Tennis is a sport that requires not only exceptional technical and physical abilities but also extraordinary mental resilience. Unlike many other sports, where external support and teamwork can help regulate emotions, tennis is an individual sport in which athletes must manage their emotions independently, often in high-pressure situations. The ability to control emotions plays a decisive role in an athlete’s success or failure, influencing concentration, motivation, and decision-making skills, particularly in crucial moments. This thesis aims to explore the complex interaction between psychological and emotional factors in tennis, emphasizing their impact on sports performance and examining effective emotional regulation strategies that can help athletes optimize their performance under pressure. A fundamental aspect of this research is the distinction between functional and dysfunctional emotions, both positive and negative, and their effects on competitive performance. While emotions such as anger, anxiety, and fear are often seen as hindrances to success, recent studies suggest that, when properly managed, these emotions can be transformed into valuable assets, enhancing determination, focus, and resilience. Through the IZOF model (Individual Zones of Optimal Functioning), this thesis explores how each athlete has a unique “optimal emotional activation zone,” within which performance is maximized. Recognizing and modulating one's level of emotional activation is therefore a crucial skill for maintaining mental clarity, stability, and peak performance during matches. To navigate these psychological challenges, both professional and amateur tennis players rely on various emotional management techniques, which are examined in detail in this study. Self-talk, or internal dialogue, has been identified as a powerful strategy to replace negative thoughts with positive, motivational affirmations, directly influencing self-confidence and emotional regulation. Imagery, or mental visualization, enables athletes to anticipate match scenarios and enhance psychological preparation through cognitive simulations, allowing them to mentally rehearse critical moments before they happen. Mindfulness, another key technique, helps players develop greater awareness of the present moment, reducing anxiety and improving their ability to handle high-stress situations with composure.

Il tennis è uno sport che richiede non solo eccezionali abilità tecniche e fisiche, ma anche una straordinaria resilienza mentale. A differenza di molti altri sport, dove il supporto esterno e il lavoro di squadra possono aiutare a regolare le emozioni, il tennis è uno sport individuale in cui gli atleti devono gestire le proprie emozioni in modo indipendente, spesso in situazioni di alta pressione. La capacità di controllare le emozioni gioca un ruolo decisivo nel successo o nel fallimento di un atleta, influenzando la concentrazione, la motivazione e le capacità decisionali, in particolare nei momenti cruciali. Questa tesi si propone di esplorare la complessa interazione tra fattori psicologici ed emozionali nel tennis, mettendo in evidenza il loro impatto sulla prestazione sportiva e analizzando le strategie efficaci di regolazione emotiva che possono aiutare gli atleti a ottimizzare le loro prestazioni sotto pressione. Un aspetto fondamentale di questa ricerca è la distinzione tra emozioni funzionali e disfunzionali, sia positive che negative, e il loro effetto sulla performance competitiva. Sebbene emozioni come rabbia, ansia e paura siano spesso viste come ostacoli al successo, studi recenti suggeriscono che, se gestite correttamente, queste emozioni possano essere trasformate in risorse preziose, potenziando determinazione, concentrazione e resilienza. Attraverso il modello IZOF (Individual Zones of Optimal Functioning), questa tesi esplora come ogni atleta abbia una "zona di attivazione emotiva ottimale" unica, all'interno della quale la prestazione è massimizzata. Riconoscere e modulare il proprio livello di attivazione emotiva è quindi una competenza cruciale per mantenere chiarezza mentale, stabilità e prestazioni al massimo livello durante le partite. Per affrontare queste sfide psicologiche, sia i tennisti professionisti che quelli amatoriali si affidano a diverse tecniche di gestione emotiva, che vengono esaminate in dettaglio in questo studio. Il self-talk, o dialogo interno, è stato identificato come una strategia potente per sostituire i pensieri negativi con affermazioni positive e motivanti, influenzando direttamente la fiducia in se stessi e la regolazione emotiva. L’imagery, o visualizzazione mentale, consente agli atleti di anticipare scenari di partita e migliorare la preparazione psicologica attraverso simulazioni cognitive, permettendo loro di fare delle prove mentali dei momenti critici prima che accadano. La mindfulness, un’altra tecnica chiave, aiuta i giocatori a sviluppare una maggiore consapevolezza del momento presente, riducendo l’ansia e migliorando la loro capacità di affrontare situazioni di alta pressione con compostezza.

