By using the Yugoslav wars as a case study, I intend to show European dependence on American leadership when it comes to security issues. Indeed, I believe that the evolution of Western interest in the conflicts in the former Yugoslavia is revealing of the necessity of American meddling in European security matters – at least until the 2000s. The goal is to analyze the issue critically, reflecting on its causes and consequences, and its implications in the international arena. In a first chapter, some theories of international relations will be discussed in order to provide theoretical support for subsequent reflection. Realist and liberalist theories will be investigated in order to understand the evolution of relations between states and the creation of a system of collective security, focusing particularly on the relation between Europe and the United States. The second chapter will study the historical context of the phenomenon analyzed, in order to understand the political situation of the three main actors involved – Yugoslavia, the EU and the US – at the time of the events (1990s). The third chapter will focus on the diplomatic strategy initially adopted by Western states to intervene in the Yugoslav conflicts; an approach strongly desired by Europe, but in which the United States already managed to occupy a prominent position. Armed intervention, on the other hand, will be the subject of the fourth chapter: depending on the different conflicts, such intervention has taken different forms – sometimes of ambiguous legitimacy – but always characterized by strong American leadership with Europe in tow. Finally, the fifth chapter will be a critical reflection on what has been demonstrated above: an American influence in European security that is seemingly inevitable and welcome, but which nevertheless has dark sides and possibilities for contestation.
Utilizzando le guerre jugoslave come caso di studio, intendo mostrare la dipendenza europea dalla leadership americana quando si tratta di questioni di sicurezza. In effetti, credo che l'evoluzione dell'interesse occidentale nei conflitti nell'ex Jugoslavia sia rivelatrice della necessità dell'ingerenza americana nelle questioni di sicurezza europea, almeno fino agli anni 2000. L'obiettivo è analizzare la questione in modo critico, riflettendo sulle sue cause e conseguenze e sulle sue implicazioni nell'arena internazionale. Nel primo capitolo verranno discusse alcune teorie delle relazioni internazionali al fine di fornire un supporto teorico alla riflessione successiva. Le teorie realiste e liberali saranno esaminate per comprendere l'evoluzione delle relazioni tra gli Stati e la creazione di un sistema di sicurezza collettiva, concentrandosi in particolare sul rapporto tra Europa e Stati Uniti. Il secondo capitolo studierà il contesto storico del fenomeno analizzato, al fine di comprendere la situazione politica dei tre principali attori coinvolti – Jugoslavia, UE e USA – al momento degli eventi (anni '90). Il terzo capitolo si concentrerà sulla strategia diplomatica inizialmente adottata dagli Stati occidentali per intervenire nei conflitti jugoslavi; un approccio fortemente voluto dall'Europa, ma in cui gli Stati Uniti erano già riusciti a occupare una posizione di rilievo. L'intervento armato, invece, sarà l'argomento del quarto capitolo: a seconda dei diversi conflitti, tale intervento ha assunto forme diverse, a volte di ambigua legittimità, ma sempre caratterizzate da una forte leadership americana con l'Europa al seguito. Infine, il quinto capitolo sarà una riflessione critica su quanto sopra dimostrato: un'influenza americana nella sicurezza europea che sembra inevitabile e gradita, ma che tuttavia presenta lati oscuri e possibilità di contestazione.
“Europe’s peacekeeper”: American intervention and European vulnerability in the Yugoslav Wars (1991- 2001)
SOZZI, MARGHERITA
2023/2024
Abstract
Utilizzando le guerre jugoslave come caso di studio, intendo mostrare la dipendenza europea dalla leadership americana quando si tratta di questioni di sicurezza. In effetti, credo che l'evoluzione dell'interesse occidentale nei conflitti nell'ex Jugoslavia sia rivelatrice della necessità dell'ingerenza americana nelle questioni di sicurezza europea, almeno fino agli anni 2000. L'obiettivo è analizzare la questione in modo critico, riflettendo sulle sue cause e conseguenze e sulle sue implicazioni nell'arena internazionale. Nel primo capitolo verranno discusse alcune teorie delle relazioni internazionali al fine di fornire un supporto teorico alla riflessione successiva. Le teorie realiste e liberali saranno esaminate per comprendere l'evoluzione delle relazioni tra gli Stati e la creazione di un sistema di sicurezza collettiva, concentrandosi in particolare sul rapporto tra Europa e Stati Uniti. Il secondo capitolo studierà il contesto storico del fenomeno analizzato, al fine di comprendere la situazione politica dei tre principali attori coinvolti – Jugoslavia, UE e USA – al momento degli eventi (anni '90). Il terzo capitolo si concentrerà sulla strategia diplomatica inizialmente adottata dagli Stati occidentali per intervenire nei conflitti jugoslavi; un approccio fortemente voluto dall'Europa, ma in cui gli Stati Uniti erano già riusciti a occupare una posizione di rilievo. L'intervento armato, invece, sarà l'argomento del quarto capitolo: a seconda dei diversi conflitti, tale intervento ha assunto forme diverse, a volte di ambigua legittimità, ma sempre caratterizzate da una forte leadership americana con l'Europa al seguito. Infine, il quinto capitolo sarà una riflessione critica su quanto sopra dimostrato: un'influenza americana nella sicurezza europea che sembra inevitabile e gradita, ma che tuttavia presenta lati oscuri e possibilità di contestazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/163521