Smart working, or agile work, has become one of the most discussed topics in recent years, especially following the COVID-19 pandemic, which accelerated the adoption of remote working methods. However, its evolution and diffusion were not sudden; this working system had already been tested in some business contexts before the health emergency, but the pandemic forced a rapid transformation in many situations. Before the pandemic, agile working was seen as a limited possibility, adopted mainly by technology companies or large multinationals that offered flexibility to their employees as part of a strategy to improve productivity and well-being. However, adoption was still marginal and often limited to specific professional categories, such as consultants or IT workers, and did not concern all sectors. The main reasons were the difficulty in monitoring employees remotely and the need for specific equipment. With the arrival of the pandemic in 2020, the world of work underwent a radical change. The restrictions imposed to combat the spread of the virus forced many companies to adopt smart working as a temporary solution. Over time, however, companies have begun to recognize the benefits of this model, such as increased productivity, reduced costs for physical offices and the possibility of offering a more flexible and inclusive work environment. In Italy, agile working has become a reality even for companies in traditional sectors, which until then had not considered this modality. However, the widespread adoption of remote working has highlighted some critical issues, including the risk of social isolation, cyber insecurity and difficulties in maintaining effective communication between teams. Furthermore, the separation between private life and work has become more blurred, with the risk of increasing burnout. CaAutobank, one of the main Italian banks, has adopted smart working with a policy that allows its employees to work remotely for a few days a week. During the pandemic, CaAutobank introduced the smart working model, managing to maintain a good level of operations thanks to the adoption of advanced digital tools. The company has seen benefits in terms of both productivity and employee satisfaction. However, there were also challenges, such as the need to strengthen IT infrastructure and manage the security of sensitive data. CaAutobank also faced the challenge of maintaining a strong sense of belonging among employees. For this reason, it implemented virtual team building initiatives and refresher sessions to strengthen communication and engagement. In conclusion, smart working represents a great opportunity for the world of work, but requires a careful balance between the benefits and challenges it entails. The experiences of companies like CaAutobank demonstrate that, with the right policies, it is possible to make remote working a beneficial modality for all parties involved, without compromising the quality of work and the well-being of employees.
Lo smart working, o lavoro agile, è diventato uno degli argomenti più discussi negli ultimi anni, soprattutto in seguito alla pandemia di COVID-19, che ha accelerato l'adozione di modalità di lavoro da remoto. Tuttavia, la sua evoluzione e diffusione non sono state improvvise; questo sistema di lavoro era già stato sperimentato in alcuni contesti aziendali prima dell'emergenza sanitaria, ma la pandemia ha imposto una rapida trasformazione in molte realtà. Prima della pandemia, il lavoro agile era visto come una possibilità limitata, adottata soprattutto da aziende tecnologiche o da grandi multinazionali che offrivano flessibilità ai propri dipendenti come parte di una strategia per migliorare la produttività e il benessere. Tuttavia, l'adozione era ancora marginale e spesso limitata a specifiche categorie professionali, come i consulenti o i lavoratori IT, e non riguardava tutti i settori. Le principali motivazioni erano la difficoltà nel monitorare i dipendenti a distanza e la necessità di attrezzature specifiche. Con l'arrivo della pandemia nel 2020, il mondo del lavoro ha subito un cambiamento radicale. Le restrizioni imposte per contrastare la diffusione del virus hanno obbligato molte aziende ad adottare lo smart working come soluzione temporanea. Con il tempo, però, le aziende hanno iniziato a riconoscere i benefici di questo modello, come la maggiore produttività, la riduzione dei costi per uffici fisici e la possibilità di offrire un ambiente di lavoro più flessibile e inclusivo. In Italia, il lavoro agile è diventato una realtà anche per aziende di settori tradizionali, che fino ad allora non avevano preso in considerazione questa modalità. Tuttavia, l'adozione generalizzata del lavoro remoto ha messo in evidenza alcune criticità, tra cui il rischio di isolamento sociale, l'insicurezza informatica e le difficoltà nel mantenere una comunicazione efficace tra i team. Inoltre, la separazione tra vita privata e lavoro è diventata più sfumata, con il rischio di aumentare il burnout. CaAutobank, una delle principali realtà bancarie italiane, ha adottato lo smart working con una politica che permette ai propri dipendenti di lavorare a distanza per alcuni giorni alla settimana. Durante la pandemia, CaAutobank ha inserito il modello dello smart working, riuscendo a mantenere un buon livello di operatività grazie all’adozione di strumenti digitali avanzati. L'azienda ha riscontrato benefici sia in termini di produttività che di soddisfazione dei dipendenti. Tuttavia, non sono mancati i problemi, come la necessità di potenziare le infrastrutture IT e la gestione della sicurezza dei dati sensibili. CaAutobank ha affrontato anche la sfida di mantenere un forte senso di appartenenza tra i dipendenti. Per questo motivo, ha implementato iniziative di team building virtuale e sessioni di aggiornamento per rafforzare la comunicazione e il coinvolgimento. In conclusione, lo smart working rappresenta una grande opportunità per il mondo del lavoro, ma richiede un attento bilanciamento tra i benefici e le sfide che comporta. Le esperienze di realtà come CaAutobank dimostrano che, con le giuste politiche, è possibile rendere il lavoro remoto una modalità vantaggiosa per tutte le parti coinvolte, senza compromettere la qualità del lavoro e il benessere dei dipendenti.