Gestione emotiva nel tennis

BUCCI, SILVIA
2024/2025

Abstract

Il tennis è uno sport che richiede non solo eccezionali abilità tecniche e fisiche, ma anche una straordinaria resilienza mentale. A differenza di molti altri sport, dove il supporto esterno e il lavoro di squadra possono aiutare a regolare le emozioni, il tennis è uno sport individuale in cui gli atleti devono gestire le proprie emozioni in modo indipendente, spesso in situazioni di alta pressione. La capacità di controllare le emozioni gioca un ruolo decisivo nel successo o nel fallimento di un atleta, influenzando la concentrazione, la motivazione e le capacità decisionali, in particolare nei momenti cruciali. Questa tesi si propone di esplorare la complessa interazione tra fattori psicologici ed emozionali nel tennis, mettendo in evidenza il loro impatto sulla prestazione sportiva e analizzando le strategie efficaci di regolazione emotiva che possono aiutare gli atleti a ottimizzare le loro prestazioni sotto pressione. Un aspetto fondamentale di questa ricerca è la distinzione tra emozioni funzionali e disfunzionali, sia positive che negative, e il loro effetto sulla performance competitiva. Sebbene emozioni come rabbia, ansia e paura siano spesso viste come ostacoli al successo, studi recenti suggeriscono che, se gestite correttamente, queste emozioni possano essere trasformate in risorse preziose, potenziando determinazione, concentrazione e resilienza. Attraverso il modello IZOF (Individual Zones of Optimal Functioning), questa tesi esplora come ogni atleta abbia una "zona di attivazione emotiva ottimale" unica, all'interno della quale la prestazione è massimizzata. Riconoscere e modulare il proprio livello di attivazione emotiva è quindi una competenza cruciale per mantenere chiarezza mentale, stabilità e prestazioni al massimo livello durante le partite. Per affrontare queste sfide psicologiche, sia i tennisti professionisti che quelli amatoriali si affidano a diverse tecniche di gestione emotiva, che vengono esaminate in dettaglio in questo studio. Il self-talk, o dialogo interno, è stato identificato come una strategia potente per sostituire i pensieri negativi con affermazioni positive e motivanti, influenzando direttamente la fiducia in se stessi e la regolazione emotiva. L’imagery, o visualizzazione mentale, consente agli atleti di anticipare scenari di partita e migliorare la preparazione psicologica attraverso simulazioni cognitive, permettendo loro di fare delle prove mentali dei momenti critici prima che accadano. La mindfulness, un’altra tecnica chiave, aiuta i giocatori a sviluppare una maggiore consapevolezza del momento presente, riducendo l’ansia e migliorando la loro capacità di affrontare situazioni di alta pressione con compostezza.
Emotional management in tennis
Tennis is a sport that requires not only exceptional technical and physical abilities but also extraordinary mental resilience. Unlike many other sports, where external support and teamwork can help regulate emotions, tennis is an individual sport in which athletes must manage their emotions independently, often in high-pressure situations. The ability to control emotions plays a decisive role in an athlete’s success or failure, influencing concentration, motivation, and decision-making skills, particularly in crucial moments. This thesis aims to explore the complex interaction between psychological and emotional factors in tennis, emphasizing their impact on sports performance and examining effective emotional regulation strategies that can help athletes optimize their performance under pressure. A fundamental aspect of this research is the distinction between functional and dysfunctional emotions, both positive and negative, and their effects on competitive performance. While emotions such as anger, anxiety, and fear are often seen as hindrances to success, recent studies suggest that, when properly managed, these emotions can be transformed into valuable assets, enhancing determination, focus, and resilience. Through the IZOF model (Individual Zones of Optimal Functioning), this thesis explores how each athlete has a unique “optimal emotional activation zone,” within which performance is maximized. Recognizing and modulating one's level of emotional activation is therefore a crucial skill for maintaining mental clarity, stability, and peak performance during matches. To navigate these psychological challenges, both professional and amateur tennis players rely on various emotional management techniques, which are examined in detail in this study. Self-talk, or internal dialogue, has been identified as a powerful strategy to replace negative thoughts with positive, motivational affirmations, directly influencing self-confidence and emotional regulation. Imagery, or mental visualization, enables athletes to anticipate match scenarios and enhance psychological preparation through cognitive simulations, allowing them to mentally rehearse critical moments before they happen. Mindfulness, another key technique, helps players develop greater awareness of the present moment, reducing anxiety and improving their ability to handle high-stress situations with composure.
CASALE, LUIGI
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/162904