In recent decades, climate change has ceased to be merely an environmental issue; it has become increasingly clear that it is also a global social, economic, and political crisis. The effects of climate change are not limited to rising temperatures or the increased frequency of extreme weather events; they are deeply intertwined with social inequalities, such as food security and access to basic resources. This study aims to explore specifically how climate change affects food security and contributes to the formation of so-called "food deserts"—areas where access to fresh and healthy food is extremely limited. Furthermore, the research focuses on the role of systemic racism in the United States in maintaining and exacerbating these disparities, with particular attention to the case of Hurricane Katrina and the population of New Orleans. Food deserts are traditionally considered an urban phenomenon, linked to racial and economic segregation dynamics. However, the increasing frequency of extreme climate events raises a fundamental question: can climate change be a determining factor in the creation of new food deserts? Hurricane Katrina, which devastated the city of New Orleans in 2005, represents a striking example of this intersection between climate crisis and social inequality. Katrina caused widespread destruction and the loss of essential infrastructure, but it disproportionately affected African American communities, exacerbating food insecurity and revealing the crucial role of systemic racial discrimination in emergency response and recovery efforts. Through an analysis of the mechanisms linking food deserts to extreme climate events and structural racism, this thesis aims to demonstrate that food deserts are not solely an urban problem tied to economic and racial segregation but can also be the result of natural disasters caused by climate change. In this sense, the study seeks to offer a broader perspective on the phenomenon, highlighting how climate injustice and racial injustice are deeply interconnected. This work is structured into three chapters. The first introduces the concept of the sociology of climate change, analyzing the interconnection between climate and agriculture and discussing adaptation and mitigation strategies. The second chapter focuses on food security and its links to the Sustainable Development Goals (SDGs), with particular emphasis on the relationship between climate change and food deserts. It delves into the case of post-Katrina New Orleans and how the disaster accelerated processes of food exclusion. Additionally, it examines significant cases from cities such as Cape Town and explores innovative methods for addressing urban food deserts, such as Urban Agroforestry—an approach that integrates sustainable urban space management with agriculture. Finally, the third chapter, after a historical analysis of racial segregation in the United States, discusses how racial policies have contributed to the formation of food deserts in disadvantaged areas, with a particular focus on post-Katrina New Orleans. Moreover, three case studies from Belgium, the Netherlands, and Spain will be presented to provide insight into the phenomenon of food deserts in Europe and how it differs from the American context.
INTRODUZIONE Negli ultimi decenni, il cambiamento climatico ha smesso di essere una sola questione ambientale ma è sempre più chiaro che sia anche una crisi sociale, economica e politica di portata globale. Gli effetti delle alterazioni climatiche non si limitano all’aumento delle temperature o alla maggiore frequenza di eventi meteorologici estremi, ma si intrecciano profondamente con fenomeni di disuguaglianza sociale, come la sicurezza alimentare e l’accesso alle risorse di base. Questo lavoro si propone di esplorare nello specifico come il cambiamento climatico influenzi la sicurezza alimentare e contribuisca alla formazione dei cosiddetti "food desert", aree in cui l'accesso a cibo sano e fresco è estremamente limitato. Inoltre, la ricerca si concentra su il ruolo che ha il razzismo sistemico negli Stati Uniti nel conservare e aggravare queste disparità, con particolare attenzione al caso dell'uragano Katrina e alla popolazione di New Orleans. I food desert sono tradizionalmente considerati un fenomeno urbano, legato a dinamiche di segregazione razziale ed economica. Tuttavia, il verificarsi sempre più frequente di eventi climatici estremi solleva una questione fondamentale: il cambiamento climatico può essere un fattore determinante nella creazione di nuovi food desert? L’uragano Katrina, che nel 2005 devastò la città di New Orleans, rappresenta un caso emblematico di questa intersezione tra crisi climatica e disuguaglianza sociale. Katrina causò distruzione diffusa e la perdita di infrastrutture essenziali, ma colpì in modo sproporzionato le comunità afroamericane, esacerbando l’insicurezza alimentare e rivelando il ruolo cruciale delle discriminazioni razziali sistemiche nella gestione dell’emergenza. Attraverso un’analisi dei meccanismi che legano i food desert agli eventi climatici estremi e alle dinamiche di razzismo strutturale, la tesi vuole dimostrare come i food desert non siano esclusivamente un problema urbano legato alla segregazione economica e razziale, ma che possono anche essere il risultato di catastrofi naturali dovute al cambiamento climatico. In questo senso, l'elaborato si propone anche di offrire un quadro più ampio del fenomeno, evidenziando come l’ingiustizia climatica e l’ingiustizia razziale siano profondamente interconnesse. Il presente lavoro si articola in tre capitoli. Il primo introduce il concetto di sociologia del cambiamento climatico, analizzando l’interconnessione tra clima e agricoltura e le misure di adattamento e mitigazione. Il secondo capitolo si focalizza sul tema della sicurezza alimentare e dei suoi legami con i Sustainable Development Goals (SDGs), si concentra inoltre sul rapporto tra cambiamento climatico e deserti alimentari, approfondendo il caso di New Orleans post-Katrina e il modo in cui il disastro ha accelerato dinamiche di esclusione alimentare. Verranno anche esaminati casi significativi di città come Cape Town, e analizzati metodi innovativi per affrontare i deserti alimentari urbani, come il Urban Agroforestry, un approccio che integra la gestione sostenibile degli spazi urbani e l’agricoltura. Infine il terzo capitolo, dopo un'analisi storica della segregazione razziale negli Stati Uniti, discute come le politiche razziali abbiano contribuito alla formazione dei food deserts nelle aree più svantaggiate, con un focus particolare su New Orleans dopo l'uragano Katrina. In aggiunta, verranno presentati tre studi condotti in Belgio, Olanda e Spagna, per mettere una lente anche al fenomeno dei food deserts europeo e come si distingue da quello statunitense.