LE TRASFORMAZIONI ORGANIZZATIVE DELLO SMART WORKING: LA QUALITÀ DI VITA DEI DIPENDENTI E LE RESPONSABILITÀ DELLE AZIENDE
QUERRO, LUCA
2023/2024
Abstract
Lo smart working, o lavoro agile, è diventato uno degli argomenti più discussi negli ultimi anni, soprattutto in seguito alla pandemia di COVID-19, che ha accelerato l'adozione di modalità di lavoro da remoto. Tuttavia, la sua evoluzione e diffusione non sono state improvvise; questo sistema di lavoro era già stato sperimentato in alcuni contesti aziendali prima dell'emergenza sanitaria, ma la pandemia ha imposto una rapida trasformazione in molte realtà. Prima della pandemia, il lavoro agile era visto come una possibilità limitata, adottata soprattutto da aziende tecnologiche o da grandi multinazionali che offrivano flessibilità ai propri dipendenti come parte di una strategia per migliorare la produttività e il benessere. Tuttavia, l'adozione era ancora marginale e spesso limitata a specifiche categorie professionali, come i consulenti o i lavoratori IT, e non riguardava tutti i settori. Le principali motivazioni erano la difficoltà nel monitorare i dipendenti a distanza e la necessità di attrezzature specifiche. Con l'arrivo della pandemia nel 2020, il mondo del lavoro ha subito un cambiamento radicale. Le restrizioni imposte per contrastare la diffusione del virus hanno obbligato molte aziende ad adottare lo smart working come soluzione temporanea. Con il tempo, però, le aziende hanno iniziato a riconoscere i benefici di questo modello, come la maggiore produttività, la riduzione dei costi per uffici fisici e la possibilità di offrire un ambiente di lavoro più flessibile e inclusivo. In Italia, il lavoro agile è diventato una realtà anche per aziende di settori tradizionali, che fino ad allora non avevano preso in considerazione questa modalità. Tuttavia, l'adozione generalizzata del lavoro remoto ha messo in evidenza alcune criticità, tra cui il rischio di isolamento sociale, l'insicurezza informatica e le difficoltà nel mantenere una comunicazione efficace tra i team. Inoltre, la separazione tra vita privata e lavoro è diventata più sfumata, con il rischio di aumentare il burnout. CaAutobank, una delle principali realtà bancarie italiane, ha adottato lo smart working con una politica che permette ai propri dipendenti di lavorare a distanza per alcuni giorni alla settimana. Durante la pandemia, CaAutobank ha inserito il modello dello smart working, riuscendo a mantenere un buon livello di operatività grazie all’adozione di strumenti digitali avanzati. L'azienda ha riscontrato benefici sia in termini di produttività che di soddisfazione dei dipendenti. Tuttavia, non sono mancati i problemi, come la necessità di potenziare le infrastrutture IT e la gestione della sicurezza dei dati sensibili. CaAutobank ha affrontato anche la sfida di mantenere un forte senso di appartenenza tra i dipendenti. Per questo motivo, ha implementato iniziative di team building virtuale e sessioni di aggiornamento per rafforzare la comunicazione e il coinvolgimento. In conclusione, lo smart working rappresenta una grande opportunità per il mondo del lavoro, ma richiede un attento bilanciamento tra i benefici e le sfide che comporta. Le esperienze di realtà come CaAutobank dimostrano che, con le giuste politiche, è possibile rendere il lavoro remoto una modalità vantaggiosa per tutte le parti coinvolte, senza compromettere la qualità del lavoro e il benessere dei dipendenti.File | Dimensione | Formato | |
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