Work covers a central aspect of an individual's life, becoming not only a source of livelihood but also a means by which to build one's identity and social relationships. However, profound changes in the world of work have resulted in a significant increase in work-related stress, defined by INAIL as a condition potentially associated with physical, social and psychological disorders as a consequence of a perceived sense of inadequacy with regard to work demands. It is a condition that protracted over time can evolve into a burnout syndrome, one of the main dysfunctional responses to occupational stress. Burnout is a syndrome whose etiopathogenesis is complex and multifactorial and involves personal, family, and social variables that interact and determine the individual's vulnerability or resilience. Health professions due to continuous exposure to pain, suffering and overwhelming workloads are more vulnerable to the development of this condition. The present study investigated the mechanisms underlying the development of emotional distress, highlighting the interaction with individual factors, with specific attention paid to certain sociodemographic variables such as age, caregiving and parenting and how they serve as protective or vulnerability aspects with respect to the development of distress. The research was conducted at Cottolengo Hospital, a healthcare facility in Piedmont, using quantitative psychological assessment tools, descriptive and correlation analyses. The results that emerged confirm the centrality of age, showing that younger caregivers are more likely to develop high levels of stress, probably due to ineffective coping strategies. Parenting was shown to be a protective factor while caregiving role correlates with reduced personal accomplishment. Emotional exhaustion, a key dimension of burnout is a variable associated with reduced problem solving, which in turn affects reduced personal motivation and increased depression, anxiety and stress. Moreover, the development of work-related stress and burnout can result not only in the deterioration of the physical and mental health of health care workers but also in the deterioration of the overall health care system and the quality of care provided to patients.
Il lavoro ricopre un aspetto centrale nella vita dell’individuo, divenendo non solo fonte di sostentamento ma anche mezzo tramite cui costruire la propria identità e relazioni sociali. Tuttavia, i profondi cambiamenti del mondo del lavoro hanno determinato un significativo incremento di stress lavoro correlato, definito dall’INAIL una condiziona potenzialmente associata a disturbi fisici, sociali e psicologici come conseguenza di un senso di inadeguatezza percepita nei confronti delle richieste lavorative. Si tratta di una condizione che protratta nel tempo può evolvere in una sindrome da burnout, una delle principali risposte disfunzionali allo stress occupazionale. Il burnout è una sindrome la cui eziopatogenesi è complessa e multifattoriale e vede il coinvolgimento di variabili personali, familiari, sociali, le quali interagiscono e determinano la vulnerabilità o la resilienza dell’individuo. Le professioni sanitarie per via della continua esposizione a dolore, sofferenza e carichi di lavoro soverchianti, risultano maggiormente vulnerabili allo sviluppo di questa condizione. Il presente studio ha indagato i meccanismi sottostanti lo sviluppo di disagio emotivo, mettendo in luce l’interazione con i fattori individuali, con una specifica attenzione rivolta ad alcune variabili sociodemografiche come età, caregiving e genitorialità e come esse fungano da aspetti protettivi o di vulnerabilità rispetto lo sviluppo di distress. La ricerca è stata condotta presso l’Ospedale Cottolengo, un presidio sanitario in Piemonte, avvalendosi di strumenti quantitativi di valutazione psicologia, analisi descrittive e di correlazione. I risultati emersi confermano la centralità dell’età, dimostrando come gli operatori più giovani siano maggiormente esposti allo sviluppo di elevati livelli di stress, probabilmente per via di inefficaci strategie di coping. La genitorialità si è mostrata un fattore protettivo mentre il ruolo di caregiving correla con la ridotta realizzazione personale. L’esaurimento emotivo, dimensione fondamentale del burnout è una variabile associata alla riduzione di problem solving che di seguito influisce sulla riduzione di motivazione personale e l’aumento di depressione, ansia e stress. Lo sviluppo di stress lavoro correlato e burnout, inoltre, può determinare non solo il peggioramento della salute fisica e mentale degli operatori sanitari ma anche il peggioramento del sistema sanitario generale e la qualità delle cure offerte ai pazienti.
Il benessere degli operatori sanitari: uno studio descrittivo presso l’Ospedale Cottolengo di Torino
VERNUCCIO, AGNESE
2023/2024
Abstract
Il lavoro ricopre un aspetto centrale nella vita dell’individuo, divenendo non solo fonte di sostentamento ma anche mezzo tramite cui costruire la propria identità e relazioni sociali. Tuttavia, i profondi cambiamenti del mondo del lavoro hanno determinato un significativo incremento di stress lavoro correlato, definito dall’INAIL una condiziona potenzialmente associata a disturbi fisici, sociali e psicologici come conseguenza di un senso di inadeguatezza percepita nei confronti delle richieste lavorative. Si tratta di una condizione che protratta nel tempo può evolvere in una sindrome da burnout, una delle principali risposte disfunzionali allo stress occupazionale. Il burnout è una sindrome la cui eziopatogenesi è complessa e multifattoriale e vede il coinvolgimento di variabili personali, familiari, sociali, le quali interagiscono e determinano la vulnerabilità o la resilienza dell’individuo. Le professioni sanitarie per via della continua esposizione a dolore, sofferenza e carichi di lavoro soverchianti, risultano maggiormente vulnerabili allo sviluppo di questa condizione. Il presente studio ha indagato i meccanismi sottostanti lo sviluppo di disagio emotivo, mettendo in luce l’interazione con i fattori individuali, con una specifica attenzione rivolta ad alcune variabili sociodemografiche come età, caregiving e genitorialità e come esse fungano da aspetti protettivi o di vulnerabilità rispetto lo sviluppo di distress. La ricerca è stata condotta presso l’Ospedale Cottolengo, un presidio sanitario in Piemonte, avvalendosi di strumenti quantitativi di valutazione psicologia, analisi descrittive e di correlazione. I risultati emersi confermano la centralità dell’età, dimostrando come gli operatori più giovani siano maggiormente esposti allo sviluppo di elevati livelli di stress, probabilmente per via di inefficaci strategie di coping. La genitorialità si è mostrata un fattore protettivo mentre il ruolo di caregiving correla con la ridotta realizzazione personale. L’esaurimento emotivo, dimensione fondamentale del burnout è una variabile associata alla riduzione di problem solving che di seguito influisce sulla riduzione di motivazione personale e l’aumento di depressione, ansia e stress. Lo sviluppo di stress lavoro correlato e burnout, inoltre, può determinare non solo il peggioramento della salute fisica e mentale degli operatori sanitari ma anche il peggioramento del sistema sanitario generale e la qualità delle cure offerte ai pazienti.File | Dimensione | Formato | |
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