Introduction Oncologic and neutropenic patients, due to the reduction in white blood cells induced by oncological treatments, have a significantly increased risk of infections, which can complicate the clinical course and reduce the effectiveness of therapies. In this context, the prevention of infectious risk represents a fundamental pillar in nursing care. This study analyzes prevention practices and the critical role of the nurse in implementing preventive strategies. Methods The thesis is based on a review of scientific literature regarding infection prevention strategies in this type of patient. Articles published in the last twenty years were selected, focusing on guidelines and clinical studies. Results The review indicates that implementing targeted preventive measures such as protective isolation, meticulous management of invasive devices, and therapeutic education for neutropenic patients and patients that undergoing stem cell transplants, as well as their families significantly lowers infection risks in neutropenic individuals. The nursing role is crucial not only in monitoring patient conditions but also in carrying out prompt interventions and providing ongoing education. Discussion The results confirm the importance of integrated and multidisciplinary preventive management for the oncologic and neutropenic patient, with particular attention to the nursing approach. Prevention of infectious risk requires specific skills and constant vigilance on the part of nursing staff, who must be trained to promptly recognize signs of infection and intervene with adequate procedures. Promoting a culture of prevention, through greater awareness and continuous training of healthcare personnel, can significantly contribute to improving clinical outcomes in cancer patients with neutropenia.
Introduzione I pazienti neutropenici con neoplasie in stadio avanzato, a causa della riduzione dei globuli bianchi indotta dai trattamenti oncologici, presentano un rischio significativamente aumentato di infezioni, che possono complicare il decorso clinico e ridurre l'efficacia delle terapie. In questo contesto, la prevenzione del rischio infettivo rappresenta un pilastro fondamentale nell’assistenza infermieristica. Il presente studio analizza le pratiche di prevenzione e il ruolo critico dell’infermiere nell’implementazione di strategie preventive. Metodi La tesi si basa su una revisione della letteratura scientifica riguardante le strategie di prevenzione delle infezioni nei pazienti oncologici e neutropenici. Sono stati selezionati articoli pubblicati negli ultimi venti anni, focalizzandosi su linee guida e studi clinici. Risultati Dalla revisione emerge che l’adozione di misure di prevenzione specifiche, quali l’isolamento protettivo, la gestione accurata dei presidi invasivi e l’educazione terapeutica dei pazienti neutropenici, inclusi quelli sottoposti a trapianto di cellule staminali, e dei familiari, riduce significativamente il rischio di infezioni nei pazienti neutropenici. Il ruolo infermieristico appare centrale non solo nella sorveglianza delle condizioni del paziente, ma anche nell’implementazione di interventi tempestivi e nell'educazione continua del paziente. Discussione I risultati confermano l'importanza di una gestione preventiva integrata e multidisciplinare per il paziente neutropenico con neoplasie solide e ematologiche in stadio avanzato, con particolare attenzione all’approccio infermieristico. La prevenzione del rischio infettivo richiede competenze specifiche e una costante vigilanza da parte del personale infermieristico, che deve essere formato per riconoscere tempestivamente i segnali di infezione e intervenire con procedure adeguate. Promuovere una cultura della prevenzione, attraverso una maggiore consapevolezza e formazione continua del personale sanitario, può contribuire significativamente al miglioramento degli esiti clinici nei pazienti oncologici con neutropenia.
Prevenzione e gestione del rischio infettivo in pazienti neutropenici con neoplasie in stadio avanzato
VASSALLO, ANDREA
2023/2024
Abstract
Introduzione I pazienti neutropenici con neoplasie in stadio avanzato, a causa della riduzione dei globuli bianchi indotta dai trattamenti oncologici, presentano un rischio significativamente aumentato di infezioni, che possono complicare il decorso clinico e ridurre l'efficacia delle terapie. In questo contesto, la prevenzione del rischio infettivo rappresenta un pilastro fondamentale nell’assistenza infermieristica. Il presente studio analizza le pratiche di prevenzione e il ruolo critico dell’infermiere nell’implementazione di strategie preventive. Metodi La tesi si basa su una revisione della letteratura scientifica riguardante le strategie di prevenzione delle infezioni nei pazienti oncologici e neutropenici. Sono stati selezionati articoli pubblicati negli ultimi venti anni, focalizzandosi su linee guida e studi clinici. Risultati Dalla revisione emerge che l’adozione di misure di prevenzione specifiche, quali l’isolamento protettivo, la gestione accurata dei presidi invasivi e l’educazione terapeutica dei pazienti neutropenici, inclusi quelli sottoposti a trapianto di cellule staminali, e dei familiari, riduce significativamente il rischio di infezioni nei pazienti neutropenici. Il ruolo infermieristico appare centrale non solo nella sorveglianza delle condizioni del paziente, ma anche nell’implementazione di interventi tempestivi e nell'educazione continua del paziente. Discussione I risultati confermano l'importanza di una gestione preventiva integrata e multidisciplinare per il paziente neutropenico con neoplasie solide e ematologiche in stadio avanzato, con particolare attenzione all’approccio infermieristico. La prevenzione del rischio infettivo richiede competenze specifiche e una costante vigilanza da parte del personale infermieristico, che deve essere formato per riconoscere tempestivamente i segnali di infezione e intervenire con procedure adeguate. Promuovere una cultura della prevenzione, attraverso una maggiore consapevolezza e formazione continua del personale sanitario, può contribuire significativamente al miglioramento degli esiti clinici nei pazienti oncologici con neutropenia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/163954