This thesis explores the theme of reality manipulation and mind control through the works of three pivotal authors: George Orwell, Walter Lippmann, and Vance Packard. By critically analyzing their major works—"1984" and "Animal Farm" by Orwell, "Public Opinion" by Lippmann, and "The Hidden Persuaders" by Packard—the study investigates how information manipulation, propaganda, and psychological persuasion techniques have shaped and continue to influence individual and collective thought. The first chapter focuses on Walter Lippmann, with particular attention to the concept of the "pseudo-environment" and the construction of public opinion as a tool of control. The second chapter examines George Orwell, highlighting how his dystopian vision serves as a profound critique of the manipulation of truth and language. The third chapter analyzes Vance Packard, exploring the dynamics of subliminal persuasion and marketing as new forms of social conditioning. Finally, a comparison of the three authors provides a comprehensive overview of the mechanisms of manipulation and their impact on contemporary societies, identifying points of convergence and divergence among their perspectives. The thesis aims to offer a critical reflection on the ethical and cultural implications of manipulation and to question the possibility of resisting such forms of control.
La tesi esplora il tema della manipolazione della realtà e del controllo mentale attraverso le opere di tre autori fondamentali: George Orwell, Walter Lippmann e Vance Packard. Attraverso un'analisi critica delle loro opere principali, "1984" e "La fattoria degli animali" di Orwell, "Public Opinion" di Lippmann e "The Hidden Persuaders" di Packard, viene indagato come la manipolazione dell'informazione, la propaganda e le tecniche di persuasione psicologica abbiano plasmato e continuino a influenzare il pensiero individuale e collettivo. Il primo capitolo si concentra sull'analisi di Walter Lippmann, con particolare attenzione al concetto di "pseudoambiente" e alla costruzione dell'opinione pubblica come strumento di controllo. Il secondo capitolo è dedicato a George Orwell, evidenziando come la distopia da lui descritta rappresenti una critica estrema e profetica delle tecniche di manipolazione della verità e del linguaggio. Il terzo capitolo analizza Vance Packard, che esplora le dinamiche della persuasione subliminale e del marketing come nuove forme di condizionamento sociale. Infine, il confronto tra i tre autori permette di tracciare un quadro complessivo dei meccanismi di manipolazione e del loro impatto sulle società contemporanee, mettendo in luce punti di convergenza e divergenza tra le loro visioni. La tesi mira a offrire una riflessione critica sulle implicazioni etiche e culturali della manipolazione e a interrogarsi sulla possibilità di resistere a tali forme di controllo.
La manipolazione dell'opinione pubblica in Lippmann, Orwell e Packard
RABELLINO, SOFIA
2024/2025
Abstract
La tesi esplora il tema della manipolazione della realtà e del controllo mentale attraverso le opere di tre autori fondamentali: George Orwell, Walter Lippmann e Vance Packard. Attraverso un'analisi critica delle loro opere principali, "1984" e "La fattoria degli animali" di Orwell, "Public Opinion" di Lippmann e "The Hidden Persuaders" di Packard, viene indagato come la manipolazione dell'informazione, la propaganda e le tecniche di persuasione psicologica abbiano plasmato e continuino a influenzare il pensiero individuale e collettivo. Il primo capitolo si concentra sull'analisi di Walter Lippmann, con particolare attenzione al concetto di "pseudoambiente" e alla costruzione dell'opinione pubblica come strumento di controllo. Il secondo capitolo è dedicato a George Orwell, evidenziando come la distopia da lui descritta rappresenti una critica estrema e profetica delle tecniche di manipolazione della verità e del linguaggio. Il terzo capitolo analizza Vance Packard, che esplora le dinamiche della persuasione subliminale e del marketing come nuove forme di condizionamento sociale. Infine, il confronto tra i tre autori permette di tracciare un quadro complessivo dei meccanismi di manipolazione e del loro impatto sulle società contemporanee, mettendo in luce punti di convergenza e divergenza tra le loro visioni. La tesi mira a offrire una riflessione critica sulle implicazioni etiche e culturali della manipolazione e a interrogarsi sulla possibilità di resistere a tali forme di controllo.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: La tesi esplora il tema della manipolazione della realtà e del controllo mentale attraverso le opere di tre autori: George Orwell, Walter Lippmann e Vance Packard, affrontando un’analisi critica dei loro testi principali.
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/162645