The right to affectivity and sexuality finds its protection on the one hand in the Constitution, falling within the inviolable rights of the human being in art.2, and on the other in sentence n.29/1999 of the Constitutional Court, for which the state of detention to which individuals are subjected does not allow the annulment of subjective rights. In this legal framework, insufficient to guarantee these rights due to significant regulatory gaps, the need for them to also find their visibility and protection becomes clear. The possibility of maintaining the emotional sphere and sexuality in contact with the outside world are essential elements of the re-educational objective that the sentence should assume according to the law. These needs represent complex human dimensions fundamental to the well-being of any individual, which clash with prohibitions and difficulties within the context of the total penitentiary institution. Through the analysis of the literature, it emerges how the encounter with the Other is the basis of the development of emotional and identity skills, being therefore a prerogative both for paths of reconstitution of subjectivity and a source of support for detained people. Likewise, the possibility of being able to live one's sexuality according to one's desires protects people deprived of personal freedom from resorting to mechanisms induced by the institutional context, which, shaped by constraint, participate in the loss of their Self.

Il diritto all’affettività e alla sessualità trova la propria tutela da un lato nella Costituzione, rientrando nei diritti inviolabili dell’essere umano nell’art.2, e dall’altro nella sent.n.29/1999 della Corte costituzionale, per cui lo stato di detenzione a cui sono sottoposti gli individui non permette l’annullamento dei diritti soggettivi. In questo quadro giuridico, insufficiente per garantire tali diritti a causa di cospicui vuoti normativi, si rende evidente la necessità che anche essi trovino la propria visibilità e tutela. La possibilità di mantenimento della sfera affettiva e della sessualità nel contatto con il mondo esterno sono elementi imprescindibili dall’obbiettivo rieducativo che dovrebbe assumere la pena secondo la norma. Tali esigenze rappresentano dimensioni umane complesse fondamentali per il benessere di qualsiasi individuo, che si scontrano con proibizioni e difficoltà all’interno del contesto dell’istituzione totale penitenziaria. Attraverso l’analisi della letteratura emerge come l’incontro con l’Altro sia alla base dello sviluppo delle capacità emozionali e identitarie, essendo dunque una prerogativa sia per percorsi di ricostituzione della soggettività sia una fonte di sostegno per le persone detenute. Allo stesso modo, la possibilità di poter vivere la propria sessualità secondo i propri desideri, tutela le persone private della libertà personale dal ricorrere a meccanismi indotti dal contesto istituzionale, che, modellati dalla costrizione, partecipano alla perdita del proprio Sé.

Affettività e sessualità nell'universo carcerario

SPINELLI, ANTINEA
2023/2024

Abstract

Il diritto all’affettività e alla sessualità trova la propria tutela da un lato nella Costituzione, rientrando nei diritti inviolabili dell’essere umano nell’art.2, e dall’altro nella sent.n.29/1999 della Corte costituzionale, per cui lo stato di detenzione a cui sono sottoposti gli individui non permette l’annullamento dei diritti soggettivi. In questo quadro giuridico, insufficiente per garantire tali diritti a causa di cospicui vuoti normativi, si rende evidente la necessità che anche essi trovino la propria visibilità e tutela. La possibilità di mantenimento della sfera affettiva e della sessualità nel contatto con il mondo esterno sono elementi imprescindibili dall’obbiettivo rieducativo che dovrebbe assumere la pena secondo la norma. Tali esigenze rappresentano dimensioni umane complesse fondamentali per il benessere di qualsiasi individuo, che si scontrano con proibizioni e difficoltà all’interno del contesto dell’istituzione totale penitenziaria. Attraverso l’analisi della letteratura emerge come l’incontro con l’Altro sia alla base dello sviluppo delle capacità emozionali e identitarie, essendo dunque una prerogativa sia per percorsi di ricostituzione della soggettività sia una fonte di sostegno per le persone detenute. Allo stesso modo, la possibilità di poter vivere la propria sessualità secondo i propri desideri, tutela le persone private della libertà personale dal ricorrere a meccanismi indotti dal contesto istituzionale, che, modellati dalla costrizione, partecipano alla perdita del proprio Sé.
Affectivity and sexuality in the prison system
The right to affectivity and sexuality finds its protection on the one hand in the Constitution, falling within the inviolable rights of the human being in art.2, and on the other in sentence n.29/1999 of the Constitutional Court, for which the state of detention to which individuals are subjected does not allow the annulment of subjective rights. In this legal framework, insufficient to guarantee these rights due to significant regulatory gaps, the need for them to also find their visibility and protection becomes clear. The possibility of maintaining the emotional sphere and sexuality in contact with the outside world are essential elements of the re-educational objective that the sentence should assume according to the law. These needs represent complex human dimensions fundamental to the well-being of any individual, which clash with prohibitions and difficulties within the context of the total penitentiary institution. Through the analysis of the literature, it emerges how the encounter with the Other is the basis of the development of emotional and identity skills, being therefore a prerogative both for paths of reconstitution of subjectivity and a source of support for detained people. Likewise, the possibility of being able to live one's sexuality according to one's desires protects people deprived of personal freedom from resorting to mechanisms induced by the institutional context, which, shaped by constraint, participate in the loss of their Self.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/162135