In this experimental work, the social perception of offenders is examined using the Stereotype Content Model (Fiske et al., 2002) which emphasizes the dimensions of warmth and competence. The aim is to identify the factors that influence and predict such perceptions in order to counteract them and thus reduce the phenomenon of stigmatization, which is a significant social problem as it hinders the reintegration of offenders into society and contributes to their marginalization. The study was conducted using an online questionnaire sent to a sample of Italian participants. The results show that the gender of the offender and the type of offense committed significantly influence social perceptions, while socio-demographic and experiential characteristics of the participants did not prove to be equally significant. These findings contribute to the understanding of perceptual dynamics and provide insights for the development of communication strategies and outreach programs aimed at promoting the reintegration of offenders by reducing stereotypes and social barriers, thereby fostering a more empathic society that is less prone to stigmatization and not guided by stereotypes and prejudices.
Questa tesi sperimentale esplora la percezione sociale nei confronti degli autori di reato attraverso il Modello del Contenuto degli Stereotipi (Fiske et al., 2002) che enfatizza la centralità delle dimensioni di calore e competenza. L’obiettivo è quello di identificare i fattori che influenzano e predicono tale percezione per riuscire a contrastarli e ridurre così il fenomeno della stigmatizzazione, la quale rappresenta una problematica sociale rilevante dato che ostacola il reinserimento degli autori di reato in società e contribuisce alla loro marginalizzazione. La ricerca è stata condotta mediante un questionario online che è stato somministrato ad un campione di partecipanti italiani. I risultati mostrano che il genere dell’autore del reato e il tipo di reato commesso influenzano significativamente la percezione sociale, mentre le caratteristiche socio-demografiche ed esperienziali dei partecipanti non si sono rivelate altrettanto significative. Tali risultati contribuiscono alla comprensione delle dinamiche percettive e offrono spunti per sviluppare strategie di comunicazione e programmi di sensibilizzazione volti a favorire il reinserimento degli autori di reato abbattendo stereotipi e barriere sociali e promuovendo in questo modo una società più empatica e meno incline alla stigmatizzazione che non si lasci guidare da stereotipi e pregiudizi.
Lo stigma criminale: un'indagine sulla percezione sociale degli autori di reato
TORTORA, LORENZA
2023/2024
Abstract
Questa tesi sperimentale esplora la percezione sociale nei confronti degli autori di reato attraverso il Modello del Contenuto degli Stereotipi (Fiske et al., 2002) che enfatizza la centralità delle dimensioni di calore e competenza. L’obiettivo è quello di identificare i fattori che influenzano e predicono tale percezione per riuscire a contrastarli e ridurre così il fenomeno della stigmatizzazione, la quale rappresenta una problematica sociale rilevante dato che ostacola il reinserimento degli autori di reato in società e contribuisce alla loro marginalizzazione. La ricerca è stata condotta mediante un questionario online che è stato somministrato ad un campione di partecipanti italiani. I risultati mostrano che il genere dell’autore del reato e il tipo di reato commesso influenzano significativamente la percezione sociale, mentre le caratteristiche socio-demografiche ed esperienziali dei partecipanti non si sono rivelate altrettanto significative. Tali risultati contribuiscono alla comprensione delle dinamiche percettive e offrono spunti per sviluppare strategie di comunicazione e programmi di sensibilizzazione volti a favorire il reinserimento degli autori di reato abbattendo stereotipi e barriere sociali e promuovendo in questo modo una società più empatica e meno incline alla stigmatizzazione che non si lasci guidare da stereotipi e pregiudizi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/163025