Deficiency malnutrition, according to the WHO, affects approximately 390 million people annually. In Italy, malnutrition affects about 40% of the general population and increases to a prevalence of 53% among hospitalized patients. Malnutrition significantly raises healthcare costs in our system. This increase is correlated with prolonged hospital stays, more frequent readmissions, an increase in post-operative complications, and a greater worsening of the underlying disease. Additionally, malnutrition leads to a significant increase in morbidity and mortality, particularly among hospitalized patients. The definition and diagnosis of malnutrition have always been a topic of great debate in the literature. In 2019, based on global consensus, the GLIM criteria were established as the gold standard for identifying and diagnosing malnutrition, relying on six diagnostic criteria. Despite the introduction of GLIM, the AND developed a new method for diagnosing malnutrition, which they defined as the Nutrition-Focused Physical Exam (NFPE). However, in the literature, this tool has only been recognized as a support tool for nutritional diagnosis and not as a diagnostic pathway. The primary objective of this study is to assess the effectiveness of NFPE in identifying and staging malnutrition by comparing it with the gold standard GLIM criteria. The secondary objective is to evaluate the effectiveness of a nutritional intervention at the time of the diagnosis of the underlying disease. The study conducted is a cross-sectional observational study involving a sample of 56 patients recruited from the “A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino – Molinette Hospital” in the care departments of “Emergency and General Surgery & ER” and “General Surgery 2U.” The data collection consisted of performing NFPE first and then GLIM for malnutrition identification in each recruited patient. For the statistical analysis of the two diagnostic tests, Cohen’s K coefficient was used to measure agreement, and the Chi-Square Test was used for correlation. The sample was initially divided into two categories: normal nutrition and malnutrition, and then further subdivided into three categories: normal nutrition, moderate malnutrition, and severe malnutrition. Following statistical analysis with Cohen’s K coefficient between GLIM and NFPE, a strong agreement (K = 0.84) was observed between the normal nutrition and malnutrition groups, and a good agreement (K = 0.75) between the three groups: normal nutrition, moderate malnutrition, and severe malnutrition. The statistical analysis performed with the Chi-Square Test showed a p-value = 1 for the normal nutrition and malnutrition groups and a p-value = 0.97 for the three groups (normal nutrition, moderate malnutrition, and severe malnutrition). Therefore, as there is no statistical significance, it is inferred that the diagnosis of malnutrition between the two tests is the same. The study confirms that NFPE is an effective tool for diagnosing malnutrition and is practical in clinical settings. For future studies, it is suggested to include a larger sample size with a more homogeneous age range. The application of NFPE within the NCPT methodology is also recommended.

