This work aims to grasp the social significance of the Immaculate Conception among a community of believers located in a context of deindustrialisation and marginality in a peri-urban locality in Turin. Based on ethnographic research, the work contextualises, describes and analyses the social dynamics of the community and maps its “geographies of mystical experience”. The Marian cult is far from being an archaic folkloric remnant, destined to perish in the encounter with modernisation. Instead, this cult is to be fully included in the dynamics of the construction of modernity. Moreover, historical analysis of the cultural roots of the dogma of the Immaculate Conception shows that it is impossible to separate the history of this central symbol of Christianity from the economic and political history within which this icon has developed, straddling the global and the local. When the Virgin appears, she often does so to give voice to the fears of an entire society: this thesis examines the nature of these fears, analysing how they are articulated alternately in the territorial dimension of Turin's suburbs and in that of international Marian culture.
Obiettivo di questo lavoro è di cogliere il significato sociale dell’Immacolata Concezione presso una comunità di fedeli situata in un contesto di deindustrializzazione e marginalità in una località periurbana di Torino. Basato su una ricerca etnografica, il lavoro contestualizza, descrive e analizza le dinamiche sociali della comunità e ne mappa le geografie dell’esperienza mistica. Lungi dall’essere una rimanenza folklorica arcaica, destinata a sopperire nell’incontro con la modernizzazione, il culto mariano è da inserirsi a pieno titolo nelle dinamiche di costruzione della modernità. Inoltre, l’analisi storica delle radici culturali del dogma dell’Immacolata Concezione mostra che è impossibile separare la storia di questo simbolo centrale della cristianità dalla storia economica e politica all’interno del quale si è sviluppata questa icona, a cavallo tra globale e locale. La Vergine, quando appare, spesso lo fa per dare voce alle paure di un’intera società: la tesi disamina la natura di queste paure, analizzando come si articolano alternativamente nella dimensione territoriale delle periferie torinesi e in quella della cultura mariana internazionale.
Tra Sacro e Profano. Etnografia di un culto mariano in un contesto periurbano e post-industriale.
PERINA, MARIA LUDOVICA
2023/2024
Abstract
Obiettivo di questo lavoro è di cogliere il significato sociale dell’Immacolata Concezione presso una comunità di fedeli situata in un contesto di deindustrializzazione e marginalità in una località periurbana di Torino. Basato su una ricerca etnografica, il lavoro contestualizza, descrive e analizza le dinamiche sociali della comunità e ne mappa le geografie dell’esperienza mistica. Lungi dall’essere una rimanenza folklorica arcaica, destinata a sopperire nell’incontro con la modernizzazione, il culto mariano è da inserirsi a pieno titolo nelle dinamiche di costruzione della modernità. Inoltre, l’analisi storica delle radici culturali del dogma dell’Immacolata Concezione mostra che è impossibile separare la storia di questo simbolo centrale della cristianità dalla storia economica e politica all’interno del quale si è sviluppata questa icona, a cavallo tra globale e locale. La Vergine, quando appare, spesso lo fa per dare voce alle paure di un’intera società: la tesi disamina la natura di queste paure, analizzando come si articolano alternativamente nella dimensione territoriale delle periferie torinesi e in quella della cultura mariana internazionale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/163558