Sepsis is a potentially life-threatening clinical condition characterized by a dysfunctional systemic inflammatory response to an infection, which can progress to septic shock and multiorgan failure. Given the high mortality associated with sepsis, early identification of at-risk patients and an accurate assessment of their prognosis are crucial to optimizing therapeutic strategies. In this context, the analysis of inflammatory biomarkers can serve as a valuable tool for improving the clinical management of sepsis. This study examined the role of four biomarkers—C-Reactive Protein (CRP), Procalcitonin (PCT), Interleukin-1β (IL-1β), and Interleukin-10 (IL-10)—in intensive care unit (ICU) patients, distinguishing between those with and without sepsis. Biomarker levels were measured in blood samples collected on consecutive days during hospitalization to assess their temporal variations and potential association with clinical outcomes. The results indicated that PCT demonstrated a moderate discriminative ability between septic and non-septic patients, whereas CRP did not prove to be a specific indicator of sepsis. Regarding cytokines, IL-1β showed a trend toward increased levels in septic patients, although statistical significance was borderline, while IL-10 did not exhibit a clear correlation with mortality or disease severity. The study's limitations include individual variability in the inflammatory response, the timing of sample collection, and sample heterogeneity, all of which may have influenced the prognostic capacity of the analyzed biomarkers. Nonetheless, this study serves as a starting point for future research, highlighting the need for prolonged and standardized monitoring, as well as the integration of novel biomarkers and advanced predictive models to improve sepsis prognosis in critically ill patients.

La sepsi è una condizione clinica potenzialmente letale, caratterizzata da una risposta infiammatoria sistemica disfunzionale a un’infezione, che può evolvere in shock settico e insufficienza multiorgano. A causa dell’elevata mortalità associata, risulta fondamentale individuare precocemente i pazienti a rischio e valutare accuratamente la loro prognosi per ottimizzare le strategie terapeutiche. In questo contesto, l’analisi di biomarcatori infiammatori può rappresentare un valido strumento per migliorare la gestione clinica della sepsi. Questo studio ha esaminato il ruolo di quattro biomarcatori – Proteina C-Reattiva (PCR), Procalcitonina (PCT), Interleuchina-1β (IL-1β) e Interleuchina-10 (IL-10) – in pazienti ricoverati in terapia intensiva, distinguendo tra soggetti con e senza sepsi. I livelli di questi biomarcatori sono stati misurati su campioni di sangue prelevati in giorni consecutivi durante la degenza, al fine di valutare le loro variazioni nel tempo e la loro possibile associazione con l’outcome clinico. I risultati hanno evidenziato che la PCT presenta una discreta capacità discriminativa tra pazienti settici e non settici, mentre la PCR non si è rivelata un indicatore specifico della sepsi. Per quanto riguarda le citochine, IL-1β ha mostrato una tendenza all’aumento nei pazienti settici, pur con una significatività statistica al limite, mentre IL-10 non ha evidenziato una chiara correlazione con la mortalità o con la gravità della malattia. Le limitazioni dello studio includono la variabilità individuale della risposta infiammatoria, la tempistica della raccolta dei campioni e l’eterogeneità del campione, fattori che potrebbero aver influito sulla capacità prognostica dei biomarcatori analizzati. Tuttavia, lo studio rappresenta un punto di partenza per ricerche future, suggerendo la necessità di monitoraggi più prolungati e standardizzati, oltre all’integrazione con nuovi biomarcatori e modelli predittivi avanzati per migliorare la prognosi della sepsi nei pazienti critici.

Nuovi e vecchi biomarcatori nella valutazione prognostica di pazienti con sepsi ricoverati in terapia intensiva

GUZA, IZABELA
2023/2024

Abstract

La sepsi è una condizione clinica potenzialmente letale, caratterizzata da una risposta infiammatoria sistemica disfunzionale a un’infezione, che può evolvere in shock settico e insufficienza multiorgano. A causa dell’elevata mortalità associata, risulta fondamentale individuare precocemente i pazienti a rischio e valutare accuratamente la loro prognosi per ottimizzare le strategie terapeutiche. In questo contesto, l’analisi di biomarcatori infiammatori può rappresentare un valido strumento per migliorare la gestione clinica della sepsi. Questo studio ha esaminato il ruolo di quattro biomarcatori – Proteina C-Reattiva (PCR), Procalcitonina (PCT), Interleuchina-1β (IL-1β) e Interleuchina-10 (IL-10) – in pazienti ricoverati in terapia intensiva, distinguendo tra soggetti con e senza sepsi. I livelli di questi biomarcatori sono stati misurati su campioni di sangue prelevati in giorni consecutivi durante la degenza, al fine di valutare le loro variazioni nel tempo e la loro possibile associazione con l’outcome clinico. I risultati hanno evidenziato che la PCT presenta una discreta capacità discriminativa tra pazienti settici e non settici, mentre la PCR non si è rivelata un indicatore specifico della sepsi. Per quanto riguarda le citochine, IL-1β ha mostrato una tendenza all’aumento nei pazienti settici, pur con una significatività statistica al limite, mentre IL-10 non ha evidenziato una chiara correlazione con la mortalità o con la gravità della malattia. Le limitazioni dello studio includono la variabilità individuale della risposta infiammatoria, la tempistica della raccolta dei campioni e l’eterogeneità del campione, fattori che potrebbero aver influito sulla capacità prognostica dei biomarcatori analizzati. Tuttavia, lo studio rappresenta un punto di partenza per ricerche future, suggerendo la necessità di monitoraggi più prolungati e standardizzati, oltre all’integrazione con nuovi biomarcatori e modelli predittivi avanzati per migliorare la prognosi della sepsi nei pazienti critici.
New and old biomarkers in the prognostic evaluation of patients with sepsis admitted to intensive care unit
Sepsis is a potentially life-threatening clinical condition characterized by a dysfunctional systemic inflammatory response to an infection, which can progress to septic shock and multiorgan failure. Given the high mortality associated with sepsis, early identification of at-risk patients and an accurate assessment of their prognosis are crucial to optimizing therapeutic strategies. In this context, the analysis of inflammatory biomarkers can serve as a valuable tool for improving the clinical management of sepsis. This study examined the role of four biomarkers—C-Reactive Protein (CRP), Procalcitonin (PCT), Interleukin-1β (IL-1β), and Interleukin-10 (IL-10)—in intensive care unit (ICU) patients, distinguishing between those with and without sepsis. Biomarker levels were measured in blood samples collected on consecutive days during hospitalization to assess their temporal variations and potential association with clinical outcomes. The results indicated that PCT demonstrated a moderate discriminative ability between septic and non-septic patients, whereas CRP did not prove to be a specific indicator of sepsis. Regarding cytokines, IL-1β showed a trend toward increased levels in septic patients, although statistical significance was borderline, while IL-10 did not exhibit a clear correlation with mortality or disease severity. The study's limitations include individual variability in the inflammatory response, the timing of sample collection, and sample heterogeneity, all of which may have influenced the prognostic capacity of the analyzed biomarkers. Nonetheless, this study serves as a starting point for future research, highlighting the need for prolonged and standardized monitoring, as well as the integration of novel biomarkers and advanced predictive models to improve sepsis prognosis in critically ill patients.
GHIRARDI, MIRELLA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/163668