This thesis aims to explore the phenomenon of populism from a political and communicative perspective, focusing on the paradigmatic case of Donald Trump and the MAGA (“Make America Great Again”) movement. The analysis seeks to decipher the distinctive features of Trumpian political communication and the intricate relationship between truth and perception. In doing so, it aims to understand how the communication strategies employed contributed to Trump’s electoral success and the consolidation of the MAGA movement, thereby redefining populism in the digital age. Through the analysis of electoral campaigns, communication style, and the use of social media, the objective is to examine how Trump has transformed the relationship between the leader, public opinion, and representative democracy. To address this inquiry, the thesis adopts a predominantly qualitative approach, structured into four main chapters. The first chapter provides the theoretical foundation of the research, introducing the phenomenon of populism in its conceptual complexity. By comparing different approaches – including the ideational, strategic, and discursive perspectives – the chapter highlights how populism spans the ideological spectrum, manifesting in diverse contexts. It also briefly examines the historical roots of populism, from the emergence of the People’s Party in the United States in the late 19th century to the totalitarian experiences of the 20th century. The role of economic and social crises in fostering the rise of populist movements is analyzed, along with the correlation between nationalism and contemporary populism, delving into the dynamics of the disconnect between citizenship and traditional parties. Finally, the relationship between populism and public opinion is explored as a tool for defining and legitimizing populist political agendas. The second chapter is dedicated to Donald Trump, focusing on his political ascent and communication style, with particular attention to his use of social media and electoral campaigns. The third chapter examines the case study of the MAGA movement, emphasizing its origins, evolution, and impact on the 2024 elections. The analysis draws on empirical data, including content published on social media and official statements. This study is certainly not the first attempt to address issues related to Donald Trump’s language and political communication. However, it stands out for its focus on both the 2016 primary campaign and the subsequent 2024 campaign, considering data from his official candidacy announcement on June 16, 2015, up to the 2024 electoral campaign, and how these elements have evolved over the years. The primary objective of this thesis is to investigate how Trump managed to construct, through language, an image of a credible presidential candidate, starting from his position as an outsider to the traditional political sphere. This style, characterized by a combination of expressive simplicity, repetitiveness, and aggressiveness, acted both as a driving force to attract an enthusiastic voter base and as a divisive element in the eyes of part of the public. The analysis focuses on an impartial and descriptive study of Trump’s linguistic style across various communicative contexts, paying particular attention to the reactions this style elicits and how it is perceived as representative of his political identity. This study, therefore, does not merely document Trump’s language but seeks to decipher the rhetorical strategies that allowed him to emerge in a highly competitive context and to analyze how he managed to pass the so-called “sympathy test,” despite the aggressiveness and harshness that characterize his approach.
Questa tesi si propone di esplorare il fenomeno dal punto di vista politico e comunicativo, concentrandosi sull’esperienza paradigmatica di Donald Trump e del movimento MAGA (“Make America Great Again”). L’analisi mira a decifrare le caratteristiche distintive della comunicazione politica trumpiana e l’intricato rapporto tra verità e percezione. In questo modo si vuole comprendere quali strategie comunicative vengano utilizzate e in che modo queste abbiano contribuito al successo elettorale, ridefinendo il populismo nell’era digitale. Attraverso l’analisi del linguaggio, dello stile comunicativo e dell’uso dei social media, l’obiettivo è comprendere come Trump abbia trasformato il rapporto tra leader, opinione pubblica e democrazia rappresentativa. Per rispondere a questa domanda, la tesi adotta un approccio prevalentemente qualitativo, strutturandolo in quattro capitoli principali. Il primo costituisce la base teorica della ricerca, introducendo il fenomeno del populismo nella sua complessità concettuale. Attraverso il confronto tra approcci diversi – tra cui quello ideazionale, strategico e discorsivo – si evidenzia come il populismo attraversi lo spettro ideologico, manifestandosi in differenti contesti. Sono poi brevemente esaminate le radici storiche del populismo, dalla nascita del People’s Party negli Stati Uniti alla fine del XIX secolo alle esperienze totalitarie del XX secolo. Viene analizzato il ruolo delle crisi economiche e sociali nel favorire l’ascesa di movimenti populisti e la correlazione tra nazionalismo e populismo contemporaneo, approfondendo le dinamiche di disallineamento tra cittadinanza e partiti tradizionali. Infine, viene esplorato il rapporto tra populismo e opinione pubblica, strumento di definizione e legittimazione della linea politica populista. Il secondo capitolo è dedicato alla figura di Donald Trump, dalla sua ascesa politica al suo stile comunicativo, con particolare attenzione all’uso dei social media e alle campagne elettorali. Il terzo capitolo esplora il caso studio del movimento MAGA, soffermandosi sulla sua nascita, evoluzione e impatto sulle elezioni del 2024. L’analisi si avvale di dati empirici, tra cui contenuti pubblicati sui social media e dichiarazioni ufficiali. Questo studio non rappresenta sicuramente il primo tentativo di affrontare le questioni legate al linguaggio e alla comunicazione politica di Donald Trump. Tuttavia, si distingue per l’attenzione rivolta alla campagna primaria del 2016 e la successiva del 2024, considerando i dati a partire dal suo annuncio ufficiale di candidatura il 16 giugno 2015 fino alla campagna elettorale del 2024, e come questi sono cambiati negli anni. L’obiettivo principale di questa tesi è indagare come Trump sia riuscito a costruire, attraverso il linguaggio, un’immagine di candidato presidenziale valido, partendo dalla posizione di outsider rispetto alla sfera politica tradizionale. Questo stile, contraddistinto da una combinazione di semplicità espressiva, ripetitività e aggressività, ha agito sia come forza propulsiva per conquistare una base elettorale entusiasta, sia come elemento divisivo agli occhi di una parte del pubblico. L’analisi si concentra su uno studio spassionato e descrittivo del suo stile linguistico in una varietà di contesti comunicativi, con un’attenzione particolare alle reazioni che questo stile suscita e al modo in cui esso viene percepito come rappresentativo della sua identità politica. Questo studio, dunque, non si limita a documentare il linguaggio di Trump, ma cerca di decifrare le strategie retoriche che gli hanno permesso di emergere in un contesto altamente competitivo e ad anallizare in che modo è riuscito a superare il cosiddetto “test di simpatia”, nonostante l’aggressività e la durezza che contraddistinguono il suo approccio.
