The Sahel, which has historically been marginalised on the global stage, has recently emerged as a focal point of international concern due to its status as a region experiencing significant turbulence. The states of Mauritania, Senegal, Mali, Burkina Faso, Niger, Chad and Sudan have been particularly affected by various forms of crises and have recently observed a resurgence of coup d'états. In light of the aforementioned developments, this paper aims to critically examine the responses initiated by state institutions and the international community to ensure the preservation of democratic institutions and the assurance of socio-political stability in the region. In order to achieve this objective, the initial chapter – which is focused on presenting and investigating the various dimensions of the multifaceted crisis afflicting the contemporary Sahel – directs its attention to the past by examining the historical origins of the present challenges. Specifically, it addresses the political, economic and social upheavals instigated by European powers during the period of colonial domination, emphasising the repercussions these had in creating divisions that persist to the present day. The analysis is further enriched by addressing the direct and indirect consequences of climate change on the social, economic, and environmental fabric. The subsequent chapter examines the conflicts that have afflicted the region since the 1990s, utilising contemporary theories of war and civil conflict to elucidate the intractable and belligerent dynamics underlying hostilities at both the intra-state and inter-state levels.The pervasive climate of insecurity is further exacerbated by the presence of terrorist groups, which represent local expressions of global jihadism and have precipitated insurgencies throughout the region. The third chapter is then dedicated to the political crisis that the Sahel states have been facing since 2020, when a wave of coups began. While not a new phenomenon in the region, the return of coups has highlighted the limitations and fragilities of governments and state institutions generally defined as democratic. Furthermore, an analysis of the recent upheavals that have led to the establishment of military regimes with autocratic tendencies enables a comparison with past coups to be made, highlighting aspects of continuity and differentiation of the phenomenon. The final chapter of this study sets out to examine the role and influence of global powers. Despite the fact that international interventions are ostensibly driven by the rhetoric of combating terrorism and irregular migration, this study seeks to emphasise how the Sahel has become a theatre for both established and emerging actors who seek to position themselves at the heart of the global geopolitical landscape. The analysis demonstrates the decline of French influence, superseded by the emergence of new economic and military actors, such as China and Russia. Consequently, this study contributes to the comprehension of the political, social and security challenges confronting the Sahel, while inviting reflection on the potential developments and upheavals in the global context, derived from the emergent balances within the region.
Il Sahel, a lungo trascurato e relegato ai margini degli interessi globali, si trova oggi al centro dell’attenzione internazionale in quanto rappresenta una delle aree più turbolente del mondo. Già colpiti da crisi di varia natura, gli Stati di Mauritania, Senegal, Mali, Burkina Faso, Niger, Ciad e Sudan, hanno recentemente assistito al ritorno del fenomeno golpista. Dunque, considerando la regione saheliana come segnata da fragilità e instabilità, l’elaborato intende interrogarsi sulle risposte che le istituzioni statali e la comunità internazionale hanno messo in atto al fine di preservare le istanze democratiche e garantire la sicurezza sociopolitica. A tal fine, il primo capitolo, con lo scopo ultimo di presentare e indagare i diversi aspetti della crisi multidimensionale che affligge il Sahel contemporaneo, volge lo sguardo al passato riscoprendo le radici storiche delle difficoltà attuali. In particolare, vengono affrontati gli stravolgimenti di natura politica, economica e sociale apportati dalle potenze europee durante il periodo di dominazione coloniale, sottolineando l’impatto che essi hanno avuto nella creazione di fratture persistenti ancora oggi. Per completare il quadro dell’analisi, si affrontano le conseguenze dirette e indirette del cambiamento climatico tanto sul tessuto sociale quanto nell’ambito economico e ambientale. Il capitolo seguente si focalizza sui conflitti che affliggono l’area a partire dagli anni Novanta del Novecento. Riprendendo le recenti teorie sviluppate intorno al modo di intendere la guerra e i conflitti civili contemporanei, vengono messe in luce le dinamiche conflittuali e violente dietro alle ostilità che si presentano tanto a livello intra-statale quanto a quello inter-statale. Il clima di insicurezza è inoltre alimentato dalla presenza di gruppi terroristici, espressione locale dello jihadismo globale, che hanno dato vita a insurrezioni in tutta la regione. Il terzo capitolo è poi dedicato alla crisi politica che gli stati del Sahel stanno affrontando a partire dal 2020, quando ha preso avvio un’ondata di colpi di stato. Pur non essendo un fenomeno nuovo nella regione, il ritorno dei golpe ha messo in luce i limiti e le fragilità dei governi e delle istituzioni statali generalmente definite democratiche. Inoltre, l’analisi dei recenti disordini che hanno portato all’istaurazione di regimi militari con tendenze autocratiche, permette di svolgere un lavoro di comparazione con i colpi di stato del passato evidenziando aspetti di continuità e di differenziazione del fenomeno. Infine, l’ultimo capitolo si pone l’obiettivo di indagare il ruolo e l’influenza delle potenze globali. Seppur gli interventi internazionali si nascondono dietro alla retorica della lotta al terrorismo e alla volontà di contrastare il fenomeno della migrazione irregolare, il lavoro qui presentato si propone di mettere in luce come il Sahel sia diventato il terreno di scontro di vecchi e nuovi attori che intendono posizionarsi al centro dello scacchiere geopolitico internazionale. Nello specifico, si evidenzia la decadenza dell’influenza francese, sostituita dall’inserimento di nuove potenze economiche e militari come Cina e Russia. Pertanto, l’analisi contribuisce a comprendere le sfide politiche, sociali e di sicurezza del Sahel e intende invitare alla riflessione sui possibili svolgimenti e stravolgimenti nello scenario globale a partire dai nuovi equilibri che stanno nascendo nella regione.
