L'influenza ed il condizionamento della musica sul servizio in atlete di pallavolo femminile

The aim of this research study is to investigate how different musical speeds can affect both performance and psychological performance on the serve in female volleyball athletes. 15 participants (average age 25 ± 5 years) were selected based on specific inclusion and exclusion criteria, including being competitive volleyball athletes, being over 18 years old, having completed at least sixty months (five years) of consecutive volleyball practice and the absence of hearing problems or injuries, recent or not, that could compromise a successful serve; only players who played as attackers and/or setter were included in the experiment. The athletes were divided into three groups of five participants each and the experiment consisted of each of them performing 45 total serves, with the aim of sending the ball towards three specific areas of the opponent's court marked and divided with a tape; the serves were divided into three groups of 15, one for each type of musical speed: fast-tempo (MF, 120-140 BPM), slow-tempo (MS, 60-80 BPM) and without music (NM). Secondly, this research thesis investigated the psychological state of the athletes after the execution of the various serves through two questionnaires: the Borg CR-10 Scale, to examine the perceived fatigue based on the musical track, and the Feeling Scale, from the English Feeling Scale, to analyze how they felt during the different sessions of serves. The data relating to the serves were collected through a form created by both the experimenter and the team coach, while the specific data of the two tests were reported directly by the athletes. From the analysis of the data it emerged that listening to fast-tempo music positively influenced the effectiveness and precision of the serves, while slow-tempo music and the absence of music did not report significant differences at a statistical level; as for the results of the questionnaires, both gave positive results as they demonstrated that while listening to fast-tempo music the athletes perceived less fatigue and felt better. It is therefore recommended to use music in the phase preceding the service to improve its effectiveness.

L’obiettivo di questo studio di ricerca è indagare come la diversa velocità musicale possa influire sia a livello prestazionale che psicologico sul servizio in atlete di pallavolo femminile. Sono state selezionate 15 partecipanti (di età media 25 ± 5 anni) in base a specifici criteri di inclusione ed esclusione, tra cui essere atlete agoniste di pallavolo, avere un’età superiore ai 18 anni, aver conseguito almeno sessanta mesi (cinque anni) consecutivi di pratica della pallavolo e l’assenza di problematiche d’udito o infortuni, recenti o meno, che potessero compromettere una buona riuscita della battuta; sono state incluse nell’esperimento solo le giocatrici che ricoprivano il ruolo di attaccante e/o palleggiatrice. Le atlete sono state divise in tre gruppi da cinque partecipanti ciascuno e l’esperimento consisteva nell’eseguire 45 battute totali per ognuna di loro, con l’obiettivo di inviare la palla verso tre zone specifiche del campo avversario segnate e divise con un nastro; le battute sono state suddivise in tre gruppi da 15, una per ogni tipologia di velocità musicale: fast-tempo (MF, 120-140 BPM), slow-tempo (MS, 60-80 BPM) e senza musica (NM). In seconda battuta questa tesi di ricerca ha indagato lo stato psicologico delle atlete dopo l’esecuzione dei vari servizi tramite due questionari: la Scala di Borg CR-10, per esaminare la fatica percepita in base alla traccia musicale, e la Scala delle sensazioni, dall’inglese Feeling Scale, per analizzare come si sentissero durante le diverse sessioni di battute. I dati inerenti ai servizi sono stati raccolti tramite una scheda ad opera sia della sperimentatrice che dell’allenatore della squadra, mentre quelli specifici dei due test sono stati riportati direttamente dalle atlete. Dall’analisi dei dati è emerso che l’ascolto della musica fast-tempo ha influenzato positivamente l’efficacia e la precisione delle battute, mentre quella slow-tempo e l’assenza di musica non hanno riportato differenze significative a livello statistico; per quanto riguarda i risultati dei questionari, entrambi hanno dato esito positivo in quanto hanno dimostrato che durante l’ascolto della musica fast-tempo le atlete hanno percepito di meno il senso di fatica e si sono sentite meglio. È consigliato dunque l’utilizzo della musica nella fase precedente il servizio per migliorarne l’efficacia.