The foster care of Unaccompanied Foreign Minors (MSNA) represents one of the most relevant protection measures in the Italian legal landscape, aimed at ensuring reception, inclusion and development to minors without adult references. This paper analyses the reference regulatory framework, with particular attention to Law no. 47/2017, the Consolidated Law on Immigration (Legislative Decree 286/1998) and Law no. 184/1983, which regulates the institution of foster care. The aim is to examine the concrete application of this measure in the city of Turin, identifying its strengths and weaknesses and evaluating its effectiveness in promoting the socio-cultural integration process of MSNA. Through an analysis of the regulatory sources, ISTAT statistical data and reports of the General Directorate of Immigration and Integration Policies, the paper highlights the central role of foster care as a tool for protection and accompaniment towards adulthood. In particular, this protection measure directly protects the minor by inserting him/her into a new family unit, which is willing to love him/her, educate him/her and guarantee him/her the necessary care and the most adequate and complete training/education. At the same time, the minor has the opportunity to rebuild a life that better responds to the values of human dignity and his/her economic and social needs, which is why foster care for unaccompanied minors often tends to turn into a long-term protection measure despite the reference legislation limiting its use only to the strictly necessary time. The legal analysis was integrated with a multidisciplinary perspective, drawing on sociological, psychological and social service literature, to understand the implications of foster care on the well-being of the minor and its impact on the process of social and work inclusion. The study highlights the need for more structured policies to promote access to this measure and for targeted interventions to strengthen community awareness of the importance of foster care as an alternative to institutional reception paths.
L'affidamento familiare dei Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) rappresenta una delle misure di protezione più rilevanti nel panorama giuridico italiano, finalizzata a garantire accoglienza, inclusione e sviluppo ai minori privi di riferimenti adulti. Questo elaborato analizza il quadro normativo di riferimento, con particolare attenzione alla Legge n. 47/2017, al Testo Unico sull'Immigrazione (D.lgs. 286/1998) e alla Legge n. 184/1983, che disciplina l'istituto dell'affidamento familiare. L'obiettivo è esaminare l'applicazione concreta di tale misura nella città di Torino, individuandone punti di forza e criticità e valutandone l'efficacia nel favorire il percorso di integrazione socio-culturale dei MSNA. Attraverso un'analisi delle fonti normative, dei dati statistici ISTAT e dei rapporti della Direzione Generale dell'Immigrazione e delle Politiche di Integrazione, il lavoro evidenzia il ruolo centrale dell'affidamento familiare come strumento di protezione e di accompagnamento verso la maggiore età. In particolar modo, tale misura di protezione tutela direttamente il minore inserendolo in un nuovo nucleo familiare, che si mostra disposto ad amarlo, educarlo e a garantirgli le cure necessarie e la formazione/istruzione più adeguata e completa. Allo stesso tempo il minore ha l’occasione di ricostruirsi una vita che meglio risponda ai valori della dignità umana e alle sue esigenze economiche e sociali, motivo per cui sovente l’affidamento familiare di MSNA tende poi a trasformarsi in una misura di protezione di lungo periodo nonostante la normativa di riferimento ne limiti l’uso solo al tempo strettamente necessario. L'analisi giuridica è stata integrata con una prospettiva multidisciplinare, attingendo alla letteratura sociologica, psicologica e del servizio sociale, per comprendere le implicazioni dell'affidamento sul benessere del minore e il suo impatto sul processo di inclusione sociale e lavorativa. Lo studio mette in luce la necessità di politiche più strutturate per favorire l'accesso a questa misura e di interventi mirati a rafforzare la sensibilizzazione della comunità sull'importanza dell'affidamento familiare come alternativa ai percorsi di accoglienza istituzionale.
Affidamento dei MSMA
BISCEGLIA, VERONICA
2023/2024
Abstract
L'affidamento familiare dei Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) rappresenta una delle misure di protezione più rilevanti nel panorama giuridico italiano, finalizzata a garantire accoglienza, inclusione e sviluppo ai minori privi di riferimenti adulti. Questo elaborato analizza il quadro normativo di riferimento, con particolare attenzione alla Legge n. 47/2017, al Testo Unico sull'Immigrazione (D.lgs. 286/1998) e alla Legge n. 184/1983, che disciplina l'istituto dell'affidamento familiare. L'obiettivo è esaminare l'applicazione concreta di tale misura nella città di Torino, individuandone punti di forza e criticità e valutandone l'efficacia nel favorire il percorso di integrazione socio-culturale dei MSNA. Attraverso un'analisi delle fonti normative, dei dati statistici ISTAT e dei rapporti della Direzione Generale dell'Immigrazione e delle Politiche di Integrazione, il lavoro evidenzia il ruolo centrale dell'affidamento familiare come strumento di protezione e di accompagnamento verso la maggiore età. In particolar modo, tale misura di protezione tutela direttamente il minore inserendolo in un nuovo nucleo familiare, che si mostra disposto ad amarlo, educarlo e a garantirgli le cure necessarie e la formazione/istruzione più adeguata e completa. Allo stesso tempo il minore ha l’occasione di ricostruirsi una vita che meglio risponda ai valori della dignità umana e alle sue esigenze economiche e sociali, motivo per cui sovente l’affidamento familiare di MSNA tende poi a trasformarsi in una misura di protezione di lungo periodo nonostante la normativa di riferimento ne limiti l’uso solo al tempo strettamente necessario. L'analisi giuridica è stata integrata con una prospettiva multidisciplinare, attingendo alla letteratura sociologica, psicologica e del servizio sociale, per comprendere le implicazioni dell'affidamento sul benessere del minore e il suo impatto sul processo di inclusione sociale e lavorativa. Lo studio mette in luce la necessità di politiche più strutturate per favorire l'accesso a questa misura e di interventi mirati a rafforzare la sensibilizzazione della comunità sull'importanza dell'affidamento familiare come alternativa ai percorsi di accoglienza istituzionale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/162816