La CAA va al parco: indagine conoscitiva sulle difficoltà comunicative nei contesti ludici comunali. Proposta di uno strumento per l'inclusione in contesto ecologico

Introduction The right to play is recognized by the Convention on the Rights of the Child, but children with Complex Communication Needs often encounter obstacles in communicative interaction in public playgrounds. Currently, most Italian playgrounds lack adequate tools to support communication for children with language and/or cognitive disabilities. This study aims to investigate these shortcomings and propose concrete solutions for more effective inclusion. Method A literature review was conducted on communication difficulties in play contexts and existing support tools. Additionally, a questionnaire was developed for caregivers of children with communication disabilities to investigate their experiences in playgrounds. Results The responses highlighted that many children experience difficulties in interacting with peers, often due to the lack of appropriate communication tools. In light of the results, a prototype of communicative support with symbols in Augmentative and Alternative Communication (AAC) and images/photos was developed, integrated with a dedicated website. The latter was considered useful, but the number of accesses recorded was limited, suggesting the need for improvements in its accessibility and usability. Direct observation showed that children need constant support from an adult to use digital materials, making it necessary to integrate with more immediate and accessible physical supports. Conclusions The introduction of visual communication tools in playgrounds could promote the inclusion of children with communication difficulties. However, to maximize the effectiveness of the intervention, it is necessary to integrate digital technologies with physical solutions and promote greater awareness of the importance of using the Playground and accessible communication in public spaces.

Introduzione Il diritto al gioco è riconosciuto dalla Convenzione sui Diritti del Fanciullo, ma i bambini con Bisogni Comunicativi Complessi (BCC) spesso incontrano ostacoli nell’interazione comunicativa nei parchi giochi pubblici. Attualmente, la maggior parte dei parchi italiani è priva di strumenti adeguati a supporto della comunicazione dei bambini con disabilità linguistiche e/o cognitive. Il presente studio mira a indagare tali mancanze e a proporre soluzioni concrete per un’inclusione più efficace. Metodo È stata condotta una revisione della letteratura sulle difficoltà comunicative nei contesti ludici e sugli strumenti di supporto esistenti. Inoltre, è stato sviluppato un questionario per i caregiver di bambini con disabilità comunicative, al fine di indagare le loro esperienze nei parchi giochi. Risultati Le risposte hanno evidenziato che molti bambini incontrano difficoltà nell’interazione con i pari, spesso a causa della mancanza di strumenti comunicativi adeguati. Alla luce dei risultati, è stato realizzato un prototipo di supporto comunicativo con simboli in Comu- nicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) ed immagini/foto, integrato con un sito web dedicato. Quest’ultimo è stato considerato utile, ma il numero di accessi registrati è sta- to limitato, suggerendo la necessità di miglioramenti nella sua accessibilità e usabilità. L’osservazione diretta ha mostrato che i bambini necessitano del supporto costante di un adulto per utilizzare i materiali digitali, rendendo necessaria l’integrazione con supporti fisici più immediati ed alla loro portata. Conclusioni L’introduzione di strumenti di comunicazione visiva nei parchi giochi potrebbe favorire l’inclusione dei bambini con difficoltà comunicative. Tuttavia, per massimizzare l’effi- cacia dell’intervento, è necessario integrare le tecnologie digitali con soluzioni fisiche e promuovere una maggiore consapevolezza sull’importanza dell’uso del Parco Giochi e e della comunicazione accessibile negli spazi pubblici.