Il Disturbo Depressivo Maggiore (MDD) è una patologia psichiatrica di rilevanza globale, con oltre 300 milioni di persone colpite e significative ripercussioni socioeconomiche (WHO, 2023). Nonostante la disponibilità di trattamenti standard efficaci, circa il 30% dei pazienti non risponde adeguatamente: la Depressione Resistente al Trattamento (TRD) è caratterizzata dal fallimento di almeno due antidepressivi di classi differenti a dosi e durata adeguate (Rosso et al., 2012; Gaynes et al., 2020). La gestione della TRD rappresenta una sfida clinica che ha portato alla sperimentazione di approcci terapeutici innovativi, tra cui strategie farmacologiche (ottimizzazione, switch, combinazione e potenziamento), trattamenti di neuromodulazione (ECT, rTMS, DBS, VNS), il repurposing di farmaci come la ketamina e molecole emergenti come modulatori mitocondriali, psilocibina ed esketamina (Maina et al., 2016; Paganin et al., 2022). Il presente studio osservazionale ha valutato l’efficacia dell’esketamina come trattamento in add-on su 20 pazienti real world affetti da TRD e seguiti presso la SCDU dell’A.O.U. San Luigi Gonzaga di Orbassano (TO) tra il 2020 e il 2024. L’outcome primario ha valutato il miglioramento della sintomatologia depressiva e della funzionalità globale del campione oggettiva e soggettiva tramite l’uso di scale psicometriche (MADRS, CGI-S, EQ-5D-5L, SDS, WPAI:GH). L’andamento clinico è stato monitorato a 1, 3, 6 e 12 mesi di trattamento, con un follow-up a 6 e 12 mesi post-sospensione. I risultati hanno evidenziato un miglioramento clinico significativo già dopo 1 mese di trattamento (T1), con una riduzione media del punteggio MADRS da 29.2 (±6) a 16.8 (±6.6) e un incremento della qualità di vita e del funzionamento globale soggettivi. Il 25% dei pazienti ha mostrato una risposta clinica (riduzione ≥50% del punteggio MADRS rispetto al baseline) e il 15% ha raggiunto la remissione (MADRS ≤10). Al termine del periodo di trattamento (T4, 12 mesi), il tasso di remissione raggiunto è stato del 63.6% con solo un paziente su 11 non responsivo alla terapia. I dati ottenuti hanno confermato l’efficacia dell’esketamina nel breve-medio termine (Popova et al., 2019). Nel follow-up post-sospensione, il punteggio MADRS medio - 3.5 (±2.3) a 6 mesi (T5) e 2.3 (±2.1) a 12 mesi (T6) - ha dimostrato il mantenimento della remissione di tutti i pazienti seguiti in questa fase, confermando l’efficacia del trattamento nel lungo termine e nella prevenzione delle recidive (Daly et al., 2019). Gli effetti collaterali più frequenti sono stati sedazione (75%), nausea (35%), parestesie (30%) e sintomi dissociativi (25%), in linea con i dati della letteratura (Sapkota et al., 2021). Manifestatisi durante le sessioni di trattamento, sono diminuiti in frequenza col proseguimento della terapia, confermando la sicurezza e la tollerabilità del farmaco. Il presente lavoro di Tesi vuole indagare gli approcci innovativi per il trattamento della TRD e studiarne l’efficacia in un contesto real world. I risultati ottenuti, tutti statisticamente significativi (p<0,05), supportano l’esketamina come opzione terapeutica efficace nella TRD e nella prevenzione delle recidive. Vi è la necessità di ulteriori studi per ottimizzare la personalizzazione dei trattamenti e la gestione della resistenza al trattamento (Maina et al., 2023).

