The objective of this thesis is to examine the impact of smart contracts and blockchain in a political and regulatory context, assessing their innovative potential and challenges. Can a fully decentralized system ensure equity and democratic access, or does it risk creating new forms of exclusion and power disparities? Blockchain has already proven its value in sectors such as logistics, real estate, and energy, providing greater transparency and security. However, the rigidity of smart contracts and reliance on oracles can pose limitations, making the system vulnerable to manipulation. The analysis explores how blockchain can be applied to politics and how its real-world implementations, from the Rousseau case in Italy to digital voting experiments in South Africa, have revealed more problems than anticipated. The risk is that automation might replace political debate and that technical transparency could supplant social trust. The use of blockchain in electronic voting promises greater security and transparency, but real-world experiences show that critical issues remain regarding digital access, identity verification, and information management. The BANES system in South Africa experimented with Zero-Knowledge Proofs to ensure anonymity and security, but the absence of independent audits and the risk of digital exclusion remain open issues. The future of blockchain will depend on political and institutional decisions, ensuring that decentralization does not become a new form of exclusion and that technology serves democratic values.
L’obiettivo di questa tesi è esaminare l’impatto degli smart contracts e della blockchain in un contesto politico e normativo, valutandone il potenziale innovativo e le problematiche. Un sistema completamente decentralizzato può garantire equità e accesso democratico, oppure rischia di creare nuove forme di esclusione e disparità di potere? La blockchain ha già dimostrato il suo valore in settori come la logistica, il settore immobiliare e l’energia, garantendo maggiore trasparenza e sicurezza. Tuttavia, la rigidità degli smart contracts e la dipendenza dagli oracles possono rappresentare un limite, rendendo il sistema vulnerabile a manipolazioni. Si è analizzato come la blockchain possa essere applicata alla politica, ma anche come le sue implementazioni reali, dal caso Rousseau in Italia fino alle sperimentazioni di voto digitale in Sudafrica, abbiano mostrato più problemi di quelli che si sperava di risolvere. Il rischio è che l’automazione possa sostituire il dibattito politico e che la trasparenza tecnica possa rimpiazzare la fiducia sociale. L’uso della blockchain nel voto elettronico promette maggiore sicurezza e trasparenza, ma le esperienze concrete dimostrano che permangono criticità legate all’accesso digitale, alla verifica dell’identità e alla gestione delle informazioni. Il sistema BANES in Sudafrica ha sperimentato l’uso delle Zero-Knowledge Proofs per garantire anonimato e sicurezza, ma l’assenza di audit indipendenti e il rischio di esclusione digitale restano problemi aperti. Il futuro della blockchain dipenderà dalle decisioni politiche e istituzionali, garantendo che la decentralizzazione non diventi una nuova forma di esclusione e che la tecnologia sia al servizio dei valori democratici.
Smart Contracts e Blockchain: Una Nuova Frontiera per la Fiducia Digitale e la Regolamentazione Politica
TORRES CCORIMANYA, ALEXANDER
2023/2024
Abstract
L’obiettivo di questa tesi è esaminare l’impatto degli smart contracts e della blockchain in un contesto politico e normativo, valutandone il potenziale innovativo e le problematiche. Un sistema completamente decentralizzato può garantire equità e accesso democratico, oppure rischia di creare nuove forme di esclusione e disparità di potere? La blockchain ha già dimostrato il suo valore in settori come la logistica, il settore immobiliare e l’energia, garantendo maggiore trasparenza e sicurezza. Tuttavia, la rigidità degli smart contracts e la dipendenza dagli oracles possono rappresentare un limite, rendendo il sistema vulnerabile a manipolazioni. Si è analizzato come la blockchain possa essere applicata alla politica, ma anche come le sue implementazioni reali, dal caso Rousseau in Italia fino alle sperimentazioni di voto digitale in Sudafrica, abbiano mostrato più problemi di quelli che si sperava di risolvere. Il rischio è che l’automazione possa sostituire il dibattito politico e che la trasparenza tecnica possa rimpiazzare la fiducia sociale. L’uso della blockchain nel voto elettronico promette maggiore sicurezza e trasparenza, ma le esperienze concrete dimostrano che permangono criticità legate all’accesso digitale, alla verifica dell’identità e alla gestione delle informazioni. Il sistema BANES in Sudafrica ha sperimentato l’uso delle Zero-Knowledge Proofs per garantire anonimato e sicurezza, ma l’assenza di audit indipendenti e il rischio di esclusione digitale restano problemi aperti. Il futuro della blockchain dipenderà dalle decisioni politiche e istituzionali, garantendo che la decentralizzazione non diventi una nuova forma di esclusione e che la tecnologia sia al servizio dei valori democratici.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/162213