Strategie comunicative e leadership populista: il modello Trump e il movimento MAGA nell'era digitale
LICATA, ARIANNA
2023/2024
Abstract
Questa tesi si propone di esplorare il fenomeno dal punto di vista politico e comunicativo, concentrandosi sull’esperienza paradigmatica di Donald Trump e del movimento MAGA (“Make America Great Again”). L’analisi mira a decifrare le caratteristiche distintive della comunicazione politica trumpiana e l’intricato rapporto tra verità e percezione. In questo modo si vuole comprendere quali strategie comunicative vengano utilizzate e in che modo queste abbiano contribuito al successo elettorale, ridefinendo il populismo nell’era digitale. Attraverso l’analisi del linguaggio, dello stile comunicativo e dell’uso dei social media, l’obiettivo è comprendere come Trump abbia trasformato il rapporto tra leader, opinione pubblica e democrazia rappresentativa. Per rispondere a questa domanda, la tesi adotta un approccio prevalentemente qualitativo, strutturandolo in quattro capitoli principali. Il primo costituisce la base teorica della ricerca, introducendo il fenomeno del populismo nella sua complessità concettuale. Attraverso il confronto tra approcci diversi – tra cui quello ideazionale, strategico e discorsivo – si evidenzia come il populismo attraversi lo spettro ideologico, manifestandosi in differenti contesti. Sono poi brevemente esaminate le radici storiche del populismo, dalla nascita del People’s Party negli Stati Uniti alla fine del XIX secolo alle esperienze totalitarie del XX secolo. Viene analizzato il ruolo delle crisi economiche e sociali nel favorire l’ascesa di movimenti populisti e la correlazione tra nazionalismo e populismo contemporaneo, approfondendo le dinamiche di disallineamento tra cittadinanza e partiti tradizionali. Infine, viene esplorato il rapporto tra populismo e opinione pubblica, strumento di definizione e legittimazione della linea politica populista. Il secondo capitolo è dedicato alla figura di Donald Trump, dalla sua ascesa politica al suo stile comunicativo, con particolare attenzione all’uso dei social media e alle campagne elettorali. Il terzo capitolo esplora il caso studio del movimento MAGA, soffermandosi sulla sua nascita, evoluzione e impatto sulle elezioni del 2024. L’analisi si avvale di dati empirici, tra cui contenuti pubblicati sui social media e dichiarazioni ufficiali. Questo studio non rappresenta sicuramente il primo tentativo di affrontare le questioni legate al linguaggio e alla comunicazione politica di Donald Trump. Tuttavia, si distingue per l’attenzione rivolta alla campagna primaria del 2016 e la successiva del 2024, considerando i dati a partire dal suo annuncio ufficiale di candidatura il 16 giugno 2015 fino alla campagna elettorale del 2024, e come questi sono cambiati negli anni. L’obiettivo principale di questa tesi è indagare come Trump sia riuscito a costruire, attraverso il linguaggio, un’immagine di candidato presidenziale valido, partendo dalla posizione di outsider rispetto alla sfera politica tradizionale. Questo stile, contraddistinto da una combinazione di semplicità espressiva, ripetitività e aggressività, ha agito sia come forza propulsiva per conquistare una base elettorale entusiasta, sia come elemento divisivo agli occhi di una parte del pubblico. L’analisi si concentra su uno studio spassionato e descrittivo del suo stile linguistico in una varietà di contesti comunicativi, con un’attenzione particolare alle reazioni che questo stile suscita e al modo in cui esso viene percepito come rappresentativo della sua identità politica. Questo studio, dunque, non si limita a documentare il linguaggio di Trump, ma cerca di decifrare le strategie retoriche che gli hanno permesso di emergere in un contesto altamente competitivo e ad anallizare in che modo è riuscito a superare il cosiddetto “test di simpatia”, nonostante l’aggressività e la durezza che contraddistinguono il suo approccio.File | Dimensione | Formato | |
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