Il Disturbo Depressivo Maggiore (MDD) è una patologia psichiatrica di rilevanza globale, con oltre 300 milioni di persone colpite e significative ripercussioni socioeconomiche (WHO, 2023). Nonostante la disponibilità di trattamenti standard efficaci, circa il 30% dei pazienti non risponde adeguatamente: la Depressione Resistente al Trattamento (TRD) è caratterizzata dal fallimento di almeno due antidepressivi di classi differenti a dosi e durata adeguate (Rosso et al., 2012; Gaynes et al., 2020). La gestione della TRD rappresenta una sfida clinica che ha portato alla sperimentazione di approcci terapeutici innovativi, tra cui strategie farmacologiche (ottimizzazione, switch, combinazione e potenziamento), trattamenti di neuromodulazione (ECT, rTMS, DBS, VNS), il repurposing di farmaci come la ketamina e molecole emergenti come modulatori mitocondriali, psilocibina ed esketamina (Maina et al., 2016; Paganin et al., 2022). Il presente studio osservazionale ha valutato l’efficacia dell’esketamina come trattamento in add-on su 20 pazienti real world affetti da TRD e seguiti presso la SCDU dell’A.O.U. San Luigi Gonzaga di Orbassano (TO) tra il 2020 e il 2024. L’outcome primario ha valutato il miglioramento della sintomatologia depressiva e della funzionalità globale del campione oggettiva e soggettiva tramite l’uso di scale psicometriche (MADRS, CGI-S, EQ-5D-5L, SDS, WPAI:GH). L’andamento clinico è stato monitorato a 1, 3, 6 e 12 mesi di trattamento, con un follow-up a 6 e 12 mesi post-sospensione. I risultati hanno evidenziato un miglioramento clinico significativo già dopo 1 mese di trattamento (T1), con una riduzione media del punteggio MADRS da 29.2 (±6) a 16.8 (±6.6) e un incremento della qualità di vita e del funzionamento globale soggettivi. Il 25% dei pazienti ha mostrato una risposta clinica (riduzione ≥50% del punteggio MADRS rispetto al baseline) e il 15% ha raggiunto la remissione (MADRS ≤10). Al termine del periodo di trattamento (T4, 12 mesi), il tasso di remissione raggiunto è stato del 63.6% con solo un paziente su 11 non responsivo alla terapia. I dati ottenuti hanno confermato l’efficacia dell’esketamina nel breve-medio termine (Popova et al., 2019). Nel follow-up post-sospensione, il punteggio MADRS medio - 3.5 (±2.3) a 6 mesi (T5) e 2.3 (±2.1) a 12 mesi (T6) - ha dimostrato il mantenimento della remissione di tutti i pazienti seguiti in questa fase, confermando l’efficacia del trattamento nel lungo termine e nella prevenzione delle recidive (Daly et al., 2019). Gli effetti collaterali più frequenti sono stati sedazione (75%), nausea (35%), parestesie (30%) e sintomi dissociativi (25%), in linea con i dati della letteratura (Sapkota et al., 2021). Manifestatisi durante le sessioni di trattamento, sono diminuiti in frequenza col proseguimento della terapia, confermando la sicurezza e la tollerabilità del farmaco. Il presente lavoro di Tesi vuole indagare gli approcci innovativi per il trattamento della TRD e studiarne l’efficacia in un contesto real world. I risultati ottenuti, tutti statisticamente significativi (p<0,05), supportano l’esketamina come opzione terapeutica efficace nella TRD e nella prevenzione delle recidive. Vi è la necessità di ulteriori studi per ottimizzare la personalizzazione dei trattamenti e la gestione della resistenza al trattamento (Maina et al., 2023).

Strategie terapeutiche innovative per la depressione resistente: studio osservazionale su pazienti real world.