Food desert e ingiustizia climatico-razziale: il caso dell'Uragano Katrina e il suo impatto sulle comunità afroamericane
INNOCENTI, CHIARA
2023/2024
Abstract
INTRODUZIONE Negli ultimi decenni, il cambiamento climatico ha smesso di essere una sola questione ambientale ma è sempre più chiaro che sia anche una crisi sociale, economica e politica di portata globale. Gli effetti delle alterazioni climatiche non si limitano all’aumento delle temperature o alla maggiore frequenza di eventi meteorologici estremi, ma si intrecciano profondamente con fenomeni di disuguaglianza sociale, come la sicurezza alimentare e l’accesso alle risorse di base. Questo lavoro si propone di esplorare nello specifico come il cambiamento climatico influenzi la sicurezza alimentare e contribuisca alla formazione dei cosiddetti "food desert", aree in cui l'accesso a cibo sano e fresco è estremamente limitato. Inoltre, la ricerca si concentra su il ruolo che ha il razzismo sistemico negli Stati Uniti nel conservare e aggravare queste disparità, con particolare attenzione al caso dell'uragano Katrina e alla popolazione di New Orleans. I food desert sono tradizionalmente considerati un fenomeno urbano, legato a dinamiche di segregazione razziale ed economica. Tuttavia, il verificarsi sempre più frequente di eventi climatici estremi solleva una questione fondamentale: il cambiamento climatico può essere un fattore determinante nella creazione di nuovi food desert? L’uragano Katrina, che nel 2005 devastò la città di New Orleans, rappresenta un caso emblematico di questa intersezione tra crisi climatica e disuguaglianza sociale. Katrina causò distruzione diffusa e la perdita di infrastrutture essenziali, ma colpì in modo sproporzionato le comunità afroamericane, esacerbando l’insicurezza alimentare e rivelando il ruolo cruciale delle discriminazioni razziali sistemiche nella gestione dell’emergenza. Attraverso un’analisi dei meccanismi che legano i food desert agli eventi climatici estremi e alle dinamiche di razzismo strutturale, la tesi vuole dimostrare come i food desert non siano esclusivamente un problema urbano legato alla segregazione economica e razziale, ma che possono anche essere il risultato di catastrofi naturali dovute al cambiamento climatico. In questo senso, l'elaborato si propone anche di offrire un quadro più ampio del fenomeno, evidenziando come l’ingiustizia climatica e l’ingiustizia razziale siano profondamente interconnesse. Il presente lavoro si articola in tre capitoli. Il primo introduce il concetto di sociologia del cambiamento climatico, analizzando l’interconnessione tra clima e agricoltura e le misure di adattamento e mitigazione. Il secondo capitolo si focalizza sul tema della sicurezza alimentare e dei suoi legami con i Sustainable Development Goals (SDGs), si concentra inoltre sul rapporto tra cambiamento climatico e deserti alimentari, approfondendo il caso di New Orleans post-Katrina e il modo in cui il disastro ha accelerato dinamiche di esclusione alimentare. Verranno anche esaminati casi significativi di città come Cape Town, e analizzati metodi innovativi per affrontare i deserti alimentari urbani, come il Urban Agroforestry, un approccio che integra la gestione sostenibile degli spazi urbani e l’agricoltura. Infine il terzo capitolo, dopo un'analisi storica della segregazione razziale negli Stati Uniti, discute come le politiche razziali abbiano contribuito alla formazione dei food deserts nelle aree più svantaggiate, con un focus particolare su New Orleans dopo l'uragano Katrina. In aggiunta, verranno presentati tre studi condotti in Belgio, Olanda e Spagna, per mettere una lente anche al fenomeno dei food deserts europeo e come si distingue da quello statunitense.File | Dimensione | Formato | |
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Elaborato finale Tesi di Laurea- Innocenti Chiara.pdf
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Descrizione: Tesi di Laurea - Innocenti Chiara Matricola:1031996
Relatore: Dario Padovan
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/162855