La malnutrizione per difetto, secondo OMS, colpisce circa 390 milioni di persone l’anno. In Italia la malnutrizione colpisce circa il 40% della popolazione generale, ed aumenta con una prevalenza del 53% nella popolazione ospedalizzata. La malnutrizione aumenta notevolmente le spese sanitarie del nostro sistema. Questo aumento è correlato ad aumentati tempi di degenza, riospedalizzazioni più frequenti, aumento di complicanze post-operatorie e una maggiore ingravescenza della patologia di base. Inoltre, la malnutrizione comporta un notevole aumento di morbilità e mortalità, in particolare tra i pazienti ospedalizzati. La definizione e diagnosi di malnutrizione, in letteratura sono sempre stato argomento di grande dibattito. Nel 2019, su consenso globale sono stati istituiti i GLIM criteria come gold-standard di identificazione e diagnosi della malnutrizione, che basano la diagnosi su 6 criteri diagnostici. Nonostante l’istituzione dei GLIM, l’AND ha ideato un nuovo metodo di diagnosi di malnutrizione che hanno definito come Esame Fisico Focalizzato allo Stato di Nutrizione (NFPE). Nonostante ciò, questo strumento, in letteratura, è stato solamente identificato come strumento a supporto della diagnosi nutrizionale e non come iter diagnostico. L’obiettivo primario di questo studio è quello di verificare l’efficacia dell’NFPE nell’identificazione e nello staging di malnutrizione, mettendolo a confronto con il gold standard GLIM criteria. L’obiettivo secondario è valutare l’efficacia di un intervento nutrizionale al momento della diagnosi della patologia di base Lo studio svolto è uno studio osservazionale trasversale che ha visto coinvolto un campione di 56 pazienti reclutati presso l’“A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino- presidio Molinette” nei dipartimenti assistenziali di “Chirurgia Generale d’Urgenza e PS” e “Chirurgia Generale 2U”. La raccolta dati consisteva nell’esecuzione di NFPE e poi GLIM per l’identificazione di malnutrizione su ogni paziente reclutato. Per l’analisi statistica dei due test diagnostici sono stati utilizzati il coefficiente K di Cohen per la concordanza e il Test Chi Quadro per correlazione. Il campione è stato diviso prima in 2 categorie di Normonutrizione e malnutrizione e poi suddiviso in 3 categoria: normonutrizione, malnutrizione moderata e malnutrizione severa A seguito dell’analisi statistica con il coefficiente k di Cohen tra GLIM e NFPE, è stata rilevata una forte concordanza (K=0,84) tra i due gruppi normonutrizione e malnutrizione ed una buona concordanza (K=0,75) tra i tre gruppi normonutrizione, malnutrizione modera e malnutrizione severa. Dall’analisi statistica effettuata con Test Chi Quadro, si evince un p-value=1 per i gruppi di normonutrizione e malnutrizione e un p-value=0,97 per i tre gruppi di normonutrizione, malnutrizione moderata e malnutrizione severa. Dunque, non essendoci significatività statistica si deduce che la diagnosi di malnutrizione tra i due test sia la medesima. Lo studio conferma come l’NFPE risulti uno strumento efficace per la diagnosi di malnutrizione e pratico a livello clinico. Si suggerisce, per gli studi futuri di trattare un numero campionario più elevato e in una fascia d’età più omogena. Si consiglia anche l’applicazione di NFPE nella metodologia NCPT.

L’esame fisico focalizzato alla valutazione dello stato nutrizionale come strumento di identificazione dello stato di malnutrizione in pazienti adulti degenti in un reparto di chirurgia

