Capacity to stand trial in criminal proceedings is a significant procedural institution introduced in 1988 with the new Italian Code of Criminal Procedure. This thesis analyzes its dual legal and clinical-forensic nature through an interdisciplinary approach, examining both the procedural and psychological aspects of this important instrument that safeguards the constitutionally guaranteed right of defense. To this end, the work is divided into four main sections. The first traces the historical and regulatory evolution of the institution, deepening its relationship with the right to self-defense and its protection in the supranational context. The second section analyzes the practical and procedural aspects of expert assessment, examining the concept of legally relevant infirmity and the methodologies used by clinical-forensic experts. The third part explores the psychopathological dimension of procedural incapacity, with particular attention to the clinical conditions that can compromise it and the phenomenon of malingering during psychological assessment. The final section examines the procedural consequences of established incapacity, analyzing the institutions of process suspension and prescription, the issue of "eternal defendants," and the role of the special curator.
La capacità di partecipazione cosciente al processo penale è un importante istituto processualpenalistico introdotto nel 1988 con il nuovo codice di procedura penale italiano. Il presente elaborato ne analizza la duplice natura giuridica e clinico-forense con un approccio interdisciplinare, esaminando sia gli aspetti processuali che quelli psicologici di questo importante strumento di tutela del diritto di difesa costituzionalmente garantito. A tal fine, il lavoro si articola in quattro sezioni principali. La prima ripercorre l'evoluzione storico-normativa dell'istituto, approfondendo il suo rapporto con il diritto all'autodifesa e la sua tutela nel contesto sovranazionale. La seconda sezione analizza gli aspetti pratici e procedurali dell'accertamento peritale, esaminando il concetto di infermità giuridicamente rilevante e le metodologie utilizzate dagli esperti clinico-forensi. La terza parte esplora la dimensione psicopatologica dell'incapacità processuale, con particolare attenzione alle condizioni cliniche che possono comprometterla e al fenomeno della simulazione durante la valutazione psicologica. L'ultima sezione esamina le conseguenze procedurali dell'accertata incapacità, analizzando gli istituti della sospensione del processo e della prescrizione, la problematica degli "eterni giudicabili" e il ruolo del curatore speciale.
La capacità di partecipazione cosciente al processo penale: un'analisi integrata degli aspetti giuridici e clinico-forensi
IACOVINO, LAURA
2023/2024
Abstract
La capacità di partecipazione cosciente al processo penale è un importante istituto processualpenalistico introdotto nel 1988 con il nuovo codice di procedura penale italiano. Il presente elaborato ne analizza la duplice natura giuridica e clinico-forense con un approccio interdisciplinare, esaminando sia gli aspetti processuali che quelli psicologici di questo importante strumento di tutela del diritto di difesa costituzionalmente garantito. A tal fine, il lavoro si articola in quattro sezioni principali. La prima ripercorre l'evoluzione storico-normativa dell'istituto, approfondendo il suo rapporto con il diritto all'autodifesa e la sua tutela nel contesto sovranazionale. La seconda sezione analizza gli aspetti pratici e procedurali dell'accertamento peritale, esaminando il concetto di infermità giuridicamente rilevante e le metodologie utilizzate dagli esperti clinico-forensi. La terza parte esplora la dimensione psicopatologica dell'incapacità processuale, con particolare attenzione alle condizioni cliniche che possono comprometterla e al fenomeno della simulazione durante la valutazione psicologica. L'ultima sezione esamina le conseguenze procedurali dell'accertata incapacità, analizzando gli istituti della sospensione del processo e della prescrizione, la problematica degli "eterni giudicabili" e il ruolo del curatore speciale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/163010