccio comunicativo all’insegnamento delle lingue straniere e come tale approccio sia stato più o meno accolto in Cina e in Italia. Il terzo capitolo presenta le differenze linguistiche tra il sistema linguistico italiano e quello del cinese mandarino. Il paragone tra le due lingue aiuterà a comprendere l’origine delle difficoltà mostrate dagli studenti cinesi nello studio dell’italiano e, di conseguenza, gli errori e le strategie impiegate nelle produzioni scritte e orali. Nel quarto capitolo vengono presentate le domande di ricerca che hanno guidato l’osservazione sul campo e viene descritto l’approccio di ricerca scelto, cioè il metodo etnografico di osservazione della classe. Si spiega cosa si intende per metodo etnografico e per ricerca sul campo, approfondendo le origini teoriche e le loro caratteristiche fondamentali. Successivamente, viene esaminato il contesto di ricerca della Società Dante Alighieri; si descriverà l’ambiente scuola e l’offerta formativa dei Programmi Marco Polo Turandot, insieme ai partecipanti alla ricerca, tra cui fanno parte il corpo docente e gli alunni sinofoni. Infine, si illustreranno le metodologie di raccolta impiegate per registrare e annotare quanto osservato in classe. Il capitolo cinque, infine, illustra i risultati della ricerca sul campo e delle ore di osservazione in classe.
Didattica dell'italiano a studenti sinofoni del programma Marco Polo Turandot: il caso studio della Società Dante Alighieri di Torino
PREGNO, ALESSIA
2023/2024
Abstract
La seguente dissertazione si propone di indagare come viene insegnata la lingua italiana ad un pubblico di studenti sinofoni, alla luce delle ricerche glottodidattiche e dell’importanza crescente attribuita al Communicative Language Teaching, approccio che vede l’interazione come mezzo principale per l’acquisizione di una lingua straniera e per lo sviluppo della competenza comunicativa. Per analizzare i metodi didattici utilizzati dagli insegnanti di italiano per stranieri, il presente studio si basa sull’esperienza diretta dell’osservazione sul campo, vale a dire l’osservazione e l’annotazione dei comportamenti e degli avvenimenti che hanno luogo all’interno di una classe e che concorrono a definire la metodologia didattica impiegata dai docenti e le strategie di apprendimento degli studenti. La ricerca sul campo si è svolta nella Società Dante Alighieri di Torino, una scuola che offre corsi di lingua e cultura italiana, tra i quali alcuni sono riservati esclusivamente agli studenti cinesi poiché aderiscono ai Programmi Marco Polo e Turandot. Concepiti per la promozione del sistema universitario italiano nella Repubblica Popolare Cinese, i Programmi facilitano l’inserimento degli studenti cinesi nelle università e nelle accademie italiane. La prima parte della trattazione cerca di contestualizzare la ricerca sul campo, che, invece, viene esaminata e descritta nella seconda parte. Nello specifico, il primo capitolo introduce le riforme del sistema scolastico della Repubblica Popolare Cinese a partire dal periodo di riforma e apertura del Paese alla fine degli anni Settanta. Si presta particolare attenzione al caso dell’Italia, elencando quelli che sono stati gli accordi bilaterali tra Italia e Repubblica Popolare Cinese che hanno gettato le basi per una collaborazione duratura nel tempo. Conseguentemente, ci si concentra sui Programmi Marco Polo e Turandot, a cui aderiscono anche gli studenti osservati in classe nel presente studio, e se ne approfondiscono i punti di forza e le criticità. Il secondo capitolo spiega cosa si intende per approccio comunicativo all’insegnamento delle lingue straniere e come tale approccio sia stato più o meno accolto in Cina e in Italia. Il terzo capitolo presenta le differenze linguistiche tra il sistema linguistico italiano e quello del cinese mandarino. Il paragone tra le due lingue aiuterà a comprendere l’origine delle difficoltà mostrate dagli studenti cinesi nello studio dell’italiano e, di conseguenza, gli errori e le strategie impiegate nelle produzioni scritte e orali. Nel quarto capitolo vengono presentate le domande di ricerca che hanno guidato l’osservazione sul campo e viene descritto l’approccio di ricerca scelto, cioè il metodo etnografico di osservazione della classe. Si spiega cosa si intende per metodo etnografico e per ricerca sul campo, approfondendo le origini teoriche e le loro caratteristiche fondamentali. Successivamente, viene esaminato il contesto di ricerca della Società Dante Alighieri; si descriverà l’ambiente scuola e l’offerta formativa dei Programmi Marco Polo Turandot, insieme ai partecipanti alla ricerca, tra cui fanno parte il corpo docente e gli alunni sinofoni. Infine, si illustreranno le metodologie di raccolta impiegate per registrare e annotare quanto osservato in classe. Il capitolo cinque, infine, illustra i risultati della ricerca sul campo e delle ore di osservazione in classe.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: La tesi di ricerca si propone di indagare come viene insegnata la lingua italiana ad un pubblico di studenti sinofoni del Programma Marco Polo, basandosi sull'esperienza diretta dell’osservazione in classe.
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/164121