Bone health is a fundamental aspect of human well-being, with significant implications for quality of life. Osteoporosis is a systemic disease that is widespread worldwide, especially in the elderly and female population, and is characterised by a reduction in bone mineral density (BMD) resulting in a weakened skeleton and an increased risk of fractures. They occur mainly in the hip (femoral neck), wrist (Colles' fracture) and spine, of which the lumbar region is the most affected. This metabolic bone disease is constantly increasing in relation to the rising average age of the population. However, the prevention of osteoporosis does not begin in adulthood: adolescence is a crucial phase for bone development and for reaching peak bone mass (PMO), a determining factor in the prevention of this condition. Although its clinical manifestation is mainly observed in later life, prevention begins during the early stages of life, and in this thesis work, I will focus particularly on adolescence. This developmental stage is crucial for bone formation and the attainment of PMO, which is considered a crucial indicator of long-term skeletal health. Several factors, such as genetics, nutrition and physical activity, act throughout the life cycle to influence bone growth and quality. The latter plays a key role, positively influencing bone mineralisation during the development period, as bone tissue is particularly responsive to external stimuli. Especially high-impact exercise has proven to be one of the most effective interventions for maintaining bone mass and skeletal strength. Among these is plyometric training, based on explosive movements and jumps that combine strength, speed and high mechanical impact. It can be regarded as a valuable resource for the early prevention of osteoporosis but, despite the evidence, possible limitations and contraindications must be considered. It is of paramount importance to highlight early strategies aimed at improving quality of life, specifically bone health, with a focus on long-term benefits, and to provide useful recommendations for osteoporosis prevention that have a positive impact not only clinically but also economically and socially. Despite the evidence supporting these interventions, the practical application and understanding of their long-term benefits require further investigation.
La salute ossea è un aspetto fondamentale del benessere umano, con implicazioni significative sulla qualità della vita. L'osteoporosi è una patologia sistemica diffusa a livello mondiale, specialmente nella popolazione anziana e femminile, ed è caratterizzata da una riduzione della densità minerale ossea (BMD) con conseguente indebolimento dello scheletro e un aumento del rischio di fratture, dovute a normali sollecitazioni meccaniche. Avvengono soprattutto nelle zone di anca (collo del femore), polso (frattura di Colles) e colonna vertebrale, tra cui la zona lombare è la più colpita. Questa malattia metabolica ossea è in costante aumento in relazione all’innalzamento dell’età media della popolazione. Tuttavia, la prevenzione dell'osteoporosi non inizia in età adulta: l'adolescenza rappresenta una fase cruciale per lo sviluppo osseo e per il raggiungimento del picco di massa ossea (PMO), un fattore determinante nella prevenzione di questa condizione. Sebbene la sua manifestazione clinica si osservi prevalentemente in età avanzata, la prevenzione inizia durante le prime fasi della vita, e io, nel presente lavoro di tesi, mi focalizzerò in particolar modo sull'adolescenza. Questa fase dello sviluppo è cruciale per la formazione ossea ed il raggiungimento del PMO, considerato un indicatore determinante della salute scheletrica a lungo termine. Diversi fattori, come la genetica, l'alimentazione e l'attività fisica, agiscono durante tutto il ciclo di vita influenzando la crescita e la qualità dell'osso. Quest’ultima svolge un ruolo chiave, influenzando positivamente la mineralizzazione delle ossa durante il periodo di sviluppo, poiché il tessuto osseo è particolarmente reattivo nel percepire stimoli esterni. In particolar modo l'esercizio fisico ad alto impatto si è rivelato uno degli interventi più efficaci per il mantenimento della massa ossea e della resistenza scheletrica. Tra questi emerge l'allenamento pliometrico, basato su movimenti esplosivi e salti che combinano forza, velocità e alto impatto meccanico. Può considerarsi come una risorsa preziosa per la prevenzione precoce dell’osteoporosi ma, nonostante le evidenze, bisogna considerare eventuali limitazioni e controindicazioni. È di fondamentale importanza evidenziare strategie precoci e mirate al miglioramento della qualità della vita, specificatamente della salute ossea, con un focus sui benefici a lungo termine, e fornire raccomandazioni utili per la prevenzione dell'osteoporosi che abbiano un impatto positivo non solo a livello clinico ma anche economico e sociale. Nonostante le evidenze a sostegno di questi interventi, l'applicazione pratica e la comprensione dei loro benefici a lungo termine richiedono ulteriori approfondimenti.
L'allenamento pliometrico in età giovanile come strumento di prevenzione per l'osteoporosi: analisi delle evidenze scientifiche
BOASSO, GRETA
2024/2025
Abstract
La salute ossea è un aspetto fondamentale del benessere umano, con implicazioni significative sulla qualità della vita. L'osteoporosi è una patologia sistemica diffusa a livello mondiale, specialmente nella popolazione anziana e femminile, ed è caratterizzata da una riduzione della densità minerale ossea (BMD) con conseguente indebolimento dello scheletro e un aumento del rischio di fratture, dovute a normali sollecitazioni meccaniche. Avvengono soprattutto nelle zone di anca (collo del femore), polso (frattura di Colles) e colonna vertebrale, tra cui la zona lombare è la più colpita. Questa malattia metabolica ossea è in costante aumento in relazione all’innalzamento dell’età media della popolazione. Tuttavia, la prevenzione dell'osteoporosi non inizia in età adulta: l'adolescenza rappresenta una fase cruciale per lo sviluppo osseo e per il raggiungimento del picco di massa ossea (PMO), un fattore determinante nella prevenzione di questa condizione. Sebbene la sua manifestazione clinica si osservi prevalentemente in età avanzata, la prevenzione inizia durante le prime fasi della vita, e io, nel presente lavoro di tesi, mi focalizzerò in particolar modo sull'adolescenza. Questa fase dello sviluppo è cruciale per la formazione ossea ed il raggiungimento del PMO, considerato un indicatore determinante della salute scheletrica a lungo termine. Diversi fattori, come la genetica, l'alimentazione e l'attività fisica, agiscono durante tutto il ciclo di vita influenzando la crescita e la qualità dell'osso. Quest’ultima svolge un ruolo chiave, influenzando positivamente la mineralizzazione delle ossa durante il periodo di sviluppo, poiché il tessuto osseo è particolarmente reattivo nel percepire stimoli esterni. In particolar modo l'esercizio fisico ad alto impatto si è rivelato uno degli interventi più efficaci per il mantenimento della massa ossea e della resistenza scheletrica. Tra questi emerge l'allenamento pliometrico, basato su movimenti esplosivi e salti che combinano forza, velocità e alto impatto meccanico. Può considerarsi come una risorsa preziosa per la prevenzione precoce dell’osteoporosi ma, nonostante le evidenze, bisogna considerare eventuali limitazioni e controindicazioni. È di fondamentale importanza evidenziare strategie precoci e mirate al miglioramento della qualità della vita, specificatamente della salute ossea, con un focus sui benefici a lungo termine, e fornire raccomandazioni utili per la prevenzione dell'osteoporosi che abbiano un impatto positivo non solo a livello clinico ma anche economico e sociale. Nonostante le evidenze a sostegno di questi interventi, l'applicazione pratica e la comprensione dei loro benefici a lungo termine richiedono ulteriori approfondimenti.File | Dimensione | Formato | |
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