The transition from the linear to the circular economic model has become a crucial objective to reduce environmental impact and meet sustainability challenges, with a focus on the textile industry. The fashion industry, known for its high resource consumption and environmental impact, represents a key transformation field for the adoption of circular practices. This paper explores the main challenges and solutions adopted by companies in the Prato textile district, through a case study involving four local companies. The analysis highlights significant challenges, including organisational and operational barriers, technology, supply chain management, regulations, economic and financial sustainability, market and competition, and consumer behaviour. However, interviews with companies also highlighted innovative solutions, such as staff training, material traceability and ethical supply chain management, that help facilitate the transition to a circular model. Despite the difficulties, the environmental, social and economic benefits obtained confirm that the circular economy can be a viable alternative to the linear model, albeit requiring further technological, regulatory and cultural developments.
Il passaggio dal modello economico lineare a quello circolare è diventato un obiettivo cruciale per ridurre l’impatto ambientale e rispondere alle sfide della sostenibilità, con particolare attenzione al settore tessile. L’industria della moda, nota per il suo elevato consumo di risorse e impatto ambientale, rappresenta un campo di trasformazione fondamentale per l’adozione di pratiche circolari. Questo lavoro esplora le principali sfide e le soluzioni adottate dalle aziende del distretto tessile di Prato, attraverso uno studio di casi che coinvolge quattro aziende locali. L'analisi evidenzia sfide significative, tra cui barriere di tipo organizzativo e operativo, tecnologico, nella gestione delle supply chain, nelle normative, nella sostenibilità economica e finanziaria, nel mercato e nella concorrenza, nonché nei comportamenti dei consumatori. Tuttavia, le interviste con le aziende hanno anche messo in luce soluzioni innovative, come la formazione del personale, la tracciabilità dei materiali e la gestione etica della supply chain, che contribuiscono a facilitare la transizione verso un modello circolare. Nonostante le difficoltà, i benefici ambientali, sociali ed economici ottenuti confermano che l’economia circolare può rappresentare una valida alternativa al modello lineare, seppur richiedendo ulteriori sviluppi tecnologici, normativi e culturali.
Strategie per una seconda vita dei tessuti: un viaggio nel cuore dell'economia circolare a Prato
MANCINI, GIULIA
2023/2024
Abstract
Il passaggio dal modello economico lineare a quello circolare è diventato un obiettivo cruciale per ridurre l’impatto ambientale e rispondere alle sfide della sostenibilità, con particolare attenzione al settore tessile. L’industria della moda, nota per il suo elevato consumo di risorse e impatto ambientale, rappresenta un campo di trasformazione fondamentale per l’adozione di pratiche circolari. Questo lavoro esplora le principali sfide e le soluzioni adottate dalle aziende del distretto tessile di Prato, attraverso uno studio di casi che coinvolge quattro aziende locali. L'analisi evidenzia sfide significative, tra cui barriere di tipo organizzativo e operativo, tecnologico, nella gestione delle supply chain, nelle normative, nella sostenibilità economica e finanziaria, nel mercato e nella concorrenza, nonché nei comportamenti dei consumatori. Tuttavia, le interviste con le aziende hanno anche messo in luce soluzioni innovative, come la formazione del personale, la tracciabilità dei materiali e la gestione etica della supply chain, che contribuiscono a facilitare la transizione verso un modello circolare. Nonostante le difficoltà, i benefici ambientali, sociali ed economici ottenuti confermano che l’economia circolare può rappresentare una valida alternativa al modello lineare, seppur richiedendo ulteriori sviluppi tecnologici, normativi e culturali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/162205