LUGARO, REBECCA
2023/2024

Abstract

Il Disturbo Depressivo Maggiore (MDD) è una patologia psichiatrica di rilevanza globale, con oltre 300 milioni di persone colpite e significative ripercussioni socioeconomiche (WHO, 2023). Nonostante la disponibilità di trattamenti standard efficaci, circa il 30% dei pazienti non risponde adeguatamente: la Depressione Resistente al Trattamento (TRD) è caratterizzata dal fallimento di almeno due antidepressivi di classi differenti a dosi e durata adeguate (Rosso et al., 2012; Gaynes et al., 2020). La gestione della TRD rappresenta una sfida clinica che ha portato alla sperimentazione di approcci terapeutici innovativi, tra cui strategie farmacologiche (ottimizzazione, switch, combinazione e potenziamento), trattamenti di neuromodulazione (ECT, rTMS, DBS, VNS), il repurposing di farmaci come la ketamina e molecole emergenti come modulatori mitocondriali, psilocibina ed esketamina (Maina et al., 2016; Paganin et al., 2022). Il presente studio osservazionale ha valutato l’efficacia dell’esketamina come trattamento in add-on su 20 pazienti real world affetti da TRD e seguiti presso la SCDU dell’A.O.U. San Luigi Gonzaga di Orbassano (TO) tra il 2020 e il 2024. L’outcome primario ha valutato il miglioramento della sintomatologia depressiva e della funzionalità globale del campione oggettiva e soggettiva tramite l’uso di scale psicometriche (MADRS, CGI-S, EQ-5D-5L, SDS, WPAI:GH). L’andamento clinico è stato monitorato a 1, 3, 6 e 12 mesi di trattamento, con un follow-up a 6 e 12 mesi post-sospensione. I risultati hanno evidenziato un miglioramento clinico significativo già dopo 1 mese di trattamento (T1), con una riduzione media del punteggio MADRS da 29.2 (±6) a 16.8 (±6.6) e un incremento della qualità di vita e del funzionamento globale soggettivi. Il 25% dei pazienti ha mostrato una risposta clinica (riduzione ≥50% del punteggio MADRS rispetto al baseline) e il 15% ha raggiunto la remissione (MADRS ≤10). Al termine del periodo di trattamento (T4, 12 mesi), il tasso di remissione raggiunto è stato del 63.6% con solo un paziente su 11 non responsivo alla terapia. I dati ottenuti hanno confermato l’efficacia dell’esketamina nel breve-medio termine (Popova et al., 2019). Nel follow-up post-sospensione, il punteggio MADRS medio - 3.5 (±2.3) a 6 mesi (T5) e 2.3 (±2.1) a 12 mesi (T6) - ha dimostrato il mantenimento della remissione di tutti i pazienti seguiti in questa fase, confermando l’efficacia del trattamento nel lungo termine e nella prevenzione delle recidive (Daly et al., 2019). Gli effetti collaterali più frequenti sono stati sedazione (75%), nausea (35%), parestesie (30%) e sintomi dissociativi (25%), in linea con i dati della letteratura (Sapkota et al., 2021). Manifestatisi durante le sessioni di trattamento, sono diminuiti in frequenza col proseguimento della terapia, confermando la sicurezza e la tollerabilità del farmaco. Il presente lavoro di Tesi vuole indagare gli approcci innovativi per il trattamento della TRD e studiarne l’efficacia in un contesto real world. I risultati ottenuti, tutti statisticamente significativi (p<0,05), supportano l’esketamina come opzione terapeutica efficace nella TRD e nella prevenzione delle recidive. Vi è la necessità di ulteriori studi per ottimizzare la personalizzazione dei trattamenti e la gestione della resistenza al trattamento (Maina et al., 2023).
Strategie terapeutiche innovative per la depressione resistente: studio osservazionale su pazienti real world.
Il Disturbo Depressivo Maggiore (MDD) è una patologia psichiatrica di rilevanza globale, con oltre 300 milioni di persone colpite e significative ripercussioni socioeconomiche (WHO, 2023). Nonostante la disponibilità di trattamenti standard efficaci, circa il 30% dei pazienti non risponde adeguatamente: la Depressione Resistente al Trattamento (TRD) è caratterizzata dal fallimento di almeno due antidepressivi di classi differenti a dosi e durata adeguate (Rosso et al., 2012; Gaynes et al., 2020). La gestione della TRD rappresenta una sfida clinica che ha portato alla sperimentazione di approcci terapeutici innovativi, tra cui strategie farmacologiche (ottimizzazione, switch, combinazione e potenziamento), trattamenti di neuromodulazione (ECT, rTMS, DBS, VNS), il repurposing di farmaci come la ketamina e molecole emergenti come modulatori mitocondriali, psilocibina ed esketamina (Maina et al., 2016; Paganin et al., 2022). Il presente studio osservazionale ha valutato l’efficacia dell’esketamina come trattamento in add-on su 20 pazienti real world affetti da TRD e seguiti presso la SCDU dell’A.O.U. San Luigi Gonzaga di Orbassano (TO) tra il 2020 e il 2024. L’outcome primario ha valutato il miglioramento della sintomatologia depressiva e della funzionalità globale del campione oggettiva e soggettiva tramite l’uso di scale psicometriche (MADRS, CGI-S, EQ-5D-5L, SDS, WPAI:GH). L’andamento clinico è stato monitorato a 1, 3, 6 e 12 mesi di trattamento, con un follow-up a 6 e 12 mesi post-sospensione. I risultati hanno evidenziato un miglioramento clinico significativo già dopo 1 mese di trattamento (T1), con una riduzione media del punteggio MADRS da 29.2 (±6) a 16.8 (±6.6) e un incremento della qualità di vita e del funzionamento globale soggettivi. Il 25% dei pazienti ha mostrato una risposta clinica (riduzione ≥50% del punteggio MADRS rispetto al baseline) e il 15% ha raggiunto la remissione (MADRS ≤10). Al termine del periodo di trattamento (T4, 12 mesi), il tasso di remissione raggiunto è stato del 63.6% con solo un paziente su 11 non responsivo alla terapia. I dati ottenuti hanno confermato l’efficacia dell’esketamina nel breve-medio termine (Popova et al., 2019). Nel follow-up post-sospensione, il punteggio MADRS medio - 3.5 (±2.3) a 6 mesi (T5) e 2.3 (±2.1) a 12 mesi (T6) - ha dimostrato il mantenimento della remissione di tutti i pazienti seguiti in questa fase, confermando l’efficacia del trattamento nel lungo termine e nella prevenzione delle recidive (Daly et al., 2019). Gli effetti collaterali più frequenti sono stati sedazione (75%), nausea (35%), parestesie (30%) e sintomi dissociativi (25%), in linea con i dati della letteratura (Sapkota et al., 2021). Manifestatisi durante le sessioni di trattamento, sono diminuiti in frequenza col proseguimento della terapia, confermando la sicurezza e la tollerabilità del farmaco. Il presente lavoro di Tesi vuole indagare gli approcci innovativi per il trattamento della TRD e studiarne l’efficacia in un contesto real world. I risultati ottenuti, tutti statisticamente significativi (p<0,05), supportano l’esketamina come opzione terapeutica efficace nella TRD e nella prevenzione delle recidive. Vi è la necessità di ulteriori studi per ottimizzare la personalizzazione dei trattamenti e la gestione della resistenza al trattamento (Maina et al., 2023).
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