Le sfide del Sahel tra passato e presente: il ritorno dei colpi di Stato e il nuovo scenario internazionale
AVENA, CARLOTTA
2023/2024
Abstract
Il Sahel, a lungo trascurato e relegato ai margini degli interessi globali, si trova oggi al centro dell’attenzione internazionale in quanto rappresenta una delle aree più turbolente del mondo. Già colpiti da crisi di varia natura, gli Stati di Mauritania, Senegal, Mali, Burkina Faso, Niger, Ciad e Sudan, hanno recentemente assistito al ritorno del fenomeno golpista. Dunque, considerando la regione saheliana come segnata da fragilità e instabilità, l’elaborato intende interrogarsi sulle risposte che le istituzioni statali e la comunità internazionale hanno messo in atto al fine di preservare le istanze democratiche e garantire la sicurezza sociopolitica. A tal fine, il primo capitolo, con lo scopo ultimo di presentare e indagare i diversi aspetti della crisi multidimensionale che affligge il Sahel contemporaneo, volge lo sguardo al passato riscoprendo le radici storiche delle difficoltà attuali. In particolare, vengono affrontati gli stravolgimenti di natura politica, economica e sociale apportati dalle potenze europee durante il periodo di dominazione coloniale, sottolineando l’impatto che essi hanno avuto nella creazione di fratture persistenti ancora oggi. Per completare il quadro dell’analisi, si affrontano le conseguenze dirette e indirette del cambiamento climatico tanto sul tessuto sociale quanto nell’ambito economico e ambientale. Il capitolo seguente si focalizza sui conflitti che affliggono l’area a partire dagli anni Novanta del Novecento. Riprendendo le recenti teorie sviluppate intorno al modo di intendere la guerra e i conflitti civili contemporanei, vengono messe in luce le dinamiche conflittuali e violente dietro alle ostilità che si presentano tanto a livello intra-statale quanto a quello inter-statale. Il clima di insicurezza è inoltre alimentato dalla presenza di gruppi terroristici, espressione locale dello jihadismo globale, che hanno dato vita a insurrezioni in tutta la regione. Il terzo capitolo è poi dedicato alla crisi politica che gli stati del Sahel stanno affrontando a partire dal 2020, quando ha preso avvio un’ondata di colpi di stato. Pur non essendo un fenomeno nuovo nella regione, il ritorno dei golpe ha messo in luce i limiti e le fragilità dei governi e delle istituzioni statali generalmente definite democratiche. Inoltre, l’analisi dei recenti disordini che hanno portato all’istaurazione di regimi militari con tendenze autocratiche, permette di svolgere un lavoro di comparazione con i colpi di stato del passato evidenziando aspetti di continuità e di differenziazione del fenomeno. Infine, l’ultimo capitolo si pone l’obiettivo di indagare il ruolo e l’influenza delle potenze globali. Seppur gli interventi internazionali si nascondono dietro alla retorica della lotta al terrorismo e alla volontà di contrastare il fenomeno della migrazione irregolare, il lavoro qui presentato si propone di mettere in luce come il Sahel sia diventato il terreno di scontro di vecchi e nuovi attori che intendono posizionarsi al centro dello scacchiere geopolitico internazionale. Nello specifico, si evidenzia la decadenza dell’influenza francese, sostituita dall’inserimento di nuove potenze economiche e militari come Cina e Russia. Pertanto, l’analisi contribuisce a comprendere le sfide politiche, sociali e di sicurezza del Sahel e intende invitare alla riflessione sui possibili svolgimenti e stravolgimenti nello scenario globale a partire dai nuovi equilibri che stanno nascendo nella regione.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Il seguente lavoro di tesi si pone l'obiettivo di indagare le logiche che hanno favorito il ritorno del fenomeno golpista nel Sahel e come esso stia contribuendo a ridefinire gli equilibri internazionali.
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/162822