This paper was developed through both a temporal and spatial path. Through time, I recounted the stages that chronologically led me to an albeit restricted access to the island of Gorgona. These stages were punctuated by continuous negotiations and revisitations of the research project, my presence in the field, and what I was allowed to do. Through the interlocutors' drawings, however, I addressed the most relevant feature of the Gorgona penitentiary: space. The latter, along with other aspects, is what leads people to say that Gorgona is not a normal prison. The dislocation of places on the island, the possibility for inmates to traverse them unaccompanied, and having a space that is not just made of concrete and bricks are among the most impactful peculiarities of prison life on the island. These two dimensions of time and space were then located within a broader perspective: at the end of the paper, the gaze moved partly away from Gorgona's timelines and places in order to look at the Italian prison system in general and its connection to the island's prison. This perspective allowed me to understand how Gorgona is a prison that is different but not outside the norm.

Questo elaborato si è sviluppato attraverso un percorso sia temporale che spaziale. Attraverso il tempo, ho raccontato le tappe che cronologicamente mi hanno portato ad un accesso, seppur ristretto, all’isola di Gorgona. Queste fasi sono state scandite da continue negoziazioni e rivisitazioni del progetto di ricerca, della mia presenza sul campo e di ciò che mi era permesso fare. Attraverso i disegni degli interlocutori, invece, ho affrontato la caratteristica più rilevante del penitenziario di Gorgona: lo spazio. Quest’ultimo, insieme ad altri aspetti, è ciò che porta le persone ad affermare che Gorgona non è un carcere normale. La dislocazione dei luoghi dell’isola, la possibilità di attraversarli da parte dei reclusi senza accompagnamento e di avere a disposizione uno spazio che non sia fatto solo di cemento e mattoni sono tra le peculiarità più impattanti per la vita detentiva sull’isola. Queste due dimensioni del tempo e dello spazio si sono poi localizzate all’interno di una prospettiva più ampia: alla fine dell’elaborato lo sguardo si è allontanato in parte dalle tempistiche e dai luoghi di Gorgona per poter osservare il sistema penitenziario italiano in generale e il legame che intrattiene con il carcere dell’isola. Questa prospettiva mi ha permesso di capire in che modo Gorgona è un carcere differente ma non fuori dalla norma.

Gorgona non è un carcere normale. Un'etnografia dell'ultima isola penitenziaria in Italia

LEONCINI, ALESSIA
2023/2024

Abstract

Questo elaborato si è sviluppato attraverso un percorso sia temporale che spaziale. Attraverso il tempo, ho raccontato le tappe che cronologicamente mi hanno portato ad un accesso, seppur ristretto, all’isola di Gorgona. Queste fasi sono state scandite da continue negoziazioni e rivisitazioni del progetto di ricerca, della mia presenza sul campo e di ciò che mi era permesso fare. Attraverso i disegni degli interlocutori, invece, ho affrontato la caratteristica più rilevante del penitenziario di Gorgona: lo spazio. Quest’ultimo, insieme ad altri aspetti, è ciò che porta le persone ad affermare che Gorgona non è un carcere normale. La dislocazione dei luoghi dell’isola, la possibilità di attraversarli da parte dei reclusi senza accompagnamento e di avere a disposizione uno spazio che non sia fatto solo di cemento e mattoni sono tra le peculiarità più impattanti per la vita detentiva sull’isola. Queste due dimensioni del tempo e dello spazio si sono poi localizzate all’interno di una prospettiva più ampia: alla fine dell’elaborato lo sguardo si è allontanato in parte dalle tempistiche e dai luoghi di Gorgona per poter osservare il sistema penitenziario italiano in generale e il legame che intrattiene con il carcere dell’isola. Questa prospettiva mi ha permesso di capire in che modo Gorgona è un carcere differente ma non fuori dalla norma.
Gorgona is no ordinary prison. An ethnography of Italy's last penitentiary island.
This paper was developed through both a temporal and spatial path. Through time, I recounted the stages that chronologically led me to an albeit restricted access to the island of Gorgona. These stages were punctuated by continuous negotiations and revisitations of the research project, my presence in the field, and what I was allowed to do. Through the interlocutors' drawings, however, I addressed the most relevant feature of the Gorgona penitentiary: space. The latter, along with other aspects, is what leads people to say that Gorgona is not a normal prison. The dislocation of places on the island, the possibility for inmates to traverse them unaccompanied, and having a space that is not just made of concrete and bricks are among the most impactful peculiarities of prison life on the island. These two dimensions of time and space were then located within a broader perspective: at the end of the paper, the gaze moved partly away from Gorgona's timelines and places in order to look at the Italian prison system in general and its connection to the island's prison. This perspective allowed me to understand how Gorgona is a prison that is different but not outside the norm.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/163590