Oppositional Defiant Disorder (ODD) is a neuropsychiatric condition typified by persistent patterns of negativistic, defiant, and antagonistic behaviors, predominantly emerging in childhood and adolescence. This thesis adopts an interdisciplinary framework, intertwining pedagogy, neuropsychiatry, and sports, to explore the etiology, symptomatology, and multifaceted intervention strategies for ODD. The analysis begins by elucidating the interplay between genetic predispositions and environmental influences. Contemporary research underscores the role of genetic polymorphisms in modulating dopamine pathways, pivotal for impulse control and emotional regulation. Simultaneously, familial and educational environments are identified as critical determinants, with authoritative parenting styles proving superior in mitigating the disorder's impact compared to permissive or authoritarian approaches. A focal point of the study is the dissection of rage episodes, a defining characteristic of ODD, through a detailed examination of their sequential phases. The thesis advocates for prevention and management strategies rooted in an integrated approach, emphasizing consistency, the establishment of clear behavioral frameworks, and the deployment of evidence-based techniques such as positive reinforcement and "win-win" negotiation models. In academic and athletic contexts, the roles of educators and coaches are highlighted as instrumental in cultivating prosocial behaviors, fostering a spirit of initiative, and enhancing emotional self-regulation. Sporting activities, in particular, are presented as a potent medium for channeling the energies of individuals with ODD, simultaneously promoting social cohesion and relational competencies. Ultimately, the thesis underscores the indispensability of a holistic intervention paradigm, engaging the child, family, school, and sports milieu in a synergistic collaboration. Such an approach is posited to yield substantive advancements in the psychological, social, and physical well-being of individuals affected by ODD, offering a pathway toward their comprehensive development and integration.
Il Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP) è una condizione neuropsichiatrica caratterizzata da comportamenti negativistici, ostili e provocatori, che si manifesta prevalentemente in età infantile e adolescenziale. Questa tesi esplora il DOP attraverso un approccio interdisciplinare che connette pedagogia, neuropsichiatria e sport, con l’obiettivo di analizzare le cause, i sintomi e le strategie di intervento. In primo luogo, il lavoro approfondisce i fattori genetici e ambientali alla base del DOP. Ricerche recenti evidenziano il ruolo delle varianti genetiche nella regolazione della dopamina, un neurotrasmettitore cruciale per il controllo degli impulsi e delle emozioni. Parallelamente, il contesto familiare e scolastico rappresentano fattori determinanti nel favorire o mitigare l'insorgenza e l'intensità dei sintomi, con stili educativi autorevoli che si dimostrano più efficaci nella gestione del disturbo rispetto a quelli permissivi o autoritari. Le crisi di rabbia, elemento distintivo del DOP, vengono analizzate nelle loro fasi, come proposto da modelli teorici che offrono strumenti utili per la loro gestione. La tesi propone strategie di prevenzione e intervento che integrano approcci psicologici, pedagogici e sportivi, sottolineando l'importanza della coerenza, della chiarezza delle regole e dell'utilizzo di tecniche educative come il rinforzo positivo e il "win-win". Nel contesto scolastico e sportivo, il lavoro evidenzia l'importanza del ruolo degli insegnanti e degli allenatori come figure chiave nella promozione di competenze prosociali, spirito di iniziativa e capacità di autocontrollo. L'attività sportiva, in particolare, viene esplorata come uno strumento efficace per canalizzare l'energia dei ragazzi affetti da DOP, favorendo al contempo lo sviluppo di abilità sociali e relazionali. Infine, la tesi sottolinea l'importanza di un modello di intervento integrato, che coinvolga il bambino, la famiglia, la scuola e il contesto sportivo. Solo attraverso una collaborazione interdisciplinare e un approccio personalizzato è possibile garantire un miglioramento significativo del benessere psicologico, sociale e fisico dei soggetti affetti da DOP.
DOP e Contesti Educativi: Un Modello Integrato tra Famiglia, Scuola e Attività Sportive
DE NIGRIS, ENRICO
2024/2025
Abstract
Il Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP) è una condizione neuropsichiatrica caratterizzata da comportamenti negativistici, ostili e provocatori, che si manifesta prevalentemente in età infantile e adolescenziale. Questa tesi esplora il DOP attraverso un approccio interdisciplinare che connette pedagogia, neuropsichiatria e sport, con l’obiettivo di analizzare le cause, i sintomi e le strategie di intervento. In primo luogo, il lavoro approfondisce i fattori genetici e ambientali alla base del DOP. Ricerche recenti evidenziano il ruolo delle varianti genetiche nella regolazione della dopamina, un neurotrasmettitore cruciale per il controllo degli impulsi e delle emozioni. Parallelamente, il contesto familiare e scolastico rappresentano fattori determinanti nel favorire o mitigare l'insorgenza e l'intensità dei sintomi, con stili educativi autorevoli che si dimostrano più efficaci nella gestione del disturbo rispetto a quelli permissivi o autoritari. Le crisi di rabbia, elemento distintivo del DOP, vengono analizzate nelle loro fasi, come proposto da modelli teorici che offrono strumenti utili per la loro gestione. La tesi propone strategie di prevenzione e intervento che integrano approcci psicologici, pedagogici e sportivi, sottolineando l'importanza della coerenza, della chiarezza delle regole e dell'utilizzo di tecniche educative come il rinforzo positivo e il "win-win". Nel contesto scolastico e sportivo, il lavoro evidenzia l'importanza del ruolo degli insegnanti e degli allenatori come figure chiave nella promozione di competenze prosociali, spirito di iniziativa e capacità di autocontrollo. L'attività sportiva, in particolare, viene esplorata come uno strumento efficace per canalizzare l'energia dei ragazzi affetti da DOP, favorendo al contempo lo sviluppo di abilità sociali e relazionali. Infine, la tesi sottolinea l'importanza di un modello di intervento integrato, che coinvolga il bambino, la famiglia, la scuola e il contesto sportivo. Solo attraverso una collaborazione interdisciplinare e un approccio personalizzato è possibile garantire un miglioramento significativo del benessere psicologico, sociale e fisico dei soggetti affetti da DOP.File | Dimensione | Formato | |
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