CAVAGLIÀ, ALESSANDRO PIETRO
2023/2024

Abstract

La malnutrizione per difetto, secondo OMS, colpisce circa 390 milioni di persone l’anno. In Italia la malnutrizione colpisce circa il 40% della popolazione generale, ed aumenta con una prevalenza del 53% nella popolazione ospedalizzata. La malnutrizione aumenta notevolmente le spese sanitarie del nostro sistema. Questo aumento è correlato ad aumentati tempi di degenza, riospedalizzazioni più frequenti, aumento di complicanze post-operatorie e una maggiore ingravescenza della patologia di base. Inoltre, la malnutrizione comporta un notevole aumento di morbilità e mortalità, in particolare tra i pazienti ospedalizzati. La definizione e diagnosi di malnutrizione, in letteratura sono sempre stato argomento di grande dibattito. Nel 2019, su consenso globale sono stati istituiti i GLIM criteria come gold-standard di identificazione e diagnosi della malnutrizione, che basano la diagnosi su 6 criteri diagnostici. Nonostante l’istituzione dei GLIM, l’AND ha ideato un nuovo metodo di diagnosi di malnutrizione che hanno definito come Esame Fisico Focalizzato allo Stato di Nutrizione (NFPE). Nonostante ciò, questo strumento, in letteratura, è stato solamente identificato come strumento a supporto della diagnosi nutrizionale e non come iter diagnostico. L’obiettivo primario di questo studio è quello di verificare l’efficacia dell’NFPE nell’identificazione e nello staging di malnutrizione, mettendolo a confronto con il gold standard GLIM criteria. L’obiettivo secondario è valutare l’efficacia di un intervento nutrizionale al momento della diagnosi della patologia di base Lo studio svolto è uno studio osservazionale trasversale che ha visto coinvolto un campione di 56 pazienti reclutati presso l’“A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino- presidio Molinette” nei dipartimenti assistenziali di “Chirurgia Generale d’Urgenza e PS” e “Chirurgia Generale 2U”. La raccolta dati consisteva nell’esecuzione di NFPE e poi GLIM per l’identificazione di malnutrizione su ogni paziente reclutato. Per l’analisi statistica dei due test diagnostici sono stati utilizzati il coefficiente K di Cohen per la concordanza e il Test Chi Quadro per correlazione. Il campione è stato diviso prima in 2 categorie di Normonutrizione e malnutrizione e poi suddiviso in 3 categoria: normonutrizione, malnutrizione moderata e malnutrizione severa A seguito dell’analisi statistica con il coefficiente k di Cohen tra GLIM e NFPE, è stata rilevata una forte concordanza (K=0,84) tra i due gruppi normonutrizione e malnutrizione ed una buona concordanza (K=0,75) tra i tre gruppi normonutrizione, malnutrizione modera e malnutrizione severa. Dall’analisi statistica effettuata con Test Chi Quadro, si evince un p-value=1 per i gruppi di normonutrizione e malnutrizione e un p-value=0,97 per i tre gruppi di normonutrizione, malnutrizione moderata e malnutrizione severa. Dunque, non essendoci significatività statistica si deduce che la diagnosi di malnutrizione tra i due test sia la medesima. Lo studio conferma come l’NFPE risulti uno strumento efficace per la diagnosi di malnutrizione e pratico a livello clinico. Si suggerisce, per gli studi futuri di trattare un numero campionario più elevato e in una fascia d’età più omogena. Si consiglia anche l’applicazione di NFPE nella metodologia NCPT.
Nutritional-Focused Physical Examination as a Tool for Identifying Malnutrition in Adult Patients Admitted to a Surgical Ward
Deficiency malnutrition, according to the WHO, affects approximately 390 million people annually. In Italy, malnutrition affects about 40% of the general population and increases to a prevalence of 53% among hospitalized patients. Malnutrition significantly raises healthcare costs in our system. This increase is correlated with prolonged hospital stays, more frequent readmissions, an increase in post-operative complications, and a greater worsening of the underlying disease. Additionally, malnutrition leads to a significant increase in morbidity and mortality, particularly among hospitalized patients. The definition and diagnosis of malnutrition have always been a topic of great debate in the literature. In 2019, based on global consensus, the GLIM criteria were established as the gold standard for identifying and diagnosing malnutrition, relying on six diagnostic criteria. Despite the introduction of GLIM, the AND developed a new method for diagnosing malnutrition, which they defined as the Nutrition-Focused Physical Exam (NFPE). However, in the literature, this tool has only been recognized as a support tool for nutritional diagnosis and not as a diagnostic pathway. The primary objective of this study is to assess the effectiveness of NFPE in identifying and staging malnutrition by comparing it with the gold standard GLIM criteria. The secondary objective is to evaluate the effectiveness of a nutritional intervention at the time of the diagnosis of the underlying disease. The study conducted is a cross-sectional observational study involving a sample of 56 patients recruited from the “A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino – Molinette Hospital” in the care departments of “Emergency and General Surgery & ER” and “General Surgery 2U.” The data collection consisted of performing NFPE first and then GLIM for malnutrition identification in each recruited patient. For the statistical analysis of the two diagnostic tests, Cohen’s K coefficient was used to measure agreement, and the Chi-Square Test was used for correlation. The sample was initially divided into two categories: normal nutrition and malnutrition, and then further subdivided into three categories: normal nutrition, moderate malnutrition, and severe malnutrition. Following statistical analysis with Cohen’s K coefficient between GLIM and NFPE, a strong agreement (K = 0.84) was observed between the normal nutrition and malnutrition groups, and a good agreement (K = 0.75) between the three groups: normal nutrition, moderate malnutrition, and severe malnutrition. The statistical analysis performed with the Chi-Square Test showed a p-value = 1 for the normal nutrition and malnutrition groups and a p-value = 0.97 for the three groups (normal nutrition, moderate malnutrition, and severe malnutrition). Therefore, as there is no statistical significance, it is inferred that the diagnosis of malnutrition between the two tests is the same. The study confirms that NFPE is an effective tool for diagnosing malnutrition and is practical in clinical settings. For future studies, it is suggested to include a larger sample size with a more homogeneous age range. The application of NFPE within the NCPT methodology is also recommended.
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