In recent decades, the environmental crisis has become one of the greatest global challenges, with tangible effects on ecosystems and human communities. Among the many facets of this crisis, water scarcity stands out as one of the most urgent emergencies, with significant impact for numerous regions, including the Mediterranean area. Climate change is accelerating and exacerbating this crisis. The rise in average world temperature has led to increasingly long and dry summers, with more frequent and intense droughts that further reduce the availability of water resources. In particular, Sicily is facing a growing water resource crisis, and the effects of climate change are particularly evident: decreasing rainfall, combined with rising temperatures, is leading to the rapid depletion of water basins and aquifers. The region may encounter increasingly arid conditions in the future, placing additional pressure on water supplies and making them ever more difficult to secure. This situation is further exacerbated by mismanagement of water infrastructure, characterized by outdated networks with losses of about 50% of the water transported through pipelines, and a lack of investment in maintenance. Water is a fundamental resource for life, crucial for human survival and economic well-being. In Sicily, where the arid climate makes water indispensable for agriculture, tourism, and the daily needs of the population, the water crisis has reached alarming levels. Reservoirs reduced to muddy puddles and water rationing in households are now common sights. As of September 2024, Sicilian reservoirs contained only 60 million cubic meters of water, compared to 300 million the previous year in the same period. This dramatic decline raises an urgent question: is the current model of water resource management adequate to address and contain this environmental and social crisis?

Negli ultimi decenni, la crisi ambientale è divenuta una delle maggiori sfide globali con effetti tangibili su ecosistemi e comunità umane. Tra i molteplici aspetti di questa crisi, la scarsità idrica rappresenta una delle emergenze più pressanti, con ripercussioni significative su numerosi territori, tra cui l'area mediterranea. Il cambiamento climatico sta accelerando e aggravando questa crisi. L’aumento delle temperature medie globali ha portato a estati sempre più lunghe e secche, con periodi di siccità più frequenti e intensi che riducono ulteriormente la disponibilità di risorse idriche. In particolare, la Sicilia si trova a fronteggiare una crescente crisi delle risorse idriche e gli effetti del cambiamento climatico sono particolarmente evidenti: la diminuzione delle precipitazioni, accompagnata da un incremento delle temperature, contribuendo a un impoverimento sempre più rapido dei bacini idrici e delle falde acquifere. La regione potrebbe affrontare condizioni climatiche sempre più aride in futuro, aumentando la pressione sulle risorse idriche e rendendo sempre più difficile il loro approvvigionamento. Questa situazione è ulteriormente aggravata dalla cattiva gestione delle infrastrutture idriche, caratterizzate da reti obsolete con perdite del circa 50% di acqua trasportata lungo le condutture e mancanza di investimenti per la manutenzione. L'acqua, risorsa fondamentale per la vita, è cruciale per la sopravvivenza umana e il benessere economico. In Sicilia, dove il clima arido rende l'acqua indispensabile per l'agricoltura, il turismo e il fabbisogno quotidiano della popolazione, la crisi idrica ha raggiunto livelli preoccupanti. Bacini idrici ridotti a pozzanghere di fango e acqua razionata nelle abitazioni sono immagini ormai comuni. A settembre 2024, gli invasi siciliani contenevano solo 60 milioni di metri cubi d'acqua, contro i 300 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. Questo drammatico calo mette in luce una domanda urgente: il modello attuale di gestione delle risorse idriche è adeguato per affrontare e contenere questa crisi ambientale e sociale?

La crisi idrica in Sicilia: strumenti di governo e profili di (in)giustizia distributiva

D'ANNA, SIMONA
2023/2024

Abstract

Negli ultimi decenni, la crisi ambientale è divenuta una delle maggiori sfide globali con effetti tangibili su ecosistemi e comunità umane. Tra i molteplici aspetti di questa crisi, la scarsità idrica rappresenta una delle emergenze più pressanti, con ripercussioni significative su numerosi territori, tra cui l'area mediterranea. Il cambiamento climatico sta accelerando e aggravando questa crisi. L’aumento delle temperature medie globali ha portato a estati sempre più lunghe e secche, con periodi di siccità più frequenti e intensi che riducono ulteriormente la disponibilità di risorse idriche. In particolare, la Sicilia si trova a fronteggiare una crescente crisi delle risorse idriche e gli effetti del cambiamento climatico sono particolarmente evidenti: la diminuzione delle precipitazioni, accompagnata da un incremento delle temperature, contribuendo a un impoverimento sempre più rapido dei bacini idrici e delle falde acquifere. La regione potrebbe affrontare condizioni climatiche sempre più aride in futuro, aumentando la pressione sulle risorse idriche e rendendo sempre più difficile il loro approvvigionamento. Questa situazione è ulteriormente aggravata dalla cattiva gestione delle infrastrutture idriche, caratterizzate da reti obsolete con perdite del circa 50% di acqua trasportata lungo le condutture e mancanza di investimenti per la manutenzione. L'acqua, risorsa fondamentale per la vita, è cruciale per la sopravvivenza umana e il benessere economico. In Sicilia, dove il clima arido rende l'acqua indispensabile per l'agricoltura, il turismo e il fabbisogno quotidiano della popolazione, la crisi idrica ha raggiunto livelli preoccupanti. Bacini idrici ridotti a pozzanghere di fango e acqua razionata nelle abitazioni sono immagini ormai comuni. A settembre 2024, gli invasi siciliani contenevano solo 60 milioni di metri cubi d'acqua, contro i 300 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. Questo drammatico calo mette in luce una domanda urgente: il modello attuale di gestione delle risorse idriche è adeguato per affrontare e contenere questa crisi ambientale e sociale?
Water crisis in Sicily: governance and (in)justice
In recent decades, the environmental crisis has become one of the greatest global challenges, with tangible effects on ecosystems and human communities. Among the many facets of this crisis, water scarcity stands out as one of the most urgent emergencies, with significant impact for numerous regions, including the Mediterranean area. Climate change is accelerating and exacerbating this crisis. The rise in average world temperature has led to increasingly long and dry summers, with more frequent and intense droughts that further reduce the availability of water resources. In particular, Sicily is facing a growing water resource crisis, and the effects of climate change are particularly evident: decreasing rainfall, combined with rising temperatures, is leading to the rapid depletion of water basins and aquifers. The region may encounter increasingly arid conditions in the future, placing additional pressure on water supplies and making them ever more difficult to secure. This situation is further exacerbated by mismanagement of water infrastructure, characterized by outdated networks with losses of about 50% of the water transported through pipelines, and a lack of investment in maintenance. Water is a fundamental resource for life, crucial for human survival and economic well-being. In Sicily, where the arid climate makes water indispensable for agriculture, tourism, and the daily needs of the population, the water crisis has reached alarming levels. Reservoirs reduced to muddy puddles and water rationing in households are now common sights. As of September 2024, Sicilian reservoirs contained only 60 million cubic meters of water, compared to 300 million the previous year in the same period. This dramatic decline raises an urgent question: is the current model of water resource management adequate to address and contain this environmental and social crisis?
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/162854