This thesis explores the CPIA (Centro per l’Istruzione degli Adulti) Adriano Olivetti as a complex space where life stories, students’ expectations, and educational practices intersect within the context of Italian society. The research, conducted during the 2023-2024 school year (November to March) at the Settimo Torinese location, is based on a qualitative anthropological study utilizing interviews and participant observation. The main objective was to investigate the concept of civic integration and analyze the intercultural and multicultural perspectives adopted in this educational context. The CPIA emerges as a fundamental space for intercultural integration, where students from diverse cultural backgrounds find opportunities for learning and interaction. However, the study also revealed some internal contradictions, tied to the influence of an often unconscious Eurocentric vision in the educational practices of some teachers. Despite these tensions, the CPIA is configured as an important platform for intercultural dialogue, capable of fostering integration and recognition of differences, while remaining open to further reflections and improvements. This analysis contributes to understanding how adult education can not only facilitate social inclusion but also stimulate a critical rethinking of educational practices in a more inclusive and culturally aware direction.
Questa tesi esplora il CPIA (Centro per l’Istruzione Adulti) Adriano Olivetti come luogo complesso in cui si intrecciano storie di vita, aspettative degli studenti e pratiche educative, nel contesto della società italiana. La ricerca, condotta durante l’anno scolastico 2023-2024 (novembre-marzo), nella sede di Settimo Torinese, si basa su uno studio qualitativo antropologico che ha impiegato interviste e osservazione partecipante. L’obiettivo principale è stato indagare il concetto di civic integration e analizzare le prospettive interculturali e multiculturali adottate in questo contesto educativo. Il CIPIA emerge come uno spazio fondamentale per l’integrazione interculturale, dove studenti provenienti da diverse realtà culturali trovano opportunità di apprendimento e confronto. Tuttavia, lo studio ha rivelato anche alcune contraddizioni interne, legate all’influenza di una visione eurocentrica, spesso inconsapevole, nelle pratiche educative di alcuni insegnanti. Nonostante queste tensioni, il CIPIA si configura come un’importante piattaforma per il dialogo interculturale, capace di promuovere l’integrazione e il riconoscimento delle differenze, pur rimanendo aperto a ulteriori riflessioni e miglioramenti. Questa analisi contribuisce a comprendere come l’educazione per adulti possa non solo facilitare l’inclusione sociale, ma anche stimolare un ripensamento critico delle pratiche educative in chiave più inclusiva e culturalmente consapevole.
“Il CPIA Adriano Olivetti: tra civic integration e intercultura”
PATTARO, SILVIA
2023/2024
Abstract
Questa tesi esplora il CPIA (Centro per l’Istruzione Adulti) Adriano Olivetti come luogo complesso in cui si intrecciano storie di vita, aspettative degli studenti e pratiche educative, nel contesto della società italiana. La ricerca, condotta durante l’anno scolastico 2023-2024 (novembre-marzo), nella sede di Settimo Torinese, si basa su uno studio qualitativo antropologico che ha impiegato interviste e osservazione partecipante. L’obiettivo principale è stato indagare il concetto di civic integration e analizzare le prospettive interculturali e multiculturali adottate in questo contesto educativo. Il CIPIA emerge come uno spazio fondamentale per l’integrazione interculturale, dove studenti provenienti da diverse realtà culturali trovano opportunità di apprendimento e confronto. Tuttavia, lo studio ha rivelato anche alcune contraddizioni interne, legate all’influenza di una visione eurocentrica, spesso inconsapevole, nelle pratiche educative di alcuni insegnanti. Nonostante queste tensioni, il CIPIA si configura come un’importante piattaforma per il dialogo interculturale, capace di promuovere l’integrazione e il riconoscimento delle differenze, pur rimanendo aperto a ulteriori riflessioni e miglioramenti. Questa analisi contribuisce a comprendere come l’educazione per adulti possa non solo facilitare l’inclusione sociale, ma anche stimolare un ripensamento critico delle pratiche educative in chiave più inclusiva e culturalmente consapevole.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/163555